Non solo promozione, ma migliori condizioni per il credito: la crescita del marchio “Io sono Fvg”

La rete conta attualmente 414 imprese agroalimentare con quasi 1. 200 prodotti marchiati, assieme a quasi 400 distributori e 1. 500 eventi di turismo, sport e cultura organizzati da imprese e associazioni

Cristian Rigo
Lo stand "Io Sono Friuli Venezia Giulia" alla Bit di Milano.
Lo stand "Io Sono Friuli Venezia Giulia" alla Bit di Milano.

Il marchio “Io sono Fvg” diventa garanzia di sostenibilità “certificata” e consentirà di ottenere condizioni migliori per il credito. Oggi, soltanto per le imprese agroalimentari, ma domani anche per altri settori economici. Un salto di qualità reso possibile anche dalle certificazioni delle performance della rete “Io sono Fvg” e dall’analisi avviata dall’Università di Udine sulle oltre 2 mila realtà coinvolte nel progetto.

«L’avvio di questa nuova fase rende il progetto di marchio regionale unico in tutta Italia – commenta l’assessore regionale alle Risorse Agricole, Stefano Zannier –. Infatti, non è solo uno strumento di promozione del territorio e di garanzia per il consumatore, ma diventa uno strumento di competitività nelle mani direttamente delle aziende produttrici. Grazie al marchio, per esempio, le aziende potranno avere un merito creditizio migliore e quindi un costo inferiore dei finanziamenti bancari». Un vantaggio che si sposa con le nuove direttive orientate alla sostenibilità delle quali dovrà tener conto il sistema bancario».

«Ringrazio tutti i soggetti che stanno dando il loro contributo determinante, dall’ateneo friulano agli enti di certificazione, agli istituti di credito locali – precisa Zannier –. Nei prossimi mesi, quindi, il sistema del marchio regionale sarà completato per la parte alimentare e potrà essere allargato anche ad altri settori economici sempre nell’ottica degli obietti per lo sviluppo sostenibile, Sdg (Sustainable Development Goals) 2030».

La rete “Io sono Fvg” conta attualmente 414 imprese agroalimentare con quasi 1. 200 prodotti marchiati, assieme a quasi 400 distributori e 1. 500 eventi di turismo, sport e cultura organizzati da imprese e associazioni. Un totale quindi di oltre duemila soggetti. La regia è affidata alla fondazione Agrifood & Bioeconomy Fvg (Fab) per quanto concerne la parte tecnica e di controllo e a PromoTurismoFvg per quella di promozione che, ora, in accordo con le direzioni regionali coinvolte e con la collaborazione del dipartimento di Economia dell’Università di Udine, hanno avviato la consultazione per arrivare in tempi rapidi a una prima stima dei valori sviluppati dal marchio collettivo.

Dopo quasi cinque anni di sviluppo, il marchio “Io Sono Fvg”, ideato dall’amministrazione regionale nei mesi della pandemia, entra quindi in una nuova e inedita fase nello scenario nazionale. Dopo aver “pesato” l’impatto che ha sull’economia, le aziende concessionarie, negli auspici della Regione, potranno utilizzarlo come una sorta di “rating di sostenibilità” anche nel rapporto con fornitori, clienti e banche, per esempio, come detto, per ottenere uno sconto sul costo dei finanziamenti.

«Abbiamo lavorato per progettare e a sviluppare una soluzione tecnica digitale del tutto innovativa e, grazie alla collaborazione del nostro ecosistema imprenditoriale regionale, stiamo portando avanti un percorso unico nel suo genere – spiega Pier Giorgio Sturlese, presidente della fondazione –. È infatti la prima volta che un sistema di promozione territoriale integrata come “Io sono Friuli Venezia Giulia” non solo si racconta, ma addirittura viene misurato in valore e impatto economico».

Tanto che Fab ha già programmato una campagna informativa. «Il nostro interesse è monitorare la componente valoriale nel tempo evidenziando i benefici e individuando una corretta linea di sviluppo – continua Sturlese –. L’obiettivo e il mandato è quello di favorire una ricaduta di valore per tutto il sistema produttivo locale di cui l’agroalimentare è ora il pilota. Ricordo, infatti, che l’intero marchio si basa sull’adozione dell’Agenda 2030 e sullo sviluppo di un impegno collettivo per i suoi obiettivi da parte delle aziende. Elementi questi che molti imprenditori conoscono bene e che mai come ora si trasformano in valore tangibile». 

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