Ma che cos’è il decreto Milleproroghe? Dal fisco al lavoro, tutte le novità del testo
Il decreto riapre i termini per sanare i debiti con lo Stato. Comuni autorizzati a rinegoziare i mutui, sconti per under 36
UDINE. I debiti con il fisco si potranno sanare senza corrispondere sanzioni e interessi. Minima la multa pure per il contribuente intenzionato a pagare le tasse sui redditi 2022 non dichiarati. E se agli under 36 sono stati nuovamente garantiti i mutui agevolati, soprattutto le giovani coppie, con figli minori a carico, dovranno prepararsi alla trattativa aziendale per ottenere lo smart working. Questi sono solamente alcune delle misure previste dal decreto Milleproroghe appena approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
Il testo è atteso soprattutto da coloro che contano sulla rottamazione dei debiti fiscali, un po’ meno dagli under 36, ai quali, per rendersi autonomi, non bastano le agevolazioni previste per la stipula dei mutui. Lo stesso vale per i Comuni coinvolti nella rinegoziazione dei contratti nel momento in cui non tutti gli enti avvertono l’urgenza di doverlo fare.
Le novità del fisco
Quella del fisco è la partita più importante proprio perché proroga la rottamazione quarter e, quindi, concede la possibilità ai contribuenti di sanare i debiti pagando le prime due rate scadute il prossimo 15 marzo, senza sanzioni e interessi. Entro le due settimane successive, invece, potranno aderire alla nuova versione del ravvedimento speciale che consente di dichiarare i redditi 2022 non indicati nella dichiarazione presentate al 31 dicembre 2022.
«Per come è scritta la norma – spiega il commercialista, già presidente regionale dell’Ordine professionale di Udine, Antonio Maria Camilotti –, non sembra si introduca una riapertura “integrale” del ravvedimento speciale, bensì un’estensione alle violazioni dichiarative relative al 2022 senza che sia possibile ravvedere anche gli anni precedenti. Se questa interpretazione venisse confermata, l’appeal dell’istituto risulterebbe compromesso, in quanto se lo si circoscrive al 2022 i maggiori benefici riguarderanno più che altro l’Iva e il modello 770».
Sarà possibile aderire entro fine marzo, versando tutto il dovuto o la prima delle quattro rate in scadenza i prossimi 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre.
Altrettanto attesa l’esenzione Irpef biennale, concessa alle aziende agricole con reddito annuo inferiore a 10 milioni di euro, mentre per gli imprenditori agricoli che dichiareranno una cifra superiore, l’importo da versare si ridurrà del 50 per cento. Inutile dire che con questo provvedimento il Governo ha placato, in parte, la rabbia di coloro che stanno girando l’Italia a bordo dei trattori per denunciare le difficoltà aggravate dalle politiche europee. Sono state prorogate a gennaio del prossimo anno anche le agevolazioni per il terzo settore.
Tutto sui mutui
Il Milleproroghe interviene pure sui mutui. Oltre a riconfermare le agevolazioni (imposte di registro, ipotecarie, catastali e sostitutiva per i mutui) per gli under 36, il decreto autorizza i Comuni a rinegoziare i contratti anche per far quadrare i bilanci. Sulle ricadute positive delle norme non vengono sollevati dubbi anche se il presidente di Primacassa Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro, usa una certa prudenza: «Sicuramente le agevolazioni aiutano, ma i motivi che frenano i giovani dall’investire non vengono meno facendogli pagare qualche punto percentuale in meno di interesse o tagliando alcune spese. I giovani – continua il presidente – hanno paura di indebitarsi, su di loro pesa l’incertezza del momento».
Con altrettanta prudenza anche il direttore di Anci, l’associazione regionale dei comuni, Alessandro Fabbro, fa notare che in Friuli Venezia Giulia molti enti hanno già rinegoziato i contratti di mutuo. «È sicuramente una buona notizia perché consente di liberare risorse in parte corrente, nonostante in regione non vengano segnalati grossi problemi generalizzati» continua Fabbro nel far notare che i comuni più interessati alla rinegoziazione dei contratti di mutuo sono quelli medio-piccoli che non possono contare su certe entrate.
Le novità sul lavoro e smart working
Il decreto Milleproroghe mette un punto pure sullo smart working concesso, fino al 31 marzo, ai lavoratori privati con figli minori di 14 anni e ai fragili. In assenza di proroghe, come già avviene nella Pubblica amministrazione, la trattativa si sposterà a livello aziendale. Slitta, invece, a fine anno la stipula degli accordi individuali tra le parti per i rinnovi dei contratti a termine.
Scudo e incompatibilità
Il decreto mette al riparo, fino alla fine dell’anno, gli amministratori e i dipendenti pubblici da responsabilità contabilità per colpa grave. Su questo punto non mancano le critiche dell’Associazione magistrati della Corte dei conti, secondo la quale lo scudo erariale «espone il Paese a un grave rischio di spreco di denaro pubblico». A seguito del congelamento dell’incompatibilità prevista dalla legge Severino, invece, gli assessori e i consiglieri uscenti potranno ricevere, e quindi svolgere, incarichi dirigenziali nelle società partecipate e negli enti in cui hanno completato il mandato politico.
Gli altri provvedimenti
Nel Milleproroghe, non sfugge il nuovo rinvio al prossimo 31 dicembre del pagamento delle multe di 100 euro per i cittadini che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale durante la pandemia. Non sfugge neppure l’estensione fino alla fine dell’anno della sperimentazione, in tutti i comuni, del Taser. —
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