Dal 4 gennaio i saldi invernali: in 300 mila approfitteranno degli sconti in Friuli Venezia Giulia
Le stime di Confcommercio nazionale: spesa media da 307 euro a famiglia
Tollon (Federmoda): «Fase cruciale per i negozianti, clienti sempre più oculati»
Tra Black Friday, promozioni per i titolari di carte fedeltà, svendite e sforbiciate ai prezzi varie, hanno forse perso il fascino di un tempo. Ma i saldi continuano a essere un appuntamento irrinunciabile per migliaia di consumatori, anche in Friuli Venezia Giulia: in base alle proiezioni nazionali di Confcommercio, saranno circa 300 mila i corregionali che approfitteranno degli sconti per rinfrescare il guardaroba a partire da sabato 4 gennaio, prima giornata della stagione invernale degli sconti in regione. La Val d’Aosta inizierà già il 2 gennaio, mentre l’Alto Adige ha scelto di posticipare l’avvio all’8 gennaio.
«I saldi restano appuntamento importante – commenta il presidente provinciale di Confcommercio Federmoda Udine, Alessandro Tollon –, un volano per l’economia e un’opportunità per i clienti. Mi piace rilanciare la tripla E del presidente nazionale Giulio Felloni: oltre all’Economia, con la qualità in vetrina a prezzi molto convenienti, anche l’Ecologia, per la scelta auspicata dei negozi di prossimità, che riducono la circolazione dei prodotti, e l’Etica, per una moda rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro».
Si tratta anche di un passaggio significativo per l’attività di impresa, spiega Tollon: «Gli esercizi commerciali incassano la liquidità per pagare tasse, dipendenti, fornitori, affitti, costi fissi e utenze e sono in grado di far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni».
Previsioni? «Dopo un autunno statico, a dicembre, a ridosso del Natale e nei giorni delle feste, il commercio si è ripreso. Si è visto fermento, aiutato anche dai turisti, in particolare austriaci. Ma per tradizione e con fiducia puntiamo non poco sui saldi, periodo in cui, con trasparenza, si possono fare veri e propri affari e magari togliersi lo sfizio di un capo importante a un prezzo interessante nei negozi sotto casa. Anche se la tendenza è a un acquisto molto oculato, senza sprechi, di capi di cui si ha veramente bisogno. Secondo le previsioni di Confcommercio nazionale, la spesa media sarà di 307 euro a famiglia».
Quasi un consumatore su due (46%) ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare, è emerso dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da Ipsos per Confesercenti. «Ma i saldi dovrebbero essere davvero collocati a fine stagione», indica Benny Campobasso, presidente di Fismo Confesercenti, osservando che «l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente», criticando la data «troppo anticipata».
Dal punto di vista tecnico, Confcommercio Udine ricorda non è più necessaria la comunicazione preventiva al Comune di competenza, ma la presentazione al pubblico della vendita di fine stagione dovrà esplicitamente contenere l'indicazione della natura di detta vendita, la data di inizio e la sua durata.
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