Pd e Ssk siglano l’intesa elettorale: «Uniti per vincere e governare»

I segretari Liva e Gabrovec: «Oggi confermiamo una collaborazione solida, sia politica che culturale»
Elisa Coloni
Da sinistra, Serracchiani, Liva, Gabrovec e Rojc ieri all’Antico Caffè San Marco Foto Massimo Silvano
Da sinistra, Serracchiani, Liva, Gabrovec e Rojc ieri all’Antico Caffè San Marco Foto Massimo Silvano

TRIESTE L’accordo viene siglato poco dopo le 11 tra gli specchi e i marmi dell’Antico caffè San Marco, ed è una firma nel segno della continuità, forte di «un’esperienza comune maturata nelle ultime cinque legislature regionali»: Partito democratico e Slovenska Skupnost sono ancora una volta uniti in vista delle Regionali di aprile, all’interno di una coalizione di centrosinistra che ha trovato nel candidato governatore Massimo Moretuzzo il suo perno e il suo volto. Una corsa che tutti i pronostici danno in salita per dem e compagni, ma che, come ricordato ieri da Debora Serracchiani, non è affatto scontata, perché «spesso i pronostici si possono cambiare», come insegnò il voto nel 2013: «quando firmammo l’ accordo con la Ssk - le parole di Serracchiani - eravamo sotto di dieci punti, e poi sappiamo come è andata».

Ad apporre il sigillo all’intesa, ieri mattina, i segretari regionali dei due partiti, Igor Gabrovec, sindaco di Duino Aurisina, e il dem pordenonese Renzo Liva, che ha aperto l’incontro, delineando la cornice dell’accordo, il suo valore e gli obiettivi. «Siamo soddisfatti - ha sottolineato Liva - di poter riaffermare oggi una collaborazione che ha una storia e una tradizione; che ha una valenza sicuramente elettorale, ma anche politica e culturale, con cui il Pd e il centrosinistra uniscono le forze per affrontare la sfida elettorale. La relazione con l’Unione slovena è importante, ha dato frutti in passato e può dare ottimi risultati nel presente e in futuro, perché guardiamo assieme anche ai Comuni che andranno al voto il prossimo anno. Noi intendiamo giocare interamente questa partita».

Il protocollo d’intesa che formalizza l’accordo politico-elettorale tra i due partiti prevede il cosiddetto “collegamento” tra le due liste secondo quando stabilito dalla legge elettorale regionale, che facilita l’elezione di un consigliere regionale riducendo il quoziente elettorale richiesto alla lista collegata, cioè alla Ssk. In base all’accordo, che contiene anche una serie di valutazioni politiche condivise, il consigliere regionale eventualmente eletto della Ssk fa proprio l’impegno di aderire al gruppo consiliare regionale del Pd.

In linea con le riflessioni di Liva, quelle di Igor Gabrovec, che si è anche soffermato sulla figura del candidato governatore della coalizione: «Moretuzzo è la persona giusta, ha la possibilità di essere eletto e sarebbe un grande presidente. Non solo - ha detto Gabrovec - perché è un imprenditore di successo e ha alle spalle un’esperienza da sindaco, ma anche perché è un politico atipico, di nuova generazione, lontano dai cliché delle vecchia politica. Ora è importante stare uniti e sfruttare le contraddizioni degli avversari».

Schierati al fianco dei due segretari, alcuni dei maggiorenti delle due formazioni politiche. Per il Pd la senatrice espressione della comunità slovena Tatjana Rojc ha definito il protocollo «estremamente importante» e ha sottolineato come l’obiettivo non sia vincere, ma «governare, perché quello lo sappiamo fare bene». Serracchiani ha evidenziato «l’unità d’intenti che ci ha portato in questi anni a una collaborazione forte che ci ha anche avvicinato culturalmente e umanamente». L’obiettivo è «cambiare i pronostici, anche grazie a un buon candidato presidente: negli ultimi cinque anni la sanità è stata devastata e in tema di enti locali si è tolto senza aggiungere niente, e sono solo due esempi». Per la Ssk presenti tra gli altri Peter Močnik, Julijan Čaudek, Pavel Vidoni e Marko Pisani, che ha rimarcato l’importanza dell’intesa «anche in vista delle comunali del prossimo anno».

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