Elezioni comunali, urne aperte a Pordenone, Monfalcone, San Pier e Nimis. Alle 22 affluenza al 39 per cento
Previsto il rinnovo degli organi dei quattro comuni, due con possibile ballottaggio tra due settimane

Ci siamo. Oggi, domenica 13 aprile e domani, lunedì 14 aprile, si tengono le elezioni comunali 2025 in Friuli Venezia Giulia. Previsto il rinnovo degli organi di 4 comuni, tutti sciolti anticipatamente, due con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, Nimis e San Pier d'Isonzo, e due con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Monfalcone e Pordenone.
Affluenza alle 22
L'affluenza alle urne per le elezioni comunali in Fvg alle ore 22 è stata del 39% con 26.788 votanti a fronte di 68.907 elettori.
Nello specifico: a Pordenone la percentuale è stata del 37%; votanti 16.222 elettori 43544. A Monfalcone il 43%, 8889 votanti, elettori 20684. A Nimis 31%, votanti 911, elettori 2977. Infine, a San Pier d'Isonzo 45%; votanti 766, elettori 1702.
Affluenza alle 19
Il secondo dato sull’affluenza è arrivato alle 19 di domenica 13: in Friuli Venezia Giulia sono stati 23.584 gli aventi diritto che si sono recati alle urne, sul totale di 68.907 elettori, con l’affluenza complessiva che si è attestata al 34%.
A San Pier l’affluenza finora più alta, dove ha votato il 41% degli elettori. Seguono Monfalcone, con il 39%, e Pordenone (32%). Fanalino di coda Nimis, dove il tasso di affluenza si è fermato al 28%.
Affluenza alle 12
Il primo dato sull’affluenza è arrivato alle 12 di domenica 13: nelle prime ore di apertura delle urne in Friuli Venezia Giulia ha votato il 13% degli aventi diritto: 9271 elettori su 68907.
La percentuale più alta è stata registrata a Monfalcone e San Pier d’Isonzo con il 16% per cento, mentre a Pordenone e Nimis il tasso di affluenza si è fermato al 12 per cento.
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Una finestra straordinaria
La naturale scadenza del mandato era fissata per il 2026 a Pordenone e San Pier d’Isonzo e addirittura all’anno successivo a Monfalcone e Nimis. I due Comuni più grandi torneranno al voto dopo la conquista dell’Europa da parte dei due ex sindaci, Alessandro Ciriani e Anna Cisint, che dallo scorso giugno siedono al Parlamento europeo, pur mantenendo forti legami con il proprio municipio di provenienza: entrambi, infatti, hanno mantenuto un posto in giunta, dove siedono ora come assessori.
Il Comune di Nimis è invece commissariato dallo scorso aprile, dopo che le dimissioni di nove dei dodici consiglieri comunali avevano provocato la caduta del sindaco Giorgio Bertolla, pronto a dimettersi dopo l’annuncio di una mozione di sfiducia. A San Pier d’Isonzo si torna al voto dopo la prematura scomparsa del sindaco Claudio Bignolin, morto a ottobre dopo essere stato eletto per la terza volta alla guida del Comune bisiaco.
Quella del 13 e 14 aprile è dunque una finestra inizialmente non prevista nell’agenda elettorale pluriennale della Regione: nessuno dei 219 Comuni del Fvg prevedeva il 2025 come deadline di mandato.
Quando e come si vota
La Giunta regionale, con la deliberazione di fissazione data n. 150/2025, ha disposto che le operazioni di votazione si svolgano su due giorni, ossia nella giornata di domenica 13 aprile, dalle ore 7.00 alle ore 22.00 e nella giornata di lunedì 14 aprile dalle ore 7.00 alle ore 22.00. Le operazioni di scrutinio sono rinviate a martedì 15 aprile alle ore 8.00. L'eventuale ballottaggio si svolgerà nella giornata di domenica 27 aprile, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e nella giornata di lunedì 28 aprile dalle ore 7.00 alle ore 15.00, con scrutinio a seguire.
Perché si vota fino alle 22 di lunedì 14 aprile
Per venire incontro agli elettori di fede ebraica, che domenica 13 e lunedì 14 aprile celebreranno la solennità della Pasqua, la Regione ha deciso di ampliare l’orario di apertura dei seggi. Gli elettori potranno recarsi ai seggi fino alle 22 di lunedì e avranno dunque sette ore in più di tempo per esprimere le proprie preferenze, rispetto a quanto previsto da un articolo inserito nell’ultima Finanziaria regionale, che indicava le 15 come orario per l’avvio delle operazioni di spoglio delle schede.
Un allungamento che permetterà anche ai residenti di fede ebraica di votare: la solennità della Pesach, infatti, si conclude alle 20.43 del 14 aprile, concedendo agli osservanti un’ora e un quarto per presentarsi ai seggi, ritirare le schede elettorali ed esprimere il proprio voto. C’è da dire – e lo conferma lo stesso esponente dell’esecutivo regionale – che la misura avrà effetti pratici limitati, essendo davvero ristretta la presenza di residenti di fede ebraica nei quattro Comuni chiamati al voto.
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