La telefonata di aiuto dei tre amici, mobilitati il soccorso tecnico e poi uno sanitario: tutti i punti da chiarire della tragedia sul Natisone

Sono tante le domande ancora senza risposta su quanto accaduto venerdì 31 maggio a Premariacco quando Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar sono stati inghiottiti dal fiume

Giacomina Pellizzari
I tre amici abbracciati prima di essere travolti dal fiume Natisone
I tre amici abbracciati prima di essere travolti dal fiume Natisone

PREMARIACCO. Giunti in pochissimi minuti sul posto, i vigili del fuoco assumono la gestione dell’intervento, il comandante Basile ribadisce che le fasi di attivazione sono compatibili con i protocolli e con le procedure in vigore, ma sulla tragedia che venerdì 31 maggio ha avuto come teatro il Natisone, a Premariacco, con tre giovani travolti dall’ondata di piena e inghiottiti dalle gelide acque del fiume (che ad ora ha restituito solo due corpi, quelli di Patrizia Cormos e Bianca Doros) restano ancora tanti interrogativi. Forse troppi. 

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  • 1. Perché non è stato attivato immediatamente l’elisoccorso con l’équipe composta dal pilota, un anestesista, un infermiere, un tecnico vericellista e un tecnico di soccorso alpino?

È questa la domanda che si pongono in molti da quando Patrizia Cormos, 20 anni, di Campoformido, Bianca Doros, 23 anni, e Cristian Casian Molnar, 25 anni, entrambi residenti in Romania, sono stati inghiottiti dal fiume Natisone. I corpi delle due ragazze sono stati ritrovati, il ragazzo è tutt’ora disperso. I vigili del fuoco con i volontari della Protezione civile, perlustrano, senza tregua e con tutti i mezzi a disposizione, ogni anfratto lungo il fiume.

 

  • 2. A che ora arriva la prima richiesta di soccorso alla centrale operativa del Nue (Numero unico emergenza)?

Da quanto si è appreso, alle 13.30 i ragazzi chiedono aiuto al Nue e gli operatori, immediatamente, girano la richiesta di soccorso tecnico urgente ai vigili del fuoco che in pochi minuti giungono sul posto. Da quell’istante, trattandosi di un soccorso tecnico urgente, gli stessi vigili del fuoco assumono il coordinamento dell’intervento con i propri mezzi, compreso l’elicottero Drago partito dall’aeroporto Marco Polo di Venezia.

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  • 3. Quando viene attivato il soccorso sanitario?

L’elisoccorso viene attivato alle 13.47 quando la centrale operativa del Nue riceve una seconda richiesta di aiuto per i ragazzi bloccati sull’isolotto nel fiume Natisone.

  • 4. Chi chiama il Nue alle 13.47?

A quell’ora il Nue riceve la chiamata di un cittadino secondo il quale i ragazzi sono in pericolo.

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  • 5. L’elisoccorso con l’equipe sanitaria e tecnica a che ora arriva nella zona del ponte Romano, a Premariacco?

Dal decollo l’elisoccorso arriva sul posto in una manciata di minuti, intorno alle 14, ma è troppo tardi perché i ragazzi sono già stati travolti dalla corrente.

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  • 6. Perché i vigili del fuoco non chiedono subito il soccorso sanitario?

Il comandante provinciale, Giorgio Basile, assicura che i tempi di attivazione e di intervento sono compatibili con i protocolli e le procedure in vigore. Il comandante relazionerà a chi di dovere la cronologia degli eventi.

  • 7. Quando un soccorso tecnico urgente muta in soccorso sanitario?

In determinate condizioni ambientali il soccorso tecnico può trasformarsi in soccorso sanitario.

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  • 8. A che ora l’autista dello scuolabus nota i ragazzi sull’isolotto non ancora invaso dall’acqua?

Secondo il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, l’autista dello scuolabus transita nella zona e nota i ragazzi sull’isolotto alle 13.25. A quell’ora la spiaggetta è completamente asciutta. Dieci minuti più tardi, quando l’autista dello scuolabus rientra da Ipplis di Premariacco, la situazione è cambiata e i ragazzi sono in difficoltà.

  • 9. A chi si rivolge l’autista dello scuolabus?

L’autista dello scuolabus segnala i ragazzi in difficoltà ai carabinieri di Premariacco che, a loro volta, contattano i vigili di fuoco.

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  • 10. Cristian ha tentato di mettersi in salvo a nuoto?

Secondo il sindaco di Premariacco, Cristian ha tentato di raggiungere due volontari e un vigile del fuoco, ma la corrente lo portava via ed è tornato indietro.

  • 11. La piena del Natisone è un evento eccezionale?

L’acqua, sempre secondo il sindaco di Premariacco, è arrivata velocemente, ma non ha raggiunto il livello massimo che, in alcuni casi, arriva alle arcate del ponte. «In quel tratto – spiega De Sabata – l’acqua scende da una strettoia a una velocità pazzesca per tornare a infilarsi in un’altra strettoia. I miei predecessori hanno creato una forra artificiale per evitare che l’acqua superi il ponte anche se non ha mai provocati danni, continuando a correre dentro il suo alveo. Venerdì sera, alle 20, la piena era passata».

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  • 12. Nella zona c’è l’indicazione di pericolo?

Il Comune ha posizionato due cartelli: il divieto di balneazione lungo tutto il fiume imposto dall’Azienda sanitaria e il cartello che segnala il rischio annegamento derivante dalla conformazione del fiume.

  • 13. A chi compete la gestione dell’area?

La competenza è demaniale. Lungo l’asta si scende al fiume da diversi percorsi battuti da chi frequenta la spiaggia, non tutti sono indicati nelle mappe.

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