Cresce la spesa farmaceutica in Friuli Venezia Giulia, il costo supera i 506 milioni di euro

Dopo il personale è la voce che incide di più nei bilanci

Giacomina Pellizzari
2009009 - ROMA - HTH - FARMACI: RAPPORTO OSMED, STABILE SPESA SSN, AUMENTA CONSUMO Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassettiera, in una foto di archivio. La spesa farmaceutica e' stabile rispetto a quella dello scorso anno, ma nel nostro paese aumenta il consumo di farmaci, al punto che acquistarne ed assumerne uno sembra essere diventato un atto quasi rituale. E' quanto emerge dal rapporto Osmed 2008, realizzato dall'Istituto superiore di Sanita' e dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e presentato questa mattina nella sede dell'Iss. VIRGINIA FARNETI/ARCHIVIO ANSA/ DBA
2009009 - ROMA - HTH - FARMACI: RAPPORTO OSMED, STABILE SPESA SSN, AUMENTA CONSUMO Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassettiera, in una foto di archivio. La spesa farmaceutica e' stabile rispetto a quella dello scorso anno, ma nel nostro paese aumenta il consumo di farmaci, al punto che acquistarne ed assumerne uno sembra essere diventato un atto quasi rituale. E' quanto emerge dal rapporto Osmed 2008, realizzato dall'Istituto superiore di Sanita' e dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e presentato questa mattina nella sede dell'Iss. VIRGINIA FARNETI/ARCHIVIO ANSA/ DBA

Spesa farmaceutica in salita: rispetto al 2022, lo scorso anno, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto è aumentata rispettivamente dello 0,8 e dello 0,7 per cento. Il Veneto però non ha sforato il tetto di rideterminazione consentito del 15,5 per cento. Complessivamente il Friuli Venezia Giulia ha speso 506.744.539 euro, 93.379,511 in più rispetto al 2022.

Spesa convenzionata

Nel 2023, il Friuli Venezia Giulia per rimborsare i farmaci di fascia A – in gergo tecnico questa spesa viene definita territoriale – ha investito 154.801.633 euro contro i 153.604.246 euro dell’anno precedente. In Veneto, la regione con un numero di abitanti quattro volte più alto di quello del Friuli Venezia Giulia, la spesa farmaceutica convenzionata è risultata pari a 485.857.653 euro. L’anno precedente era 482.695.425 euro. L’incidenza di scostamento registrata in Friuli Venezia Giulia (3,63%) è più alta della media nazionale ferma all’1,98 per cento. Lo stesso vale per l’incidenza spesa-soglia, L’aumento della spesa convenzionata si registra un po’ ovunque, basti pensare che «nella lettura dei dati relativi al ticket fisso della spesa farmaceutica convenzionata – recita il report Aifa –, solo Basilicata (-7,60%), Lazio (-2,9%), Calabria (-7,8%), Abruzzo (-6,3%) e Sardegna (-3,8%) mostrano una diminuzione rispetto all’anno scorso».

Acquisti diretti

A questi importi vanno aggiunti gli acquisti diretti effettuati dagli ospedali. E se in Friuli Venezia Giulia l’importo non va oltre 328.611.218 euro, nel vicino Veneto raggiunge 1.039.463.115 euro. Ma non è ancora tutto perché a entrambe le cifre vanno aggiunti i costi dei farmaci innovativi usati non solo per le cure oncologiche e i gas medicinali.

Stiamo parlando di 20.595.594 più 3.391.105 in Friuli Venezia Giulia e di 77.722.521 e 9.358.774 euro in Veneto. In quest’ultimo caso, però, va detto che gestendo direttamente il sistema sanitario regionale, il Friuli Venezia Giulia non accede al fondo farmaci innovativi istituito dal ministero. Tutti i valori e le rispettive oscillazioni vengono monitorate dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dal quale si apprende che il Veneto, rispetto al Friuli Venezia Giulia, lo scorso anno ha mantenuto la spesa farmaceutica all’interno della rideterminazione consentita del 15,5 per cento.

Rispetto a questo libero, il Veneto ha risparmiato 1.736.164 euro, mentre lo scostamento del Friuli Venezia Giulia ammonta a 93.379.511 euro. Detto che per entrambe le regioni la spesa farmaceutica, dopo il personale, è tra le voci che incidono maggiormente nei bilanci delle Aziende sanitarie, l’attenzione si sposta sui due sistemi sanitari: quello del Friuli Venezia Giulia ha un maggior numero di strutture pubbliche rispetto a quello del Veneto che, invece, utilizza in maniera più massiccia il privato accreditato. Tant’è che, soprattutto per la chirurgia ortopedica e la conseguente riabilitazione permane la fuga dei pazienti dal Friuli Venezia Giulia verso le cliniche private venete.

I farmaci innovativi

Altrettanta attenzione merita la spesa per l’acquisto dei farmaci innovativi. A partire dal 2017, il Ministero ha istituito un fondo per rimborsare alle Regioni i costi sostenuti per l’acquisto di farmaci innovativi oncologici e non. Come già detto, le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano non aderiscono al Fondo nazionale per i farmaci innovativi e, quindi, sostengono in proprio i maggiori costi per l’acquisto di una tipologia di farmaci sempre più richiesta e sempre più costosa.

I consumi

L’aumento della spesa coincide con l’aumento annuale del numero delle prescrizioni. Solo qualche dato: lo scorso anno i medici del Friuli Venezia Giulia hanno compilato 10.935.899 ricette, 73 mila 832 in più rispetto all’anno precedente. In Veneto, invece, la differenza annuale ammonta a 297 mila 725 ricette in più rispetto ai 36.965.847 dell’anno precedente. Mediamente ogni ricetta contiene la prescrizione di circa due confezioni di farmaci, mentre il numero di ricette pro capite, in entrambe le regioni, non va oltre lo 0,6 e lo 0,7.

E se la spesa pro capite in Friuli Venezia Giulia ammonta a 12,2 euro, un euro in meno in Veneto, in quest’ultima regione il valore del ticket per abitante è pari a 2,2 euro. Il costo medio per ricetta oscilla, infine, tra 13 e 14,2 euro, rispettivamente in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Questa la fotografia della spesa farmaceutica nelle due regioni del nord-est dove i livelli dei sistemi sanitari si collocano spesso ai primi posti in Italia.

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