Recuperati i corpi di Patrizia e Bianca, la ricostruzione della tragedia: corrente forte e la temperatura dell’acqua era rigidissima
I due corpi erano a circa 700 e 1000 metri dal punto dell'ultimo avvistamento. Si cerca ancora Cristian
Sono stati trovati i corpi di due dei tre ragazzi scomparsi nelle acque del fiume Natisone, dopo che la piena, poco dopo le 13.30 di venerdì, li aveva travolti e trascinati via, sotto il ponte Romano, a Orsaria di Premariacco. I corpi senza vita recuperati sono quelli delle due ragazze, Bianca e Patrizia
Il rinvenimento è avvenuto nella mattinata di domenica 2 giugno, nel corso delle ricerche che erano riprese alle prime luci del giorno. Un corpo sarebbe già stato recuperato, mentre per l’altro le operazioni sono ancora in corso.
È presumibile, come sostengono anche alcuni esperti, che la morte delle due ragazze sia sopravvenuta pochi istanti dopo il loro passaggio sotto il ponte, quando di fatto sono scomparse alla vista.
Trascinati dalla forza impetuosa delle acque, i corpi, forse già senza vita anche per la temperatura molto bassa dell' acqua, sono finiti in un anfratto o impigliati nella vegetazione. Oggi, con il livello delle acque molto più basso, praticamente tornato alla normalità, sono affiorati i corpi. I familiari delle vittime sono stati immediatamente avvertiti.
Alcuni testimoni oculari avevano chiaramente visto almeno una delle persone coinvolte sbattere violentemente contro la forra e le rocce che si trovano poco oltre il ponte Romano. Inoltre, la temperatura dell'acqua era rigidissima.
Nel caso che la traiettoria del fiume avesse miracolosamente espulso sull'argine qualcuno, sarebbe stato necessario individuarlo con assoluta celerità, per evitare un decesso per ipotermia.
Sarà, comunque, l'inchiesta della Procura della Repubblica di Udine a verificare la causa esatta della morte delle due ragazze. Da quanto si è appreso, saranno anche analizzate le tempistiche dei soccorsi, non per indagare qualcuno - è già stata accertata la correttezza dei protocolli - quanto piuttosto per rendere ancora più efficaci i futuri coordinamenti, visto che il primo allarme ha fatto alzare in volo Drago, il velivolo dei vigili del fuoco di Venezia, località molto distante dal luogo della disgrazia. Prima ancora che arrivasse in Friuli il caratteristico elicottero rosso, era giunto in zona anche l'equipaggio con a bordo il personale sanitario d'emergenza, dirottato sopra il Natisone quando sono state diffuse informazioni maggiormente dettagliate.
VIDEO E APPROFONDIMENTI
I soccorritori sul posto. "L'acqua del Natisone scende di livello, questo può aiutare le ricerche
Il video. I vigili del fuoco: "I due corpi ritrovati erano distanti l'uno dall'altro"
- Le indagini. Giovani travolti dalla piena del fiume Natisone, la Procura di Udine apre un fascicolo senza indagati
Nelle profondità del fiume Natisone, lì dove si susseguono sassi sporgenti e buche pericolose
La squadra della Protezione civile che ha ritrovato Patrizia
È stata una squadra della Protezione civile di Talmassons, con l’aggiunta di un volontario di Medea, a ritrovare il corpo senza vita di una delle due ragazze inghiottite dal Natisone venerdì. È successo domenica.
La squadra stava pattugliando a piedi un tratto di Natisone piuttosto impervio compreso tra la chiesa di Paderno e il ponte romano. Flavio Toneatto e Bruna Sanson di Talmassons insieme al volontario di Medea hanno visto il corpo raggomitolato della giovane. Pochi minuti dopo è giunto sul posto il coordinatore Daniele Sioni che ha verificato la situazione e ha dato il via libera al recupero
Il ritrovamento
A individuarli sono state le squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile impegnate per il terzo giorno di seguito nell’attività. I corpi si trovavano nella zona a valle dalla spiaggetta in cui i tre amici erano stati travolti, lungo le sponde a qualche centinaio di metri di distanza, in località Paderno.
Si tratta di Patrizia e Bianca, travolte dalla piena del fiume con l'amico Cristian. I due corpi erano a circa 700 e 1000 metri dal punto dell'ultimo avvistamento. Continuano le ricerche del terzo ragazzo, Cristian, scomparso nelle acque del Natisone, nel pomeriggio dello scorso venerdì.
Da stamani, la portata del Natisone è tornata quasi normale, nella media di questo periodo dell'anno, circostanza che favorisce le ricerche.
La psicologa
Si chiude cosi, con il ritrovamento dei corpi di Patrizia e Bianca, un capitolo doloroso. Che lascerà una profonda ferita soprattutto nei parenti della due ragazze. Sono queste le parole della psicologa dell'emergenza Hanna Farah che ha seguito le famiglie dei ragazzi inghiottiti dalla furia del Natisone venerdì pomeriggio.
"Sono momenti difficili, sentimenti difficili. Ma dobbiamo essere di supporto per le famiglie. Sentimenti di questo genere varia a seconda della situazione". Una tragedia difficile da processare, difficile da chiudere con la risposta alla grande domanda: poteva essere evitata?. "Abbiamo deciso di sospendere le domande, ora è il momento del dolore. Sarà un tempo molto lungo per rispondere a questa domanda, semmai si possa rispondere alla domanda". Assistenza psicologica verrà messa a disposizione anche per i ricercatori e i soccorritori che hanno partecipato alle operazioni di recupero dei corpi
La ricostruzione
Sommozzatori, soccorritori fluviali giunti da tutti i Comandi della regione, dronisti, topografi, team speleo e l’elicottero del reparto volo di Venezia nelle ultime oltre 24 ore si sono messi sulle tracce di Patrizia Cormos, 20 anni, al secondo anno dell'Accademia di Belle Arti di Udine, Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori, e Cristian Casian Molnar, 25 anni, originario della Romania.
I tre viaggiavano su una station wagon della Bmw, parcheggiata a pochi metri di distanza dall’alveo del Natisone.
I corpi sono stati trovati non lontano dal ponte Romano, da dove erano stati avvistati l'ultima volta e da dove i vigili del fuoco avevano vanamente calato delle funi perché i ragazzi, trascinati dalla corrente del Natisone in piena, potessero afferrarsi.
Le ricerche continuano
«Le ricerche proseguono con tutte le risorse che abbiamo in campo. Non ci fermiamo finché non troviamo anche il terzo disperso. La speranza, seppur ridotta, è di trovarlo ancora in vita». Lo ha riferito Sergio Benedetti, vice comandante vicario dei Vigili del Fuoco di Udine, commentando il ritrovamento dei corpi delle due ragazze disperse e le ricerche del terzo disperso inghiottito insieme alle vittime dall'onda di piena sul fiume Natisone due giorni fa.
«Le condizioni del fiume vanno via via migliorando perché l'acqua, seppur molto lentamente, adesso sta diminuendo - spiega - Ora c'è il sole, bisogna vedere però il tempo che fa a monte. Le ragazze le abbiamo ritrovate distanti tra loro, il primo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco con le qualifiche di tecniche fluviali, perlustrando il fiume, il secondo invece lo hanno recuperato i volontari della Protezione Civile».
Fedriga: “Vicinanza alle famiglie”
La Regione esprime il più profondo cordoglio e la più sentita vicinanza alle famiglie nella tragedia che le ha colpite, un drammatico momento in cui tutta la comunità regionale si stringe unita nel pensiero.
Lo afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia alla notizia del ritrovamento dei corpi delle due ragazze, Patrizia Cormons e Bianca Doros, da parte di una squadra dei Vigili del Fuoco e di una squadra mista di volontari della Protezione civile provenienti da Premariacco, Talmassons e Medea nel quadro delle ricerche senza sosta di queste ore, che continuano anche per Cristian Casiar Molnar.
L’Amministrazione regionale - nelle parole del governatore e dell’assessore alla Protezione civile - esprime il ringraziamento a Vigili del Fuoco, volontari della Protezione civile e chiunque si sia impegnato nelle ricerche dei tre ragazzi coinvolti nel drammatico incidente sul Natisone.
Il cordoglio del Comune di Udine.
Il sindaco di Udine, unitamente a tutta la giunta e all’amministrazione comunale, esprime il proprio profondo cordoglio per il ritrovamento dei corpi senza vita di Patrizia Cormos e Bianca Doros, disperse da venerdì scorso.
In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo attorno alle famiglie colpite da questa tragica perdita. Vogliamo esprimere un sentito ringraziamento ai vigili del fuoco, alla protezione civile, anche quella di Udine che sta collaborando alle ricerche, alle forze dell’ordine e a tutti i volontari che, con dedizione e instancabile impegno, continuano a lavorare per trovare anche Cristian Casian Molnar, l’ultimo ragazzo ancora disperso.
Il loro operato è per noi motivo di grande riconoscenza e stima. Il Comune di Udine resterà vicino alle famiglie e alla comunità, offrendo tutto il supporto necessario in questi giorni difficili.
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