È morto Papa Francesco, le visite in Friuli Venezia Giulia e in Veneto: l’ultimo appuntamento tra i bambini a Trieste
Bergoglio ha visitato il Nordest in diverse occasioni, portando messaggi di pace, solidarietà e speranza. Ha incontrato fedeli, giovani, detenuti

È stato il Papa delle folle e delle carezze ai più fragili. Ha voluto camminare tra i suoi fedeli per averli vicino e conoscerli meglio. L’ha fatto anche qui a Nordest nelle sue diverse visite in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Ripercorriamo insieme i suoi incontri.
Trieste, 7 luglio 2024

Il 7 luglio 2024, Papa Francesco ha visitato Trieste in occasione della conclusione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. L'evento principale si è svolto in Piazza Unità d'Italia, dove il Pontefice ha celebrato la Santa Messa davanti a una folla di fedeli. Durante l'omelia, ha esortato la comunità a "andare avanti", sottolineando l'importanza dell'impegno sociale e della solidarietà.
Nel suo discorso, Francesco ha ricordato un aneddoto personale: suo nonno, che aveva combattuto sul Piave durante la Prima Guerra Mondiale, gli cantava una canzone su Trieste, evidenziando così il legame affettivo con la città. Questo ricordo ha reso l'incontro ancora più significativo per i presenti.
Da questa città di Trieste, affacciata sull’Europa, crocevia di popoli e culture, terra di frontiera, alimentiamo il sogno di una nuova civiltà fondata sulla pace e sulla fraternità.
La visita del Papa ha rappresentato un momento storico per Trieste, poiché l'ultima volta che un Pontefice aveva visitato la città risaliva al 1992, con Giovanni Paolo II. L'evento ha rafforzato il senso di comunità e ha dato nuovo impulso alle iniziative sociali e caritative locali.
Un aneddoto carino? Durante un incontro, Papa Francesco ha menzionato la "putizza", un dolce tipico della regione, scherzando sul fatto che potrebbe essere uno dei segreti della longevità degli abitanti.
Verona, 18 maggio 2024

Il 18 maggio 2024, Papa Francesco ha compiuto una significativa visita pastorale a Verona, accolta con entusiasmo da migliaia di fedeli. La giornata è iniziata alle 8:00 con l'arrivo del Pontefice nel piazzale adiacente allo Stadio Bentegodi, dove è stato accolto da monsignor Domenico Pompili, vescovo di Verona, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dal prefetto Demetrio Martino e dal sindaco Damiano Tommasi. La prima tappa è stata la Basilica di San Zeno, dove alle 8:30 Papa Francesco ha incontrato sacerdoti e consacrati, offrendo loro parole di incoraggiamento e riflessione sul ruolo del clero nella società odierna. Successivamente, alle 9:15, in Piazza San Zeno, ha salutato bambini e ragazzi, sottolineando l'importanza delle nuove generazioni per il futuro della Chiesa e della società.
A mezzogiorno, Papa Francesco ha visitato la Casa Circondariale di Montorio, dove ha incontrato il personale penitenziario, i detenuti e i volontari. In questo contesto, ha pronunciato un discorso toccante sulla dignità umana e sulla possibilità di redenzione, esortando tutti a non perdere mai la speranza. Il Pontefice ha poi condiviso il pranzo con i detenuti, un gesto simbolico di vicinanza e solidarietà.
Nel pomeriggio, alle 15, Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa allo Stadio Bentegodi, alla presenza di oltre 31.000 fedeli. Durante l'omelia, ha richiamato l'attenzione sull'importanza della comunità e della solidarietà, invitando i presenti a vivere una fede autentica e impegnata nel quotidiano. La celebrazione è stata un momento di profonda spiritualità e condivisione per tutti i partecipanti.
Venezia, 28 aprile 2024

Il 28 aprile 2024, Papa Francesco ha visitato Venezia, un evento atteso con grande entusiasmo dai fedeli. L'incontro si è svolto in Piazza San Marco, dove oltre diecimila persone hanno accolto il Pontefice con applausi e segni di devozione.
Durante la messa, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha definito l'evento "una visita indimenticabile", sottolineando l'importanza della presenza del Papa per la città. Con un caloroso "Viva San Marco, viva Venezia", ha espresso la gioia e l'emozione dei presenti.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha rivolto parole speciali ai giovani, mettendoli in guardia dall'uso eccessivo dei cellulari. Li ha esortati a sfruttare la tecnologia con saggezza, senza però trascurare l'importanza delle relazioni umane dirette.
Usate il cellulare ma non dimenticate di incontrare le persone
Il Pontefice ha sottolineato come il mondo digitale possa essere utile per connettere le persone, ma non deve mai sostituire il contatto umano, che resta essenziale per una vita autentica e ricca di significato.
Durante la giornata, Papa Francesco ha anche visitato il carcere femminile della Giudecca, dove ha portato un messaggio di speranza alle detenute. Altro tema centrale della visita è stato il valore dell’arte. Per Francesco la bellezza artistica è uno strumento per liberare il mondo dalle ingiustizie e per avvicinare le persone alla spiritualità.
Al termine dell’incontro, tra preghiere e momenti di raccoglimento, il Pontefice ha salutato i fedeli con un messaggio di pace e speranza, ricordando a tutti l'importanza di costruire relazioni autentiche, basate sull’amore e sulla comprensione reciproca.
Redipuglia, 15 settembre 2014
In occasione del 100° anniversario dell’inizio della prima Guerra mondiale, Papa Francesco ha fatto visita oggi al cimitero Austro-Ungarico di Fogliano Redipuglia dove ha celebrato al vicino sacrario militare una messa in ricordo di tutti i caduti delle guerre.
Qui posso dire soltanto che la guerra è una follia
Parole profonde che hanno un significato specifico a Redipuglia sono sepolti 100.187 caduti italiani della prima Guerra mondiale. Poco prima Francesco aveva visitato il cimitero austroungarico di Fogliano, dove ha passeggiato pregando tra le tombe dei tanti militari lì sepolti e deponendo un mazzo di fiori. "Noi uomini - ha detto - siamo chiamati a collaborare con Dio nella sua creazione. Ma la guerra stravolge tutto, anche i legami tra i fratelli. La guerra è folle. Il suo piano di sviluppo è la distruzione". Parole secche, dure, accorate, quelle del Papa in questo luogo che come pochi sa evocare il dolore provocato dalle armi.
L’evento, ha comportato un notevole impegno nella organizzazione e nella predisposizione delle misure di vigilanza per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica ed ha rappresentato un momento di raccoglimento in memoria di tutte le vittime dei conflitti bellici.
Hanno assistito all’evento religioso l’allore ministro della Difesa Roberta Pinotti, l’exprefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto e numerose autorità civili, militari e religiose.
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