Omicidio di Fontanafredda, la fuga in Veneto dal datore di lavoro: «Era sconvolto e ha confessato»

Shota ha cercato rifugio a Orsago, dal proprietario dell’azienda, Angelo Ferracin: «Stava male, non sapeva cosa fare. Ho chiamato i carabinieri e si è costituito»

Diego Bortolotto
A destra Roger Shota, il presunto assassino, a sinistra il luogo del delitto a Fontanafredda
A destra Roger Shota, il presunto assassino, a sinistra il luogo del delitto a Fontanafredda

«Non è venuto qui a nascondersi, era distrutto e non sapeva cosa fare. Ho chiamato io i carabinieri, d’accordo con lui, facendogli capire che era la c

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