Election day, si parte piano: affluenza al 17% per le Comunali, sfiora il 14% per le Europee

I cittadini chiamati a esprimere le loro preferenze in regione sono 292 mila

Mattia Pertoldi
Dalle 15 di sabato 8 giugno si vota, oltre che per le Europee, anche per il rinnovo di 114 amministrazioni comunali in Friuli Venezia Giulia. Domenica 9 giugno seggi aperti dalle 7 alle 23
Dalle 15 di sabato 8 giugno si vota, oltre che per le Europee, anche per il rinnovo di 114 amministrazioni comunali in Friuli Venezia Giulia. Domenica 9 giugno seggi aperti dalle 7 alle 23

La prima giornata di voto per le elezioni Europee e Comunali 2024 fa registrare un’affluenza al voto davvero bassa. Alla fine delle prime otto ore di seggi aperti – dalle 15 alle 23 – la percentuale di aventi diritto in Friuli Venezia Giulia che si è recata alle urne è stata infatti pari, rispettivamente, al 13,70% e 17%. 

Europee. Per la circoscrizione Italia Nord-Orientale (che comprende la nostra regione, il Veneto, il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna) l’affluenza si aggira attorno al 15,58%. 

Per i singoli dati provinciali che riguardano le Europee: 

  • Gorizia (15,71%)
  • Pordenone (12,59%)
  • Trieste (12,12%)
  • Udine (14,51%)

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A partire da sinistra, in alto: il diciottenne Sebastiano al seggio con il padre; lavoro in un seggio di Remanzacco; Maria Formica tra le prime persone a votare a Manzano; Paolina Tuan è stata la prima a votare a Gonars (Foto Petrussi)

Prima volta al voto sabato

Le motivazioni legate alla bassa affluenza possono essere varie. Dal poco appeal che le Europee rivestono da sempre nell’elettorato italiano – nel 2019 il totale di votanti in regione fu del 57% contro il 75% delle Politiche dell’anno precedente –, alla prima vera giornata di sole e caldo estivo che ha portato migliaia di persone al mare.

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Pienone in spiaggia a Lignano. A partire da sinistra, in alto: Andrea Caralta, Riccardo Frisan, Francesco Daniel Severi, Annabella Hubbard

Senza dubbio, tuttavia, nel computo dei perchè va annoverato pure il voto nella giornata di sabato, a dir poco inusuale per l’Italia. Se, nel dettaglio, in diversi Stati europei è normale recarsi alle urne nei giorni feriali, nel nostro Paese la situazione è diversa. Quasi sempre si vota di domenica oppure, nel caso di giornata doppia, si opta per il lunedì, peraltro in versione ridotta dalle 7 alle 15.

Questa volta, però, la scelta è caduta anche sul sabato perchè Bruxelles ha stabilito come le elezioni per il prossimo Parlamento europeo si dovessero tenere, tassativamente, in una data compresa tra il 6 e il 9 giugno. Lasciando agli Stati membri la possibilità di decidere la data esatta con il vincolo, tuttavia, che le operazioni di voto debbano terminare entro la domenica. Da qui, in sintesi, la decisione del Governo di aggiungere anche il sabato – nella nuova fascia oraria 15-23 – alla giornata di domenica.

La giornata di sabato

Si sono aperte alle alle 15 (il sabato è una giornata inedita in Italia per una tornata elettorale) le urne per l’election day. Si vota, oltre che per le Europee, anche per il rinnovo di 114 amministrazioni comunali in Friuli Venezia Giulia, 81 delle quali in provincia di Udine, 16 in quella di Pordenone, 14 in quella di Gorizia e 3 in quella di Trieste.

Domani, domenica 9 giugno, seggi aperti dalle 7 fino alle 23. Seguirà immediatamente lo spoglio per le Europee, mentre per lo scrutinio dei Comuni bisognerà attendere lunedì dalle 14.

I comuni

Porcia, che sfiora i 15 mila abitanti, è la cittadina più grande che va alle urne in regione. Per la carica di primo cittadino corrono in 225, la maggior parte uomini, ma non manca un drappello femminile, in alcuni casi con ottime chance di farcela. In ben 28 Comuni c’è un solo candidato sindaco, praticamente sicuro di vincere se andrà alle urne almeno il 40% degli aventi diritto e se verrà votato da almeno il 50% di coloro che si recheranno ai seggi.

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Un fenomeno che, con il passare degli anni, è diventato più vistoso e pone più di un interrogativo. Perchè non ci sono solo Comuni molto periferici o montani, come Amaro, Ampezzo, Cercivento, Prepotto, Raveo, Resia, Tramonti di Sotto e altri dove c’è una sola persona disposta a vestire la fascia tricolore, con oneri e onori connessi. Stavolta, ed è un inedito, ci sono anche Comuni importanti e strategici dal punto di vista economico dove la dialettica politica, per un motivo o per l’altro, si è ridotta a zero.

I casi più eclatanti sono quelli di San Giovanni al Natisone (6.052 residenti), centro fondamentale del Triangolo della Sedia, che vede la candidatura dell’uscente Carlo Pali e Remanzacco (6.064 abitanti), paese manifatturiero alle porte di Udine, dove si ripresenta, senza rivali, l’uscente Daniela Briz. Altro Comune importante dove c’è solo un concorrente, l’ex deputato Daniele Moschioni, è Corno di Rosazzo, sempre nell’area della sedia.

Tre sono i Comuni che in provincia di Pordenone hanno un solo candidato, vale a dire Cavasso Nuovo, Tramonti di Sotto e Morsano al Tagliamento, altri due in provincia di Gorizia, cioè Farra d’Isonzo e Mossa.

Intanto il servizio elettorale della Regione ha comunicato che i 370 seggi elettorali dei 114 Comuni del Friuli Venezia Giulia nei quali si vota per le elezioni amministrative sono stati regolarmente costituiti, sabato mattina, alle 9. Negli orari di voto restano aperti anche gli
uffici comunali competenti per il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati in caso di deterioramento, smarrimento o furto dell'originale.

Europee

È il momento del voto, come detto, anche per le Europee. Dopo mesi di campagna elettorale sabato 8 e domenica 9 giugno si svolgeranno le elezioni per il nuovo Parlamento Europeo. L’Italia elegge 76 parlamentari, di cui 15 nella Circoscrizione Nord Est, che comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna: in tutto ci sono 9.809.086 di elettori. I seggi saranno aperti oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 7 alle 23. E a seguire subito via allo scrutinio.

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La legge elettorale prevede che si possano esprimere fino a tre preferenze tra tutti i candidati della lista scelta, ma è fondamentale rispettare l’alternanza di genere. Ciò vuol dire che si potrà semplicemente barrare la X sulla lista che si vuole votare, oppure indicare anche due o tre preferenze: nel primo caso, un uomo e una donna; nel secondo caso, due uomini e una donna o viceversa.

In Friuli Venezia Giulia la sfida politicamente più rilevante è quella interna alla Lega, che è ancora il primo partito della regione. La corrente salviniana ha vinto il congresso e quindi è dominante rispetto alla frangia territoriale che si riconosce in Fedriga. Ma se il risultato della Lega non sarà soddisfacente, non è escluso che scatti la sommossa interna per sfiduciare il segretario federale Matteo Salvini. L’effetto domino potrebbe partire proprio da Veneto e Friuli Venezia Giulia.

L’invito a non votare

I giorni che hanno preceduto il voto a Chiusaforte sono stati caratterizzati da un tam tam per convincere una parte della popolazione a non recarsi alle urne.

Uno dei volantini apparsi a Chiusaforte
Uno dei volantini apparsi a Chiusaforte

Come denunciato pubblicamente dall’unico candidato alla carica di sindaco (l’uscente Fabrizio Fuccaro, che per essere eletto ed evitare il commissariamento del Comune deve sperare che vada a votare almeno il 40% più uno degli aventi diritto) c’è stata un’attività porta a porta e telefonica (ma anche con foglietti lasciati nelle buche delle lettere) per convincere più persone possibile a restare a casa.

Una questione che lo stesso Fuccaro non ha voluto commentare, limitandosi a rendere nota la vicenda via social e a ricordare come il voto sia «un diritto e un diritto e un dovere civico».

La novità a Udine

Seggi aperti da questo pomeriggio in tutti i 215 comuni del Friuli Venezia Giulia per le elezioni Europee, con alcune novità che riguardano in particolare Udine. Tra i documenti e i materiali recapitati ai presidenti di seggio c'è anche una lettera dell'assessora ai Servizi demografici Arianna Facchini, che invita a favorire file non più suddivise in base al genere, per creare un ambiente più inclusivo.

Una raccomandazione per i presidenti che è stata accolta, a quanto si apprende, in determinati seggi, dove si procede secondo la nuova indicazione, nonostante al momento non si stiano creando lunghe file. A Trieste invece è stato allestito un seggio ad hoc per gli studenti fuori sede, dopo l'inoltro di quasi 500 richieste, da parte di altrettanti giovani, di poter votare nella città che li ospita. In Fvg sono 1.048.166 gli aventi diritto di voto chiamati alle urne in questa tornata. In 114 comuni si rinnovano anche le cariche amministrative: alle 15, secondo quanto rende noto il servizio elettorale regionale, i seggi si erano regolarmente ricostituiti

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