Rottamazione delle cartelle esattoriali: cosa succede nel 2025 e le novità in arrivo
L’obiettivo delle misure è duplice: permettere ai contribuenti di regolarizzare le posizioni debitorie e garantire allo Stato un incasso stabile e prevedibile
Una nuova riforma della riscossione. Sarà questa la novità, presentata dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, del 2025. Tra i punti chiave ci sarà un miglioramento di interazioni tra fisco e contribuente, con il supporto dei dottori commercialisti, soprattutto nella gestione del rischio fiscale tramite strumenti come il tax control framework.
La rottamazione delle cartelle
Ma vediamolo nel dettaglio. La rottamazione delle cartelle è una misura che mira a semplificare il rapporto tra i contribuenti e il fisco, consentendo di rateizzare o ridurre i debiti fiscali e previdenziali accumulati. Questa soluzione, come ricorda anche l’agenzia di stampa Dire, punta a favorire la regolarizzazione delle posizioni debitorie, in offrendo alle imprese e ai cittadini la possibilità di mettersi in regola in maniera sostenibile.
Quando entra in vigore
Nel 2025. La riforma della riscossione è attesa per i prossimi mesi, ma i dettagli saranno definiti una volta che il Parlamento avrà esaminato e approvato i provvedimenti. La proposta di legge della Lega prevede tempi più lunghi per la rateizzazione dei debiti fiscali, con un piano che include piccole e medie imprese, artigiani, commercianti, professionisti e pensionati.
Anno importante anche per alcuni cambiamenti in vista:
- Rottamazione Quinquies: proposta per introdurre una rateizzazione fino a 120 rate mensili (dieci anni) per aiutare le imprese e i professionisti a sanare i debiti fiscali. Questa misura stimolerebbe la ripresa economica e agevolerebbe il pagamento sia del pregresso che delle imposte correnti.
- Concordato preventivo biennale: il viceministro Leo ha anticipato che sono in corso lavori per affinare questo strumento, volto a migliorare la fiducia e la collaborazione tra contribuenti e fisco.
- Decreti su abuso del diritto e crediti inesistenti: sono in preparazione nuovi interventi normativi per affrontare queste problematiche, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
Cosa cambia per i contribuenti
L’obiettivo della rottamazione e delle nuove misure è duplice: permettere ai contribuenti di regolarizzare le posizioni debitorie con maggiore flessibilità; garantire allo Stato un incasso stabile e prevedibile, rafforzando l’equilibrio del sistema economico.
Per gli esperti sarà un anno cruciale per il sistema fiscale, con scadenze impegnative come il concordato preventivo e le comunicazioni uniche per i lavoratori autonomi. Ha quindi invitato il governo a rivedere il calendario fiscale per evitare difficoltà a imprese e professionisti.
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