Liste d’attesa nella sanità: in Fvg i call center risponderanno fino alle 22
Prolungati gli orari: più ampia la fascia serale per prenotare visite ed esami, il sabato c’è tempo fino alle 14
Si ampliano i tempi di apertura del Call center telefonico regionale, il numero per le prenotazioni sanitarie in Friuli Venezia Giulia a disposizioni dei residenti.
L’Azienda di coordinamento per la salute, Arcs, comunica che il nuovo orario è già attivo: gli utenti potranno trovare risposte dalle 7 alle 22 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 20 il sabato.
Di fatto, aumenta la fascia serale (in precedenza il servizio era attivo dalle 7 alle 19) e si allunga la disponibilità degli operatori il sabato (prima della novità si andava dalle 8 alle 14).
Parliamo del numero che serve per chiedere informazioni e prenotare, impegnativa alla mano, le prestazioni ambulatoriali, sia convenzionate che in libera professione, erogate dal Servizio sanitario regionale: dalla visita cardiologica a quella oculistica, dall’ecografia alla risonanza magnetica.
Lo 0434/223522 – attivo da cellulare, da telefono fisso e dall’estero, al costo di una chiamata secondo il piano tariffario del proprio operatore telefonico – viene composto ripetutamente ogni giorno e, non a caso, i flussi sono imponenti.
Nel 2024, fa sapere Arcs, il Call center regionale, controllato dal 2011 da Televita, attualmente con un centinaio di operatori in rotazione, ha gestito oltre 2 milioni di telefonate in arrivo, vale a dire circa 173mila al mese, quasi 5.800 al giorno.
Un canale, dunque, attraverso il quale passa una parte consistente del complesso delle prenotazioni di prestazioni relative al Servizio sanitario regionale.
Un indicatore, osserva il neo direttore generale di Arcs Stefano Dorbolò nel fare riferimento ai dati dei flussi, «di quanto i cittadini utilizzino questo servizio ritenendolo pertanto affidabile ed efficiente.
Del resto, si tratta di uno strumento informativo e di orientamento, accessibile per tutte le fasce d’età, che semplifica i processi di prenotazione delle prestazioni e che si propone di rispondere al meglio ai bisogni delle persone».
Queste motivazioni, prosegue Dorbolò, «accanto ai risultati riscontrati in termini di efficienza degli operatori, ci hanno spinto ad ampliare gli orari di accesso sempre nell’ottica di favorire e ottimizzare il rapporto del cittadino con il nostro sistema salute».
Il Call center regionale, ricorda ancora Arcs, è parte integrante del Centro unico di prenotazione, che assicura le attività di gestione e programmazione delle agende, il monitoraggio per il governo delle liste d'attesa e l'informazione verso gli utenti.
Obiettivo primario quello di garantire la possibilità di accesso alle prestazioni indipendentemente dal luogo di residenza, rendendo disponibile la prenotazione tramite tutti i punti d'accesso del sistema.
Prenotazioni che il sistema cerca di garantire nel rispetto dei tempi massimi a seconda delle priorità. Per la B (breve) si parla di 10 giorni, per la D (differibile) di 30 giorni per le visite e di 60 giorni per gli accertamenti diagnostici, per la P (programmata) di 120 giorni.
Pure gli utenti hanno però degli obblighi. In caso di impossibilità a presentarsi nella giornata e nell’orario stabiliti, serve dare disdetta della prenotazione almeno tre giorni prima.
Per chi non si presenta all'appuntamento, anche se in possesso di esenzione, è prevista una sanzione pari al ticket della prestazione, fatte salve documentate situazioni eccezionali.
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