Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato: la temperatura media in Fvg è stata di 14.8 gradi
Nuovo record dal 1900. Le temperature in assoluto più alte in regione sono state registrate nei dodici mesi appena trascorsi, nel 2022 e nel 2014. «Tutti nell’arco dell’ultima decade, a sottolineare come il riscaldamento globale riguardi in maniera evidente anche il Friuli Venezia Giulia», fa notare Andrea Cicogna di Arpa Fvg
Quello appena concluso è stato l’anno più caldo da oltre un secolo per il Friuli Venezia Giulia. Nel 2024 l’Arpa ha registrato una temperatura media annuale dell’aria di 14.8 gradi a Udine, valore che supera il precedente record del 2022. Facendo degli ultimi 12 mesi i più caldi almeno dal 1900.
Gli anni con le temperature in assoluto più alte mai registrate in Fvg sono stati il 2024, il 2022 e il 2014. «Tutti nell’arco dell’ultima decade, a sottolineare come il riscaldamento globale riguardi in maniera evidente anche la nostra regione», fa notare Andrea Cicogna, coordinatore della funzione Clima, dati e monitoraggio di Arpa Fvg. «Sembra naturale, quasi una non notizia, dire che il 2024 è stato l’anno più caldo, ma non dovrebbe essere così. Dietro una frase in apparenza scontata si nasconde il fatto che il riscaldamento globale è legato anche all’intervento antropico e ci riguarda tutti».
In base alle evidenze raccolte dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, il 2024 è stato in generale un anno di piogge abbondanti e quasi sempre caldo. Le precipitazioni totali sono risultate piuttosto elevate, soprattutto se confrontate con i valori registrati nei trent’anni che vanno dal 1991 al 2020. Si è andati dai 900-1.200 millimetri della costa, ai 1.300-2.000 millimetri della pianura, fino a toccare punte di 4.400 millimetri sulle Prealpi Giulie.
Le piogge più abbondanti si sono concentrate a maggio, settembre e ottobre, ma anche negli altri mesi dell’anno le stazioni dell’Arpa hanno fatto registrare valori spesso superiori alla media. Solo ad agosto, novembre e dicembre le precipitazioni sono state molto contenute. Dopo le piogge di inizio luglio, il suolo è tornato a bagnarsi solo dopo l’8 settembre, confermando la tendenza a una siccità estiva sempre più pronunciata.
«È stato un anno estremamente piovoso, ma a questa pioggia che ha caratterizzato gran parte del 2024 ha fatto da contraltare un periodo estivo molto secco, con conseguenze importanti dal punto di vista agricolo. Anche se sembra che le precipitazioni non siano mancate nel corso dell’anno – spiega Cicogna – nel periodo più importante per il rifornimento idrico delle piante e delle colture tipiche del Friuli Venezia Giulia è mancato un contributo importante di pioggia».
Particolarmente caldi sono stati i mesi di febbraio, luglio e agosto. «Quest’anno non abbiamo registrato grandi eventi eccezionali, come le forti grandinate di un paio di anni fa. L’elemento di maggior rilievo – prosegue l’esperto dell’Arpa – è stata proprio l’anomalia termica, soprattutto per il mare a Trieste».
La temperatura dell’acqua ha infatti segnato un nuovo record: il golfo di Trieste ha raggiunto i 18.5 gradi, un valore superiore di circa 2 gradi rispetto alla media del periodo 1995 - 2023, che si era attestata sui 16.6. Poche le giornate che si sono mantenute al di sotto della media del periodo precedente: le anomalie termiche positive hanno caratterizzato la gran parte dell’anno.
A partire dall’estate. Con una temperatura media che da giugno ad agosto si è attestata intorno ai 24.9 gradi a Udine, l’estate 2024 è risultata la terza più calda dal 1900, preceduta da quella del 2003 e da quella del 2022, entrambe con una media di 25.6 gradi. Le temperature si sono alzate con calma: l’estate è infatti partita a giugno con temperature allineate ai valori medi del periodo precedente (la media è stata di 22.2 gradi a Udine).
A luglio e agosto è arrivato invece il caldo torrido: le temperature medie hanno raggiunto rispettivamente i 26 e i 26.5 gradi, contro un dato climatico di 23.3 e 23.1. «Dal punto di vista termico, abbiamo visto un’estate che ha fatto fatica a finire. La sensazione, confermata dai dati – continua Cicogna – è quella di un’estate che fino a tutta la prima decade di settembre registrava temperature molto alte».
Anche l’inverno 2024 è risultato molto caldo: in pianura il valore termico medio si è attestato intorno ai 5 o 6 gradi, un grado in più rispetto alla media registrata negli ultimi dieci anni e 1.5 gradi in più rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. In linea o superiori alla media del periodo le piogge: a gennaio e febbraio in pianura sono caduti tra i 200 e i 350 millimetri di pioggia.
I mesi più piovosi dell’anno sono stati quelli primaverili, marzo e maggio in testa a tutti, con volumi più elevati rispetto al solito. Da inizio marzo fino alla seconda decade di aprile, ha fatto ancora molto caldo con temperature più alte di due gradi. Intorno al 20 aprile il termometro è poi sceso vicino allo zero in pianura, provocando le prime gelate.
Superata la torrida estate, in autunno sono tornate le piogge a settembre e ottobre, mentre «in modo abbastanza inusuale novembre è risultato molto secco», segnala il report dell’Arpa Fvg. Settembre e novembre sono risultati su valori termici vicini alla media del periodo, ma nel mese di ottobre le temperature sono risultate ancora di uno o due gradi superiori alla media climatica.
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