Gli obiettivi del Comune di Lignano: «Sport e turismo lento per la città del 2030»
Il sindaco Giorgi sulle prospettive di sviluppo del centro balneare. «Dobbiamo diversificare l’offerta pensando all’ambiente»
All’evento intitolato “La fabbrica del Turismo”, che si terrà alla Terrazza a mare di Lignano, non mancherà il primo cittadino, Laura Giorgi. In questo 2023 Lignano spegne le 120 candeline dalla nascita del primo stabilimento balneare con un evento che è stato intitolato “Da 120 anni verso il futuro”.
Quali sono i primi passi che lei ritiene fondamentali per spingere la città in questa direzione?
«Lignano nasce con il turismo balneare, che deve continuare a essere la principale vocazione. Oggi dobbiamo cominciare a pensare a una diversificazione dell’offerta e il nostro territorio e le nostre strutture ci permettono di guardare, sia al turismo sportivo che a quello ambientale».
Con l’università Bocconi avete all’attivo un progetto “Lignano 2030” mirato proprio a elaborare le strategie per lo sviluppo della città. Come immagina la città fra sette anni?
«Confido molto nel lavoro che il tavolo “Lignano 2030” riuscirà a sviluppare in termini turistici e soprattutto nella collaborazione che riuscirà a portare avanti con le attività produttive del territorio. Il Comune ha in cantiere diversi progetti, ma è fondamentale che le categorie produttive e la città li condividano. Da questo percorso si svilupperò la Lignano del domani».
Quanto è difficile bilanciare i desideri di coloro che la frequentano in vacanza e coloro che invece ci vivono tutto l’anno ?
«Non parlerei di difficoltà, ma di peculiarità e aggiungo che i lignanesi sono abituati a vivere i cambi di stagione con i carichi che comportano. Le problematiche che il Comune si trova a gestire, in rapporto ai flussi turistici, sono la ragione per la quale esiste il G20 Spiagge e sono alla base della necessità di vedere riconosciuto lo status di “Città delle spiagge”».
In quest’ultimo anno avete ospitato migliaia di sportivi da tutto il mondo. Sono gli sportivi uno dei target turistici del futuro ?
«Sì. Un importante punto del nostro programma elettorale è proprio “Lignano città dello sport”, inteso come sviluppo di quel turismo sportivo capace di attrarre nella località ospiti, per dodici mesi all’anno».
Lignano ha sempre saputo fare innamorare i turisti. Che cosa c’è di così speciale che rende impossibile restare indifferenti di fronte alla sua vista?
«Il fascino di Lignano sta nella bravura di tutti coloro che negli anni vi hanno operato e contributo al suo sviluppo. Ma appartiene soprattutto al territorio che la ospita e alla capacità di chi nel tempo ha saputo preservarlo. La forza di Lignano è proprio quella di poter offrire ai suoi ospiti, da un lato la modernità e dall’altro, un ambiente naturale unico, fatto di mare e spiaggia, ma anche laguna, fiumi, pineta».
Qual è il tipo di turista che sperate di attrarre e magari di fidelizzare?
«Negli ultimi anni sta crescendo in modo particolare il cosiddetto turismo lento, rappresentato da quanti cercano natura e relax, in simbiosi con l’ecosistema del luogo dove si trovano, tutte cose che Lignano, per le sue caratteristiche è in grado di offrire».
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