Finti malati, continua la stretta dell’Inps sui certificati rilasciati in Friuli Venezia Giulia
Con l’aumento dei controlli assenze ingiustificate in calo in regione
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Sta producendo i suoi frutti in Friuli Venezia Giulia la stretta sui finti malati, fenomeno che aveva raggiunto il culmine durante la pandemia e in particolare nel 2020 quando si era registrato un raddoppio degli assenti ingiustificati.
A fronte di un costante aumento delle visite mediche di controllo, in particolare nel comparto privato, le assenze ingiustificate rilevate dall’Osservatorio malattie dell’Inps risultano infatti in diminuzione nella nostra regione: addirittura quasi dimezzate, nel raffronto 2022-2024, tra i lavoratori del privato.
La fotografia emerge mettendo a confronto i dati Inps più recenti, aggiornati al primo semestre 2024, e analizzando l’andamento statistico dal 2022. Ad emergere è anche un altro dato significativo: rispetto alla media nazionale l’incidenza delle assenza ingiustificate è sensibilmente al di sotto.
L’accelerazione nella lotta agli assenti ingiustificati è stata più significativa nel 2023 quando in Friuli Venezia Giulia sono state effettuate dall’Inps ben 22.642 visite fiscali a fronte delle 20.943 del 2022, la maggior parte delle quali nel comparto privato (ben 13.417) mentre in quello pubblico sono state 9.225.
Nel 2022 le visite di controllo erano state 10.778 nel comparto pubblico e 10.165 in quello privato. E il 2023 è stato anche l’anno nel quale sono stati scoperti più casi di falsi malati, o comunque di assenti ingiustificati: 2.305 (10,2% rispetto al totale delle visite di controllo), di cui 783 (8,4%) nel pubblico e 1.522 (11,3%) nel privato.
Nel 2022 il totale delle visite che avevano rilevato l’assenza ingiustificata era stato di 2.614 (12,4%), di cui tra i lavoratori pubblici 1.289 (11,9%) e nel privato 1.325 (13 %).
E nel 2024? Qui il quadro è parziale, essendo limitato ai primi due trimestri, ma a risaltare, come detto, è l’ulteriore incremento del numero di controlli nel settore privato.
Se nel primo semestre 2023 le visite domiciliari ai lavoratori privati erano state 7.103, nel 2024 da gennaio a giugno sono salite a 8.374. E colpisce il fatto che, pur a fronte di un aumento così consistente dei controlli, il numero degli assenti ingiustificati è sceso e non di poco: da 856 a 654.
Si è passati per il comparto privato da un’incidenza di assenti ingiustificati ben superiore a uno su dieci (il 12% nel 2023 e il 13% nel 2022) a un’incidenza pari al 7,8%.
Dal 2022 allo scorso anno la percentuale si è ridotta di poco meno della metà. La percentuale di assenti ingiustificati, confrontando il primo semestre del 2023 con lo stesso periodo del 2024, è scesa pure tra i lavoratori pubblici, anche se in misura minore: dai 467 assenti ingiustificati (su 5.153 visite di controllo) nel primo semestre 2023, pari al 9%, ai 233 assenti ingiustificati individuati nello stesso periodo dello scorso anno (su 2.955 controllati) con un’incidenza che, curiosamente, è quasi identica a quella registrata tra i lavoratori del privato: 7,9%.
Quanto al raffronto con i dati nazionali, nel 2024 è stato rilevato un 10,9% di assenti ingiustificati sul totale delle visite fiscali effettuate in tutto il Paese, il 9,5% nel comparto pubblico e il 12% nel privato, tutte incidenze superiori rispetto a quelle che si registrano in Friuli Venezia Giulia.
Insomma,numeri alla mano si delinea un decremento apprezzabile dei casi di assenza ingiustificata. Una conferma del fatto che i lavoratori sanno di poter essere controllati, visto lo sforzo operativo profuso in tal senso dall’Inps negli ultimi anni, anche con l’impiego di sistemi di ricerca per i controlli sempre più mirati?
A dare una lettura del trend è Mauro Saviano direttore regionale dell’Inps: «Premesso che per le valutazioni statistiche occorrono periodi anni, il fenomeno può ascriversi anche alla costante campagna informativa e di sensibilizzazione fatta dall’Inps nei confronti dei medici di medicina generale e delle associazioni di categoria per far sì che ai pazienti venga veicolata una corretta informazione sugli obblighi previsti dalla normativa in materia di visite mediche di controllo».
«In particolare – spiega Saviano – abbiamo collaborato in regione con gli Ordini dei medici per una puntuale informativa dell’invio del certificato medico telematico e sull’adozione di alcuni accorgimenti per migliorare la verifica sul lavoratore indisposto».
Un altro dato interessante è l’aumento del numero di visite ai lavoratori privati a fronte del quale si registra un calo degli assenti ingiustificati. «L’aumento o la diminuzione delle visite dipende molto anche dalle richieste provenienti dai datori di lavoro – osserva Saviano –. Negli ultimi anni, come avviene in tutti i settori della pubblica amministrazione, c’è stata una contrazione dell’organico, ma l’Istituto ha in essere un ingente piano di assunzioni di personale medico e sanitario».
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