Elezioni comunali, in Friuli Venezia Giulia affluenza finale del 53 per cento

Alle 22 si sono chiuse le urne a Pordenone (51%), Monfalcone (57%), San Pier d’Isonzo (61%) e Nimis (44%). Lo spoglio sarà martedì mattina alle 8

Alcuni elettori consultano i tabelloni prima di entrare nella cabina elettorale a Pordenone © Foto Petrussi/Marco Brisotto
Alcuni elettori consultano i tabelloni prima di entrare nella cabina elettorale a Pordenone © Foto Petrussi/Marco Brisotto

Si sono chiuse alle 22 le urne nei quattro comuni al voto per eleggere il nuovo sindaco: Pordenone, Monfalcone, San Pier d’Isonzo e Nimis. Lo spoglio delle schede inizierà martedì 15 aprile, alle 8. 

L’affluenza finale

L’affluenza finale in Friuli Venezia Giulia è del 53% per cento, con 36.265 votanti su 68.907 aventi diritto.

Il dato più alto lo ha registrato San Pier d’Isonzo con il 61% di affluenza, seguito dal 57% di Monfalcone e dal 51% di Pordenone. Solo a Nimis l’affluenza è rimasta ferma al 44%, con meno di un elettore su due alle urne.

Alle 15 di oggi l’affluenza era stata del 47%, così suddivisa 54% a San Pier D’Isonzo, 51% a Monfalcone, 45% a Pordenone e 39% Nimis.

Ieri, nella prima giornata di urne aperte, hanno votato 26.788 elettori. L’affluenza ha raggiunto il 38,87%. Nello specifico: a Pordenone la percentuale è stata del 37%; votanti 16.222 elettori su 43.544. A Monfalcone il 43%, 7.982 votanti su 20.684 elettori. A Nimis il 31%, votanti 838, elettori 2.977. Infine, a San Pier d’Isonzo il 45% con 698 votanti su 1.702 elettori.

I comuni al voto

Sono 68.907 gli elettori che sono stati chiamati alle urne; potevano votare un candidato sindaco oppure una lista (il voto si estende al candidato sindaco collegato) o ancora un candidato sindaco e una lista collegata. Si potevano esprimere fino a due preferenze per i candidati a consigliere comunale della lista prescelta e se sono due devono essere di genere diverso altrimenti resta valida solo la prima preferenza espressa.

Quella che si è conclusa stasera alle 22 è la prima tornata elettorale con le nuove regole previste dal ddl approvato nel marzo 2024 in Consiglio regionale. La novità più rilevante riguarda la soglia da centrare per evitare il ballottaggio nei Comuni con più di 15 mila abitanti: per vincere le elezioni al primo turno, al candidato sindaco basterà ottenere il 40 per cento più uno dei voti. A Nimis e San Pier d'Isonzo se viene espresso il voto disgiunto, questo è valido solo per il candidato sindaco ed è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.


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I candidati

Complessivamente, sono 11 i candidati sindaco, 29 le liste e oltre 700 gli aspiranti consiglieri comunali. A Pordenone e Monfalcone, comuni con più di 15 mila abitanti, si può esprimere anche il voto disgiunto tracciando un segno sul nome del candidato sindaco e un altro su una lista non collegata. A Pordenone sono 4 i candidati: Alessandro Basso (FdI), Nicola Conficoni (Pd), Anna Ciriani (lista civica) e Marco Salvador (lista civica). A Monfalcone, il centrodestra punta su Luca Fasan; sono poi candidati Diego Moretti per il centrosinistra e Bou Konate a capo della lista Italia Plurale. A San Pier d'Isonzo sono candidati Denise Zucco (Pd e liste collegate) e Alex D'Aronco (lista civica); a Nimis Sergio Bonfini e Fabrizio Mattiuzza, a capo di liste civiche.

Il Consiglio regionale

Basso e Conficoni, in corsa a Pordenone, Moretti a Monfalcone siedono in consiglio regionale. In caso di elezione lascerebbero il loro posto in Consiglio regionale ai primi di non eletti dei rispettivi partiti. Vale a dire l’avvocato cinquantunenne Orsola Costanza (per Basso), prima non eletta di FdI, la democratica Chiara Da Giau (Conficoni) el’ex sindaco di Doberdò del Lago, Fabio Vizintin del Pd (Moretti).

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