Viabilità in regione: piano da 200 milioni per la sicurezza di strade e ponti

L’assessore Amirante: impegnati a garantire sicurezza e competitività. Il progetto della società prevede anche bypass per i mezzi pesanti

Lucia Aviani

Ponti e viadotti sotto la lente, in Friuli Venezia Giulia.

La vetustà di un ampio numero di strutture, realizzate fra gli anni Settanta e i Novanta e dunque indubbiamente bisognose di un attento monitoraggio e di opere di manutenzione, ha indotto la giunta regionale a riservare «massima attenzione al comparto», come sintetizzato dall’assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante, e risorse conseguenti: la spesa preventivata si avvicina ai 200 milioni di euro.

Le priorità dell’intervento

Quarantun milioni sono destinati al solo ponte di Dignano, manufatto di 101 anni che accusa problemi a livello di fondazioni (la forza dell’acqua le ha in parte intaccate) e di impalcato.

«Altre urgenze – informa l’assessore Amirante – sono rappresentate da un attraversamento del fiume Meduna, nei pressi di Pordenone, da uno sul Fella e da due lunghi viadotti sulla statale 13 Pontebbana.

Ci sono tuttavia ulteriori ambiti in cui si dovrà agire. I fondi dedicati sono arrivati lo scorso anno, ora si sta procedendo alle progettazioni: i lavori non partiranno prima del 2026 o anche, in alcuni casi, del 2027».

Obiettivo bypass

C’è poi il capitolo dei bypass viari, il cui scopo principale è eliminare il transito di mezzi, soprattutto pesanti, nei centri abitati, sia per questioni di sostenibilità ambientale (lo start and stop dei veicoli incide fortemente sulle emissioni), sia per ridurre l’incidentalità.

«Sono tanti – rende noto l’assessore – i Comuni che ci stanno chiedendo di pianificare interventi del genere: alcuni sono già in fase avanzata di progettazione, per altri si è allo studio di fattibilità; quasi alla fase esecutiva è per esempio la cosiddetta viabilità del mobile di Pasiano di Pordenone, mentre è allo studio l’annosa questione di Aquileia, che punta ad evitare il passaggio veicolare attraverso il foro romano.

Allo stesso stadio siamo per il bypass della Val Degano, con la realizzazione di una galleria che porti a Sappada, mentre si è ormai arrivati agli espropri nel caso della variante di Rigolato».

Piano rotonde

Centrali le “pratiche” della Gronda Nord di Pordenone e della Cimpello Sequals Gemona, «temi importanti», sottolinea Amirante, perché finalità delle due operazioni è evitare che il carico merci attraversi i centri abitati e creare collegamenti funzionali tra le zone produttive del territorio, per renderle appetibili proprio grazie all’aspetto logistico.

Il “pacchetto” programmatico include naturalmente le rotonde, per ridurre i fattori di pericolosità di vari incroci e per snellire, nel contempo, il traffico.

«Tante – dettaglia Amirante – le operazioni in corso nel settore, su istanza degli enti locali. A titolo di esempio, è ormai arrivato alle battute conclusive il cantiere per la costruzione della rotatoria a Monfalcone all’altezza del canale Valentinis; un’istanza di creazione di una rotonda è pervenuta pure dal Goriziano, per risolvere le problematiche di uno snodo tra Mossa e Lucinico, e un’ulteriore rotatoria di notevole importanza è stata appena inaugurata a Ovaro».

Manutenzioni ordinarie

Alle opere di natura straordinaria si affianca la sfera della manutenzione ordinaria (una parte considerevole dell’impegno di Fvg Strade), per garantire il transito in sicurezza sulla rete viaria: «In tal senso – rileva la titolare della delega alle Infrastrutture – è importante una pianificazione triennale, per far sì che il processo manutentivo, appunto, sia molto più consistente che in passato».

CICLABILI

Completano il panorama le ciclabili. «La precedente legislatura – ha ricordato l’assessore – ha pianificato una considerevole rete regionale destinata al cicloturismo: in questo ramo Fvg Strade riveste un ruolo strategico, che dovrà crescere ulteriormente, considerate le potenzialità del settore, rilevatosi determinante per l’incremento del turismo sul nostro territorio.

Lavoreremo insieme per trovare soluzioni migliorative in fase realizzativa e gestionale».

Il sostegno economico di Fvg strade

La Regione, ha precisato Amirante, è pronta a stanziare «le risorse necessarie per il buon funzionamento di Fvg Strade, di cui – ha evidenziato – raccogliamo volentieri le sfide per il futuro».

«Doveroso – ha aggiunto – un ringraziamento ai 183 dipendenti e garantiremo anche i fondi per coprire il piano assunzioni. Quelli che siamo riusciti ad assegnare alla società per le citate attività di manutenzione straordinaria e ordinaria rispecchiano una specifica “visione”: nel documento di economia e finanza Fvg Strade è considerata parte integrante del sistema Regione.

In tal senso abbiamo anche cercato di legiferare per agevolare le interazioni con la pianificazione regionale e per semplificare la fase autorizzativa per l’approvazione dei progetti, nella quale, purtroppo, i tempi si dilatano».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto