Mare, eventi e divertimento: le 120 stagioni di Lignano che si proietta verso il futuro
Dal primo stabilimento balneare nel 1903 a milioni di presenze nella località friulana. La prossima sfida è quella di trasformarsi in meta anche del turismo invernale
Lignano è una città con lo sguardo proiettato sul futuro. Lo è stata fin dal primo giorno. Quel 15 aprile del 1903 che ne ha segnato la nascita del primo stabilimento balneare è il frutto di una visione lungimirante, di uomini che abitavano nei territori limitrofi e che scelsero di offrire a quel luogo, allora selvaggio di risplendere grazie a una nuova destinazione d’uso. Ci volle del tempo, ma quando tutto fu pronto, ad accogliere i turisti c’era uno stabilimento balneare e anche un hotel, per offrire loro non solo sole e mare, ma anche la possibilità di restare. È stato un susseguirsi di tasselli che si sono allineati uno dopo l’altro a dare forma a quella che è diventata la località turistica più frequentata del Fvg.
Case, alberghi, palazzi e poi negozi, ristoranti, le proposte per i turisti non sono mai mancate, così come le occasioni per trovare qualcosa di più, che rendesse la vacanza davvero unica. La notte, nella località balneare si poteva ballare, in giro per i locali, e si poteva andare nei diversi cinema per sognare con gli attori di Hollywood o con quelli italiani, che spesso, a Lignano, ci arrivavano per davvero. Alberto Sordi, Vittorio Gassman, ma anche scrittori come Hemingway o Scerbanenco, nella località balneare hanno lasciato un ricordo profondo. Dall’insediamento iniziale, in quella che oggi è l’area di Sabbiadoro, si sono sviluppate Lignano Pineta e Riviera, andando a comporre un territorio vasto, e con tre diverse personalità. A Sabbiadoro il centro burocratico e ufficiale, con la Terrazza a Mare simbolo indiscusso della città. Pineta un po’ più riservata, elegante, con la sua forma a chiocciola ideata da Marcello D’Olivo e poi Riviera, la zona residenziale, in cui il verde e la pace avvolgono gli ospiti.
Con il passare degli anni e delle mode molti cinema hanno chiuso, si sono moltiplicate le pizzerie e sono arrivate le discoteche. Ancora una volta Lignano sapeva sbalordire, con un’offerta in grado di soddisfare tutti i gusti, spesso anticipandoli. I giovani di tutta la regione arrivavano per un aperitivo, una cena o direttamente dopocena, per poter vivere una serata speciale. Le tre anime di Lignano cominciarono a diversificarsi ancora, negli anni ’80 e ’90, con Sabbiadoro più incentrata sull’accoglienza per le famiglie, Pineta dedicata ai giovani e Riviera che manteneva il suo status di paradisiaco relax. In quegli anni fanno tappa, in città, i grandi nomi della musica. Lo stadio ha aperto le sue porte a decine di migliaia di fan, che hanno cantato, ballato e vissuto serate da ricordare.
Ma Lignano non si ferma e punta ancora al futuro, cercando di non essere più solo una tappa estiva, bensì di accogliere turisti tutto l’anno, soprattutto a Natale. Chi lo ha detto che il Natale si vive meglio in uno chalet circondati dalla neve? Ecco migliaia di persone che si mettono in auto per lasciarsi stregare dal mare d’inverno. Magico, proibito, irresistibile. La città oggi si festeggia definendosi “Da 120 anni verso il futuro” e il futuro è legato allo sport, alla sostenibilità e all’ambiente. Cosa verrà dopo? —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto