Dal Pnrr 300 milioni per le scuole del Friuli Venezia Giulia: la mappa degli interventi

I finanziamenti erogati da Regione, governo e Ue. In totale in vent’anni sono arrivati 1,4 miliardi. Ristrutturazioni, adeguamenti antisismici e nuove costruzioni grazie ai fondi

Christian Seu
A sinistra la scuola Manzoni di Udine,
A sinistra la scuola Manzoni di Udine,

Oltre 1,4 miliardi di finanziamenti in vent’anni. E quasi 300 milioni arrivati grazie al Pnrr. Il patrimonio edilizio scolastico del Friuli Venezia Giulia negli ultimi quattro lustri è stato oggetto di manutenzioni puntuali, anche particolarmente onerose. E, mentre alcuni plessi chiudevano i battenti, si è arricchito con la costruzione ex novo di alcune scuole, realizzate seguendo standard costruttivi all’avanguardia, soprattutto sotto il profilo della tenuta sismica. E non è finita qui, perché nuovi complessi destinati all’istruzione sorgeranno nei prossimi anni, con progetti anche ambiziosi come quelli dei “campus” previsti a Gorizia e Monfalcone, ma anche delle nuove elementari a Porcia, Cordenons e Redipuglia, tanto per citare i progetti di cui si sono occupate le cronache negli ultimi giorni.

Vent’anni di investimenti

Complessivamente sono stati destinati un miliardo 307 milioni 143 mila e 668 euro per sostenere interventi di edilizia scolastica in due decenni, stando ai dati forniti dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, guidato oggi da Cristina Amirante.

I canali di finanziamento sono i più disparati: la Regione, certo, ma anche fondi arrivati dal Ministero dell’Istruzione, dai programmi strutturali dell’Unione europea (fondo europeo di sviluppo regionale, il Por-Fesr, ad esempio), perfino dall’Inail. E dal Pnrr, che dopo il tornado della pandemia, ha consentito ai territori di godere di finanziamenti distribuiti con l’obiettivo di far rimbalzare un’economia globale inevitabilmente bloccata dalle incertezze del Covid-19.

I finanziamenti ai comuni

La fetta più grossa è andata ai Comuni, che gestiscono gli asili e le scuole del primo ciclo dell’istruzione, ovvero elementari e medie. La cifra complessivamente erogata ai municipi della regione ammonta a 786.451.995,06 euro con Udine (che ha il territorio più vasto, quindi un maggior numero di edifici) a fare la parte del leone con stanziamenti che hanno superato i 425 milioni di euro. L’intervento economicamente più impattante è stato quello che ha permesso di ristrutturare la scuola media Manzoni di Udine, con un investimento di 8,7 milioni di euro. Dall’Inail sono invece arrivati 6,3 milioni di euro che copriranno i costi di realizzazione della nuova scuola media Cantore di Gemona. Con i fondi della concertazione 2021 erano stati destinati 5,9 milioni per la ristrutturazione della Dante di Udine e lo stesso anno nelle pieghe del bilancio regionale erano stati individuati 4, 5 milioni da girare al Comune di San Daniele per sistemare le scuole medie.

Nuove scuole con i fondi pnrr

I municipi della provincia di Pordenone hanno ottenuto 206 milioni: l’intervento più oneroso (6,5 milioni) è quello previsto a Cordenons, con la demolizione e la successiva ricostruzione di edifici che già ospitavano (o che saranno riconvertiti appositamente) scuole materne e nidi d’infanzia; i fondi, in questo caso, arrivano direttamente dalle linee di finanziamento del Pnrr. Quasi 6 milioni consentono di finanziare il progetto di demolizione della scuola media di Valvasone Arzene e la successiva ricostruzione di un edificio che ospiterà oltre alla secondaria di primo grado anche le elementari. In provincia di Gorizia sono stati destinati 93 milioni: 5,4 per la Cuzzi di Monfalcone, 4,7 per la scuola elementare De Amicis di Staranzano e 4, 6 milioni (dall’Inail) per la nuova media di Romans. Ai sei Comuni della provincia di Trieste sono stati assicurati 62 milioni di euro. Sei di questi sono stati impiegati per l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico della scuola media Caprin di salita di Zugnano, mentre 4,8 milioni fanno parte di un pacchetto di interventi per demolire edifici scolastici o convertire altre strutture, destinandole ai più piccoli. Quattro milioni e 700 mila euro del Pnrr serviranno invece alla messa in sicurezza della scuola di via Tigor.

Tra province ed enti di decentramento

L’altra parte dei finanziamenti sono stati destinati alle Province e poi agli Enti di decentramento regionale, titolari della competenza sull’edilizia scolastica per la gestione delle superiori. A Udine sono andati 288 milioni: gli interventi principali hanno interessato il Conservatorio Tomadini (4,2 milioni), l’Uccellis (3 milioni) e l’Ipsia Mattioni di Cividale (2,3 milioni). La Provincia prima e l’Edr di Gorizia poi hanno potuto contare su 93,3 milioni: una fetta importante (2 milioni) è stata destinata all’adeguamento antisismico dell’istituto Galilei Fermi Pacassi e dei licei artistico Max Fabiani (1,7) e scientifico Duca degli Abruzzi (1,4). Quasi pari gli stanziamenti per gli enti intermedi di Pordenone (67,5 milioni) e Trieste (66,1). Nel Pordenonese 10 milioni hanno finanziato la costruzione del nuovo edificio dell’Itis Flora a Torre, mentre nel capoluogo regionale lo stanziamento più ingente era stato destinato al recupero del polo scolastico del liceo pedagogico Carducci di Valmaura. 

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