Nelle Marche ferite dal terremoto scendono in campo i campioni e la solidarietà del Carnico

Oggi, venerdì 15 settembre, Gentiloni con Serracchiani sono a Sarnano per inaugurare la scuola “friulana” costruita a tempi di record. Anche noi come Messaggero Veneto abbiamo voluto dare il nostro contributo alla popolazione colpita dal sisma dello scorso ottobre. Gli 11 del Mv hanno giocato contro le rappresentative locali 

INVIATO A SARNANO (Macerata). Lo speaker elenca uno a uno i nomi dei bimbi che da oggi entreranno nella scuola materna realizzata dalla solidarietà dei friulani. Fa caldo, tanto, la rocca di Sarnano domina il campo sportivo. Dietro i Monti Sibillini. Intorno 59 frazioni con centinaia di case inagibili dopo la terribile scossa del 31 ottobre scorso. Lo speaker racconta della scuola ricostruita (applausi), legge le formazioni. Ancora applausi. Risuonano le note dell’Inno di Mameli. Si parte. La rappresentativa carnica scelta dal Messaggero Veneto vuole vincere.

Perché in pullman Flavia Danelutti, numero due della Figc regionale, era stata chiara: «Onoriamo i nostri amici-avversari battendoli sul campo e poi facendo festa con loro». I ragazzi la prendono sul serio. Mister Buzzi del Mobilieri Sutrio anche. Un’ora prima al campo, dopo 7 ore di viaggio, aveva già sistemato i “cinesini” per il riscaldamento dei suoi, orgogliosi di indossare la maglia con i colori della regione griffata Messaggero Veneto. Accanto un papà gioca con Diego, su per giù tre anni, pronto oggi a debuttare all’asilo. Indossa una maglietta. «Sarnano ringrazia il popolo friulano», la scritta inequivocabile.

Arriva mamma Chiara: «La nostra casa è inagibile, viviamo in affitto. Le scosse continuano, ma ora respiriamo, grazie al Friuli nostro figlio potrà andare a scuola in un luogo sicuro». Accanto il direttore della Protezione civile regionale, Luciano Sulli la ascolta con orgoglio. E guarda il campo. Lui, nel Carnico, ci ha giocato per anni. Dopo 120 giorni di corsa contro il tempo per realizzare la scuola, tra appalti, progetti, sopralluoghi, vorrebbe mettersi quella maglia e dare un calcio al terremoto.

La partita? I carnici iniziano all’attacco. Giocano i top 11 della Prima categoria, la crema del calcio della montagna, contro il Sarnano, lo scorso campionato ai play-off di Seconda, che però non ha ancora iniziato il campionato. Insomma, i friulani hanno più “gamba”. E fanno un figurone. Granzotti per un pelo segna. A Paolo Cellini, storico presidente della Figc delle Marche luccicano gli occhi. «Negli anni ’50 feci un campo con l’Acli a Chiaulis di Verzegnis», ricorda. Proprio il paese di Luciano Sulli. «Lo sport e il calcio sono motori di rinascita», continua. Francesco Brollo, sindaco di Tolmezzo, che rappresenta nelle Marche i colleghi della Carnia spera nel gol.

«Noi restituiamo soltanto un poco di quella solidarietà che abbiamo avuto 41 anni fa», spiega. Franco Ceregioli, sindaco di Sarnano: «Con questa bella giornata di sport si chiude un anno difficile, ma i bimbi che utilizzeranno quella scuola sono il simbolo della nostra voglia di ripartire». Cescutti grida al gol, il portiere fa un miracolo. In campo nessuno ci sta a perdere. «L’amicizia va bene, ma qui tutti vogliono vincere», continua il sindaco. Poi aggiunge: «Ci avete messo il cuore a realizzare la nostra scuola in questi 120 giorni, l’abbiamo visto nei vostri occhi e la cosa ci ha dato una grande emozione».

Per Gressani, super portiere del Villa, solo ordinaria amministrazione. Intanto gli spalti si riempiono. Il vicepresidente del Sarnano aveva passato la mattinata con auto e megafono vecchia maniera a chiamare a raccolta i concittadini. Giovedì qui è giorno di mercato. L’ultimo (caldo) spicchio d’estate completa la festa. Attacca attacca e arriva il gol al 42’: bomber Cescutti. Boato dei friulani in divisa della Protezione civile. Intervallo, poi cambiano gli attori: in campo, accompagnati da altri bimbi, i top 11 di Seconda e Terza del Messaggero contro una rappresentativa dei paesi terremotati. Il livello degli avversari sale, Ferrari dell’Ardita, figlio d’arte, para, il numero 8 avversario si mangia un gol.

La difesa balla un po’. Frattanto fa capolino la decina di cicloturisti arrivati in bici dal Friuli a portare solidarietà, prodromo del gemellaggio tra i comuni di Sarnano e Remanzacco. I friulani s’impadroniscono della tribuna, la squadra regge, fa un figurone, Ferigo e Candotti sfiorano due volte il raddoppio. Del resto mister Francesco Moser con quel nome è garanzia di successi. Finisce 1-0. Cala la sera, vince lo sport, vince la solidarietà, vince il Friuli. Vince un Paese che, quando vuole, sa unirsi e reagire. Il premier Paolo Gentiloni, che oggi con la Presidente della Regione Debora Serracchiani alle 10 inaugurerà la scuola “made in Friuli” ne sarà orgoglioso.

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