In Fvg gli immigrati sono il 10,2% della popolazione: è tra le regioni più attrattive per gli stranieri

I dati emergono dal Dossier Statistico 2024 di Idos. Aumenta l’incidenza anche a livello scolastico, mentre per chi non è nato in Italia il rischio di infortuni sul lavoro è doppio

Cristian Rigo
In Fvg gli immigrati sono il 10,2% della popolazione: è tra le regioni più attrattive per gli stranieri
In Fvg gli immigrati sono il 10,2% della popolazione: è tra le regioni più attrattive per gli stranieri

Anche il Friuli Venezia Giulia è entrato a far parte del novero delle regioni più attraenti per gli stranieri che hanno raggiunto il 10,2% della popolazione. A certificarlo sono i dati del Dossier Statistico Immigrazione 2024 presentato martedì 29 ottobre al Centro Balducci di Zugliano da cui emerge che a livello nazionale gli stranieri determinano un saldo positivo di 3,2 miliardi tra entrate (contributi previdenziali, Irpef e Iva) e uscite Previdenza, istruzione, sanità e giustizia).

Aumentano gli stranieri

A illustrare i contenuti della ricerca è stato il referente regionale del Centro Studi e ricerche Idos, Paolo Attanasio che ha evidenziato le particolarità del Friuli Venezia Giulia dove la popolazione residente è rimasta pressoché invariata dal 2022 al 2023, con un aumento dello 0,1% (da 1 milione 194 mila 248 a 1 milione 195 mila 792) solo grazie al contributo degli stranieri che sono aumentati del 4,4% passando da 116.340 a 121.523. Così l’incidenza degli stranieri in termini percentuali è passata dal 9,7 al 10,2% rispetto alla media nazionale del 9.

Le criticità normative

«Questo - ha messo in guardia Attanasio - potrebbe far pensare che le attuali normative funzionino correttamente, ma in realtà non è così. Stiamo respingendo in tutti i modi persone che si vedono negato il diritto di asilo non onorando un debito umanitario».

Il caso Nepal

A spiegare nel dettaglio il «percorso tortuoso che le aziende devono seguire per poter assumere un lavoratore straniero legalmente», è stato il responsabile dell’immigrazione per la Uil Fvg, Michele Berti. «Quattro imprese su cinque nel 2022 hanno dichiarato di avere difficoltà a reperire manodopera tanto che Confindustria Alto Adriatico ha avviato un progetto in Ghana per formare sul posto i lavoratori. Ma le difficoltà burocratiche sono molte.

In altri Paesi non è così: la Croazia per esempio ha abolito i flussi e se un’azienda non trova croati disponibili per una determinato posto può assumere liberamente personale anche extra europeo. Ricordo il caso di un albergatore che in epoca di flussi mi ha chiesto come fare ad assumere un nepalese e in realtà non poteva farlo perché il Nepal non era nell’elenco dei Paesi per i quali erano previste delle quote».

L’integrazione scolastica

Mentre il numero complessivo degli studenti dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado in Fvg è diminuito da 152.275 a 150.820 in virtù dell’ormai noto problema del calo demografico la presenza degli stranieri è passata da 20.434 a 21.783 con un aumento del 6,6%, ma il 65% di questi è in realtà nato in Italia. Tanto che Attanasio ha rimarcato come in realtà «due studenti stranieri su tre siano per lingua e cultura assolutamente italiani». L’altro dato evidenziato da Attanasio è legato all’incidenza decrescente degli stranieri che passa dal 17,8% nella scuola dell’infanzia al 10,4% alle superiori.

Il mercato del lavoro

Analizzando il mondo del lavoro in Fvg sono due i dati evidenziati da Attanasio: «Da una parte notiamo come i lavoratori stranieri sovraistruiti siano il 39,8% contro il 28,7% degli italiani mentre i disoccupati passano dal 3,9% degli italiani al 9,5%. Se prendiamo in considerazione i settori, è evidente la differenza per quanto riguarda il lavoro domestico che interessa l’1,3% degli italiani e il 15,9 delle straniere. A sorprendere poi è l’incremento degli stranieri qualificati che sono passati dal 9,5 al 14,2% mentre gli italiani sono il 36,9%». Per quanto riguarda i lavoratori privi di qualifica, sono il 7,1% degli italiani e il 18% degli stranieri.

Gli infortuni

Netta anche la differenza per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro che nel 2022 sono stati 12.587 per gli italiani (+5,8%) e 4.031 per gli stranieri (+5,2%): prendendo in considerazione l’incidenza percentuale sugli occupati si passa dal 23,9% per gli stranieri all’11,1%. «Il rischio per gli stranieri quindi è di fatto il doppio di quello degli italiani», ha osservato Attanasio.

Le rimesse

Mentre in Italia le rimesse, ossia le somme che gli stranieri trasferiscono nei Paesi di origine quasi sempre per sostenere la famiglie, sono in leggero calo, da 8 miliardi 211 milioni a 8 miliardi e 177 milioni (-0,4%) in Fvg sono aumentate da 161,9 a 167,3 milioni con un incremento del 3,3%. «Molti - ha detto Attanasio - trasferiscono la maggior parte del reddito».

Diritti o privilegi?

Il presidente del Centro Balducci, Paolo Iannaccone, ha invitato tutti a tenere gli occhi aperti e a saper ascoltare ricordando come ci siano milioni di persone in movimento. A conclusione del suo intervento ha citato Gino Strada «il quale - ha ricordato - diceva sempre: o i diritti sono di tutti gli uomini, oppure si chiamano privilegi». E, ha aggiunto, «il diritto di asilo oggi è forse quello più in crisi e il protocollo Italia Albania per l’accoglienza dei migranti lo dimostra perché di fatto è il tentativo di cancellare obblighi costituzionali e internazionali, un tentativo di fronte al quale non ci si può girare dall’altra parte rimanendo in silenzio». 

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