Grande festa per gli alpini del Friuli Venezia Giulia: il meteo grazia la sfilata delle penne nere regionali

A eccezione della sezione di Udine, che si è ammassata in via San Daniele per chiudere la grande sfilata, le altre penne nere hanno praticamente invaso tutto viale Volontari, da piazzale Osoppo fino all’intersezione con via Nimis

Udine 14 Maggio 2023. Sfilata Adunata Alpini. © Foto Petrussi
Udine 14 Maggio 2023. Sfilata Adunata Alpini. © Foto Petrussi

Il segnale che la festa sarebbe stata completa, è arrivato alle 16.45. Quando la pioggia caduta per tutta la giornata si è fermata, lasciando spazio a qualche timido raggio di sole, gli alpini delle sezioni e dei gruppi del Friuli Venezia Giulia sono usciti dai ripari provvisori per riempire viale Volontari della Libertà.

A eccezione della sezione di Udine, che si è ammassata in via San Daniele per chiudere la grande sfilata, le altre penne nere hanno praticamente invaso tutto viale Volontari, da piazzale Osoppo fino all’intersezione con via Nimis. Volti provati da tre giorni di pioggia ma felici di esserci e di rappresentare la propria terra all’Adunata di Udine. Un momento per tirare fuori quell’orgoglio e quella fierezza che, nella quotidianità, il popolo friulano preferisce non esibire. A testa alta, per quasi due ore, a prendersi gli applausi della gente presente sul percorso

La sfilata degli alpini di Udine e della provincia: in testa al corteo la Protezione civile regionale

La Protezione civile in testa al gruppo

Ad aprire il gruppo del Fvg, dopo il labaro della Protezione civile regionale, ecco apparire Trieste, seguita da Gorizia e da Pordenone. Poi è stato il momento della montagna friulana, con la sezione carnica: «Per me è la terza adunata a Udine, la quarantesima in tutto - afferma Angelo Spangaro, che insieme all’amico Denis Petris sorregge il cartello della sezione -. Questo raduno è stato qualcosa di eccezionale, a parte il tempo». Giacca e pantaloni zuppi di acqua, ma scalpitanti di partire per chiudere in bellezza e tornare a casa con un ricordo indelebile.

A pochi passi ecco lo striscione dedicato a Maria Plozner Mentil, portatrice carnica: «Per noi è un onore portare questo striscione e ricordare le portatrici carniche - assicura Doriana Mentil da Sutrio -. Siamo una ventina di donne in costume e abbiamo voluto esserci a tutti i costi». Foulard sul capo e gerlo sulle spalle, le portatrici sono state tra le più fotografate in questi attimi prima della partenza della sfilata. Restando in Carnia, un altro striscione attira la nostra attenzione.È quello che il gruppo di Ovaro ha voluto dedicare per ricordare Enzo Cainero: «Il Friuli e la Carnia non lo dimenticheranno - dice Giorgio Agarinis - per ciò che ha fatto per lo Zoncolan e non solo. È stato un fiero ambasciatore della sua terra e della Carnia, e per quanto è stato possibile, l’abbiamo sempre aiutato, contribuendo a dare lustro alle sue iniziative».

Udine 14 Maggio 2023. Sfilata Adunata Alpini. © Foto Petrussi
Udine 14 Maggio 2023. Sfilata Adunata Alpini. © Foto Petrussi

Le sezioni friulane si dimostrano attente ai temi della solidarietà, con due striscioni dedicati alla donazione degli organi, di Aido e Ado, e uno sulla donazione di sangue. Poi ci sono coloro che ricordano gli alpini andati avanti, portando il loro cappello alla sfilata. È l caso di Silvano Pietrobon, che ha voluto onorare la memoria del padre Onorino, scomparso a 100 anni nel 2021, ultimo reduce del Galilea, sfilando con la sezione di Gemona. O di Denis Burello, che aggregandosi alla sezione di Palmanova, ha ricordato il suocero Franco Bubaro, classe 1946: «Abbiamo vissuto diverse adunate insieme. È mancato da poco e mi è sembrato il minimo essere qui con il suo cappello».

Generosità, rispetto, attaccamento al territorio di provenienza e senso delle istituzioni.

Tanti i sindaci presenti alla sfilata. Da citare il gruppo della sezione di Cividale, aperto dalle prime cittadine di Grimacco, Savogna, Remanzacco, Cividale e Prepotto. Tanti i sindaci arrivati a Udine. Ad esempio da San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate, e da Gemona, Roberto Revelant: «È un onore e un piacere sfilare a Udine, città dove ho fatto il militare nel lontano 1980», ricorda Del Frate. «Essere qui è una meraviglia, e giocare in casa rende tutto più emozionante. E ancora una volta l’animo alpino si è dimostrato più forte del brutto tempo», aggiunge Revelant. Nella zona di ammassamento incontriamo anche due consiglieri regionali Mauro Di Bert e Francesco Martines. Se il primo richiama «la capacità degli alpini di portare lo spirito di festa un po’ ovunque», il secondo fa riferimento alle ricadute economiche che l’Adunata ha sul territorio: «Chi arriva in Friuli vive la città ma visita anche i dintorni. In questi giorni Palmanova ha avuto un notevole afflusso di turisti», evidenzia.

Contento per l’esito del raduno alpino, il presidente della sezione di Gemona, Ivo del Negro: «Da settembre abbiamo cominciato a vederci con i rappresentanti delle otto sezioni della regione. C’è stata una grande unità tra di noi. Al di là del meteo, tutto è andato bene».

Un ultimo striscione da segnalare è quello dei “figli della caserma Maria Plozner Mentil”. «Era l’unica caserma d’Italia intitolata a una donna - sostiene Fabio Zanella -. Siamo fieri di aver fatto il militare lì e siamo contenti di poterla ricordare all’Adunata di Udine». Per una penna nera, fare memoria, è uno dei valori più importanti da custodire e tramandare.

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