Bini: il settore del turismo da solo vale il 14% del Pil regionale
L’assessore illustra strategie e obiettivi: il lavoro da fare è ancora tanto
Il settore del turismo vale il 14% della ricchezza del Friuli Venezia Giulia. Lo sottolinea, con una punta di orgoglio, l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini. «Il comparto è in forte crescita - spiega - . Per sostenere questo sviluppo, la Regione – attraverso anche il braccio operativo di Promoturismo – ha messo in campo strategie e strumenti di lungo periodo. La sfida di questa legislatura sarà quella di aumentare l'offerta ricettiva del territorio. Da questo punto di vista, la Regione non è rimasta a guardare e si è già attivata. Un esempio su tutti: si è chiuso di recente il bando dedicato alle unità abitative ammobiliate a uso turistico, che possono vedersi riconosciuto un contributo fino a 20 mila euro per lavori di ampliamento, ristrutturazione, ammodernamento e acquisto di arredi. Rispetto all'anno scorso, quando erano state 75, le domande presentate sono raddoppiate, raggiungendo quota 150, per la maggior parte provenienti da Grado e Lignano. È il segnale che gli operatori del terziario hanno ben compreso la sfida della ricettività e le opportunità che ne derivano».
Ma non è finita qui, perchè l'amministrazione regionale è pronta a sostenere gli operatori con un ulteriore bando, che verrà licenziato a breve, volto a incentivare l'insediamento di strutture alberghiere di qualità nelle zone dei poli montani. In arrivo entro la fine dell'anno anche un bando con dotazione iniziale di fondi Fesr pari a 9 milioni di euro, dedicato alle Pmi del settore turistico che effettuano interventi volti all'efficienza energetica, all'eliminazione delle barriere architettoniche, alla realizzazione di piscine termali e alla digitalizzazione.
«Al di là del miglioramento dell'offerta ricettiva - aggiunge l'assessore - , il turismo ha ampi margini di crescita anche in termini di destagionalizzazione. Il Friuli Venezia Giulia deve diventare sempre più una meta attrattiva tutto l'anno. Si tratta di un obiettivo portato avanti già nello scorso mandato, ad esempio con i 65 milioni stanziati per la montagna e l'ammodernamento degli impianti di risalita e dei poli montani. Al tempo stesso occorre puntare sullo sviluppo di grandi eventi musicali, sportivi e culturali, in grado di attrarre un pubblico vario e trasversale per tipologia e provenienza. Il successo dell'Adunata alpina di Udine e della tappa del Giro d'Italia sul monte Lussari dimostrano la strategicità dei grandi eventi nella politica turistica. Non a caso quella che si è appena aperta sarà l'estate record dei concerti, con un fittissimo calendario e una media di più concerti al giorno in luglio».
Un altro filone turistico in grande crescita è quello "slow". E anche qui la Regione vuole trovarsi preparata a cogliere le opportunità. «È necessario valorizzare la naturale vocazione del Friuli - osserva Bini - che si presta a forme di turismo lento. Un elemento, quest'ultimo, sempre più apprezzato dopo gli anni della pandemia. Un fattore di novità è rappresentato invece dalla crescita del turismo congressuale, che vede in particolare Trieste e il porto Vecchio come un nuovo polo di eventi e servizi. Non va dimenticato, infine, l'importante lavoro fatto per consolidare quei nuovi mercati a cui ci stiamo affacciando, grazie ai collegamenti aerei diretti, tra cui Barcellona e Dublino».
Infine la promozione, il marketing, vero volano per muovere verso l'alto la "fabbrica" del turismo. «A tutto ciò si aggiunge il cambio di passo impresso alla promozione, attraverso il nuovo claim "Io sono Friuli Venezia Giulia" - conclude l'assessore - . Secondo le stime di Demoskopika, per quasi 8 italiani su 10 l'attività di comunicazione della Regione ha generato un moltiplicatore positivo negli utenti (che hanno cercato maggiori informazioni, ne hanno parlato con amici e parenti oppure hanno prenotato la vacanza). Risultati così lusinghieri ci spingono a investire ulteriormente nella promozione del nostro territorio. Nei prossimi mesi sono in programma campagne pubblicitarie ad hoc sui principali quotidiani e media nazionali e internazionali. Proseguiremo anche nella brandizzazione dei mezzi di trasporto delle principali città europee, come Vienna, Francoforte e Milano con le immagini di Lignano e Grado. Inoltre, a metà luglio presenteremo a Londra la nuova guida Lonely Planet in inglese dedicata al Fvg. Il lavoro da fare è tanto, ma i primi risultati ci stanno già dando ragione: quest'anno supereremo quota 10 milioni di turisti». —
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