Trieste Airport, scoperta evasione fiscale sui voli aerotaxi per oltre 60 mila euro
La Guardia di Finanza ha scoperto che una dozzina di ditte di aerotaxi non aveva ottemperato ai versamenti dell’imposta per il trasporto di circa 420 passeggeri

I militari della Guardia di Finanza in servizio al Trieste Airport di Ronchi dei Legionari hanno portato a termine un'approfondita indagine di polizia economico-finanziaria, che ha consentito di far emergere un'evasione fiscale di oltre 60 mila euro, derivante dal mancato versamento dell'imposta erariale gravante sui voli aerotaxi.
Le indagini hanno consentito di accertare come l'imposta dovuta per i voli aerotaxi (relativi ai trasporti effettuati tramite aerei non di linea, bensì con velivoli di soggetti giuridici operanti nel settore del noleggio), corrisposta dai passeggeri ai vettori aerei all'atto dell'acquisto del servizio di trasporto, non fosse stata successivamente riversata all'Erario.
Si tratta di una specifica imposta, istituita nell'anno 2011, il cui ammontare è determinato in funzione della distanza della tratta percorsa (10 euro in caso di tragitto non superiore a 100 chilometri, 100 euro per tragitti compresi tra 100 e 1.500 chilometri ed euro 200 per tragitti superiori).
L'imposta trova applicazione nei confronti di ciascun passeggero trasportato, mediante aeromobile o elicottero, ed è ascrivibile alla categoria dei tributi di natura "ambientale", essendo finalizzata pertanto a limitare le attività ed i servizi che esercitano un impatto negativo sull'ambiente, quali le emissioni di gas serra prodotte dal trasporto aereo privato, poiché il relativo gettito è destinato, in via prioritaria, all'attuazione di interventi di salvaguardia ambientale.
Per ricostruire il debito erariale, i finanzieri hanno preliminarmente acquisito, presso il gestore aeroportuale, la documentazione relativa all’arco temporale 2019 – 2023, esaminato tutti i D.U.V. (Documento Unico di Vettore) compilati in occasione delle partenze e/o degli arrivi dei velivoli aerotaxi dallo scalo isontino, provvedendo, di seguito, a suddividere tali voli utilizzando il criterio della percorrenza chilometrica.
Tale disamina ha permesso di acclarare che una dozzina di ditte di aerotaxi non aveva ottemperato ai versamenti dell’imposta in ordine al trasporto di circa 420 passeggeri. Complessivamente è stata contestata e segnalata alla locale Agenzia delle Entrate un’evasione d'imposta di circa 63 mila euro a cui si aggiungono le sanzioni amministrative pari al 30%, per un totale complessivo di oltre 80 mila euro. Il recupero di tali somme riveste un'importanza fondamentale al fine di garantire l'equità fiscale e di assicurare una leale concorrenza tra tutti i soggetti economici interessati.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto