I prefabbricati post-terremoto saranno abbattuti da febbraio

Erano stati realizzati più di 40 anni fa. Avevano ospitato anche il poeta Cappello. Il sindaco: «Si inizierà con la rimozione della copertura in amianto» 

TRICESIMO. L’Amministrazione comunale è pronta a dire addio agli ultimi prefabbricati utilizzati subito dopo il terremoto per arginare l’emergenza che oltre 40 anni fa aveva colpito anche il paese a nord di Udine.

Otto strutture, collocate tra la Potebbana, via San Giuseppe, via Redipuglia e via Felettano, con copertura in amianto, nocivo alla salute e cancerogeno, che saranno abbattute a partire dal mese di febbraio.

«Un passaggio necessario – annuncia il sindaco di Tricesimo Giorgio Baiutti – è che inizierà con la rimozione delle lastre di amianto per cui l’Amministrazione comunale dovrà sostenere una spesa di 25 mila euro. Una cifra importante per un intervento però ormai indispensabile, che però sarà parzialmente coperta con contributi regionali.

Parliamo di 8 prefabbricati, attualmente non abitati e posizionati all’interno di aree private, al tempo concesse al Comune per una migliore gestione dell’emergenza, e che nonostante il passare del tempo hanno mantenuto la “proprietà pubblica”. Locali che negli ultimi anni erano stati utilizzati principalmente come deposito di materiali di vario genere. Le strutture verranno rimosse e così le aree ritorneranno a disposizione dei proprietari privati. Complessivamente serviranno 45 mila euro che verranno impiegati anche per la rimozione del cemento, utilizzato al tempo come base per il posizionamento dei prefabbricati».

Resta invece ancora da risolvere il problema dei 4 grandi prefabbricati, facenti parte del villaggio Rosade Furlane donati dall’Istituto di provvidenza austriaco sempre nel post Orcolat, ognuno dei quali composto da una doppia abitazione. Su 8 alloggi disponibili, infatti, sei sono ancora abitati e al momento si potrà procedere solo con la demolizione di una unità.

Strutture che in passato hanno giocato un ruolo importante per la comunità tricesimana ma che erano state anche al centro di alcune polemiche quando il poeta Pierluigi Cappello, costretto sulla sedia a rotelle, viveva in uno di questi locali non sufficientemente attrezzati per le sue necessità.

«L’Amministrazione – conclude il sindaco Baiutti – ha presentato in Regione un progetto che ha l’obiettivo di costruire sei nuovi mini appartamenti dove poter collocare gli inquilini e poter abbattere definitivamente i tre prefabbricati rimanenti. L’obiettivo è quello di ampliare il parcheggio del vicino campo sportivo e della casa di riposo per mettere a disposizione della comunità ulteriori stalli in caso di eventi ed evitare la sosta selvaggia lungo la carreggiata.

Questo andando in controtendenza alla vecchia amministrazione che aveva pensato di cedere l’area all’Ater per la costruzione di due palazzine per alloggi popolari. Abbiamo modificato questa destinazione d’uso, spostando questa finalità in via dei Caduti dove c’è una palazzina fatiscente e dove il Comune ha anche acquisito un immobile e 2 mila metri quadri di zona verde ad una asta giudiziaria. Così facendo si sta lavorando anche alla progettazione di un collegamento tra il parco Atleti Azzurri d’Italia e il municipio».


 

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