Il dramma del Natisone: l’abito da sposa per il ritorno a casa di Patrizia e Bianca

Mercoledì alle 16 in via Calvario l’ultimo saluto a Patrizia e Bianca. Le salme saranno portate in Romania per il funerale

Giacomina Pellizzari e Viviana Zamarian
Il dolore di parenti e amici nella camera ardente
Il dolore di parenti e amici nella camera ardente

UDINE. Patrizia e Bianca avevano sposato la vita dalla quale sono state strappate troppo presto: per il loro ultimo viaggio in Romania indossano l’abito bianco come avevano sognato chissà quante volte. Davanti alle due salme esposte nella casa mortuaria Mansutti di via Calvario, a Udine, la commozione è inarrestabile.

Mercoledì 5 giugno, alle 16, il decano della Chiesa ortodossa romena del triveneto, padre Florin Cherechers, assieme ad altri sacerdoti e al vescovo ausiliare Atanasio, celebrerà la cerimonia funebre prima della partenza delle due salme nei loro paesi d’origine. È prevista la partecipazione dei rappresentanti di tutte le comunità ortodosse della regione, insieme reciteranno alcune preghiere accompagnate dal coro. Il corteo funebre dovrebbe lasciare Udine già stasera, al più tardi domani mattina all’alba. Le famiglie stanno perfezionando gli aspetti burocratici per il trasferimento.

Tragedia sul Natisone, in camera ardente Bianca e Patrizia vestite da sposa
Da sinistra Bianca Doros e Patrizia Cormos

Durante l’ultimo saluto a Udine e a Campoformido, i comuni di residenza di Patrizia Cormos, 20 anni, e della famiglia di Bianca Doros, 23 anni, sarà osservato il lutto cittadino. «Vogliamo esprimere il cordoglio di tutta la comunità locale e la partecipazione al dolore dei familiari per la prematura e tragica perdita di Patrizia» afferma il sindaco di Campoformido, Erika Furlani, nel ricordare la profonda commozione che la scomparsa di Patrizia nelle acque del Natisone ha provocato nella comunità di Campoformido.

Anche il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha sottolineato che la città si sente particolarmente vicina al dramma delle famiglie di Patrizia e Bianca e, per questo, ha indetto il lutto cittadino. «Patrizia frequentava l’Accademia di Belle arti Tiepolo di Udine e ne era studentessa modello, mentre Bianca era in città per far visita ai genitori». Dunque, «per testimoniare in maniera tangibile la vicinanza della comunità, l’amministrazione ha deciso di proclamare il lutto cittadino. La richiesta che arriva dal Comune è quella di rispettare e onorare la memoria delle due ragazze e il dolore dei loro familiari, in particolare nelle ore difficili del saluto alle due giovani».

L’invito dei primi cittadini non cadrà nel vuoto anche perché da martedì mattina persone di tutte le età, non solo parenti e amici delle famiglie Cormos e Doros, si stanno recando a rendere omaggio alle due salme, di fronte alle quali non riescono a trattenere le lacrime. Roberto Abbattista di Udine è stato tra i primi ad arrivare. In mano ha un grande mazzo di fiori. «È da tre giorni che penso a cosa possano aver provato quei poveri ragazzi – commenta senza riuscire a trattenere le lacrime – mentre il livello del Natisone si alzava. Quando si vede il video in cui l’acqua li trascina via è un colpo al cuore e se ci penso mi viene da piangere e mi fa male. Ho un figlio di 26 anni e questa tragedia mi ha colpito, per questo sono venuto qui a salutare le due giovani».

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Il procuratore Massimo Lia con il capitano Ciliberti (a sinistra) e il colonnello Ianniello © Foto Petrussi

Entella Brego ha in mano un mazzo di margherite: «Conosco la mamma di Patrizia – riferisce –, abbiamo lavorato assieme e sono voluta venire qui a mostrarle tutta la mia vicinanza». Non conosceva le famiglie Morris De Monte di Udine, «ma quell’abbraccio mi ha fatto piangere e mi ha commosso profondamente. Non si può morire così, non è giusto e per questo sono venuto per portare un segno di vicinanza alle famiglie».

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In via Calvario, lunedì mattina, è arrivato anche il sindaco De Toni: «Ho voluto testimoniare la vicinanza di tutta la città di Udine ai familiari delle due ragazze vittime della tragedia del Natisone – ha dichiarato –. Un fatto che ha lasciato tutti attoniti, sconvolti, per la sua brutalità e per i drammatici dettagli dell’evento. Tutti abbiamo sperato che venissero ritrovate salve. Di fronte all’epilogo è un compito arduo trovare delle parole idonee. Ci stringiamo con profondo dolore a affetto alle famiglie e agli amici delle due giovani. La comunità di Udine è pronta a fare tutto il necessario per supportarli nelle loro necessità. Chiediamo a tutti la massima sensibilità e il rispetto per l’estrema sofferenza dei famigliari». —

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