Pasticcio sul bando, 87 Comuni tagliati fuori: la Regione si scusa, «errore di comunicazione»

Il consigliere Bullian del Patto-Civica Fvg interroga in aula sul mancato stanziamento, prima annunciato. Amirante: «Sbaglio di cui ci siamo assunti la responsabilità. I soldi arriveranno in assestamento»

Marco Ballico
Il caso è scoppiato sui contributi per l’acquisto di macchinari e attrezzature per interventi di manutenzione ordinaria in amministrazione diretta. A destra l consigliere di opposizione Enrico Bullian
Il caso è scoppiato sui contributi per l’acquisto di macchinari e attrezzature per interventi di manutenzione ordinaria in amministrazione diretta. A destra l consigliere di opposizione Enrico Bullian

Per Enrico Bullian, consigliere del Patto-Civica Fvg, «è una figuraccia che si aggiunge al mancato stanziamento dei fondi». Per Cristina Amirante, assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, «un errore di cui ci siamo ampiamente scusati». Quanto ai fondi, «arriveranno in assestamento».

Il botta e risposta nasce da un’interrogazione dell’ex sindaco di Turriaco sul mancato scorrimento di un elenco di Comuni tagliati fuori dai “contributi per l’acquisto di macchinari, strumenti e attrezzature per interventi di manutenzione ordinaria in amministrazione diretta”, previsti dalla manovra estiva 2024.

Nell’atto di Bullian entra anche il retroscena della comunicazione arrivata ai sindaci, a firma dell’assessore, che anticipava lo stanziamento (che invece non c’è stato).

A fronte di 178 istanze ammissibili, per quasi 7,4 milioni, causa esaurimento fondi sono state sin qui evase solo le prime 55 richieste (per 2,3 milioni). «Per venire incontro a chi è rimasto a bocca asciutta – ricostruisce Bullian – mi sono confrontato con il collega di FdI, Igor Treleani, il promotore di questa intelligente misura, che mi ha invitato in assestamento autunnale a ritirare l’emendamento per un rifinanziamento di 5 milioni per gli esclusi dal riparto perché sarebbe stato bocciato. L’ho ripresentato due mesi dopo in Finanziaria, ma è stato respinto».

Vicenda d’aula con una coda. Il 20 gennaio, prosegue Bullian, «è arrivata ai sindaci una nota dell’assessore Amirante in cui si comunica il nuovo stanziamento di fondi, così da coprire altre 87 istanze ammesse a contributo. Dopo dieci giorni, però, una comunicazione di rettifica a firma del direttore centrale Infrastrutture, ha fatto sapere di un’imprecisione nella ricostruzione dei flussi finanziari e che lo stanziamento citato si riferiva ad altri contributi. È sempre conveniente rispettare le funzioni istituzionali e il ruolo propositivo anche dei consiglieri di opposizione, perché l’inconveniente o l’errore, davvero grossolano in questo caso, sono dietro l’angolo e si creano situazioni evitabili. Presumo che i Comuni alla fine saranno finanziati, ma con mesi di ritardo, a causa di un intestardirsi insensato».

Nell’attesa del confronto in aula sia sulla forma che sulla sostanza, Amirante conferma fin d’ora che «altre risorse per questo capitolo verranno previste in assestamento, posto che in Finanziaria a dicembre non abbiamo alimentato graduatorie preesistenti, ma ci siamo concentrati su vari altri provvedimenti: dalla manutenzioni sulla viabilità di interesse regionale all’adeguamento sismico delle scuole pubbliche, dal sostegno alle politiche abitative al supporto ai centri minori».

L’errore di comunicazione di gennaio sulla legge 7? «Capita a tutti di sbagliarsi – spiega Amirante –. Il direttore si è assunto la responsabilità, tutti ci siamo scusati, trovo sorprendente che un consigliere regionale scriva un’interrogazione su una cosa del genere».

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