L’onda del fiume Natisone è salita in pochi minuti: difficile resistere alla forza della corrente

L’idrometro di Cividale, sotto il ponte del Diavolo, ha registrato un vertiginoso incremento della portata d’acqua

Maura Delle Case
I soccorritori impegnati nelle ricerche sul fiume Natisone
I soccorritori impegnati nelle ricerche sul fiume Natisone

PREMARIACCO. Alle otto del mattino di venerdì 31 maggio il Natisone era piatto. Dell’ondata di piena che poco dopo l’una ha investito i tre ragazzi sotto il ponte Romano, a Premariacco, non c’era sentore. Se non quello dell’allerta meteo diramata il giorno prima che avvisava del maltempo in arrivo. Previsioni che si sono puntualmente avverate. Dalla tarda mattinata di venerdì fino alle 15.30 la portata del fiume è cresciuta senza soluzione di continuità. E a ritmo vertiginoso. Lo dimostrano le misurazioni registrate dall’idrometro situato in corrispondenza del ponte del Diavolo a Cividale che a distanza di 15 minuti una dall’altra mostrano letteralmente un’esplosione della portata.

La portata del fiume dalle 23 di giovedì alle 20 di ieri a Cividale
La portata del fiume dalle 23 di giovedì alle 20 di ieri a Cividale

Alle 8 del mattino di venerdì era poco sopra la norma, pari a 6,3 metri cubi al secondo, contro una media di circa 5. Un’ora dopo era arrivata a 7. Alle 11 era a 14,8, alle 12 a 36,8. Da lì in poi, per le tre ore successive, la velocità di crescita è accelerata. Per raggiungere Premariacco da Cividale l’acqua impiega circa 20 minuti. Per valutare, ancorché in via approssimativa, in quale situazione si siano ritrovati i ragazzi, basta dunque guardare i dati successivi. La portata registrata a Cividale alle 13 era di 136,7 metri cubi al secondo potrebbe essere arrivata a Premariacco intorno alle 13.20 quando i ragazzi si trovavano sull’isolotto in mezzo al fiume.

Nell’arco di 15 minuti, alle 13.30, era già arrivata a 190, 30 metri cubi in più nell’arco di un quarto d’ora, tanti da spiazzare i tre ragazzi, inghiottire l’isolotto, e poi crescere ancora, a una portata di 209,7 metri cubi al secondo alle 13.45 (la misurazione è sempre riferita all’idrometro di Cividale), a 227,3 alle 14 e poi arrivare al picco di 249 metri cubi al secondo alle 15, quindi iniziare lentamente a diminuire.

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Tra le 13.15 e le 13.45, intervallo che ha visto i ragazzi sostare sull’isolotto e poi venire travolti dalla corrente, la portata del fiume (a Cividale) è cresciuta di circa 42 metri cubi al secondo.
L’innalzamento della portata del fiume, accompagnata da una forte corrente, ha reso difficoltoso anche l’intervento dei soccorritori che sono stati impegnati in acqua per l’intero pomeriggio.

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