Polcenigo, dai cavi Enel alla fibra: collegamenti ok

La battaglia del sindaco Della Toffola: così abbiamo salvato l’economia

POLCENIGO. Polcenigo è un comune di 3.200 abitanti. Situato in una zona bianca, dove i gestori tradizionali non investono nell’installazione della fibra perché i numeri non sono sufficientemente redditizi, rischiava il black-out informatico.

Se non fosse stato per il suo sindaco, Mario Della Toffola, che ha sempre fatto della connessione veloce il suo cavallo di battaglia, oggi molte attività non avrebbero aperto in centro e la zona industriale conterebbe più di qualche perdita. Il primo cittadino ha vinto la sua sfida tant’è che a settembre porterà l’esperienza di Polcenigo a Milano per confrontarla con quella vissuta in una grande città.

«Nel 2014 – racconta il sindaco – Polcenigo non aveva la copertura Internet, la situazione di digital divide era piuttosto pesante. Al tempo abbiamo trovato un accordo con Ncs, l’operatore locale specializzato nella posa della fibra ora acquisito dal gruppo InAsset di Pasian di Prato, per utilizzare i cavidotti della linea elettrica e portare la connessione nelle abitazioni e nella zona industriale».

Da subito hanno aderito al progetto circa 400 famiglie alle quali il servizio è stato garantito a un costo promozionale pari a 150 euro a collegamento. «In primis – sottolinea il sindaco – hanno aderito gli imprenditori della zona industriale San Giovanni di Polcenigo, dove hanno sede due stabilimenti del gruppo Cimolai noto in tutto il mondo». Il sindaco descrive una situazione simile a quella di altre zone meno abitate, dove i gestori non giudicano redditizio investire nella rete ultraveloce. «Telecom non garantisce questi servizi, le zone bianche sono a fallimento di mercato per i grandi operatori nazionale», insiste Della Toffola nel ricordare che oggi Polcenigo può contare su una diversa gamma di servizi.

«Abbiamo stipulato altre convenzioni per garantire nelle zone remote i ponti radio. Il nostro obiettivo è avere più operatori per offrire diverse soluzioni». Il sindaco si sofferma sull’ultima convenzione stipulata con la Telecom una quindicina di giorni fa: «Sarà operativa a breve e porterà la fibra nei cabinet con l’architettura Fttc». Questo significa che anziché portare, attraverso l’installazione del rutar che converte il segnale, la fibra ottica nelle case, Telecom la porta nei cabinet, dove coinvoglia tutte le abitazioni della zona, e garantisce l’ultimo miglio attraverso il collegamento telefonico in rame.

A tutto ciò si aggiunge la fibra Insiel disponibile in municipio. «Con InAsset – aggiunge il sindaco – abbiamo creato una rete Lan e collegato alla fibra Insiel tutti gli edifici comunali: scuole, biblioteche e centro diurno. E se rete ultraveloce è sinonimo di sviluppo, a Polcenigo i risultati non mancano. « In centro è stato aperto uno studio che lavora per Fincantieri, si sono insediate un’azienda che promuove i mobili realizzati artigianalmente su Internet e una ditta di crowdfunding che sviluppa App per la Borsa di Milano.

La zona industriale si mantiene attiva, mentre le scuole possono utilizzare senza problemi lavagne Lim e Personal computer. «Oggi il patrimonio delle aziende sono i dati in cloud, senza banda larga sarebbero tagliate fuori. Questo vale per tutti – afferma con un pizzico di orgoglio il sindaco -, i miei concittadini possono vedere la smart tv e disdire gli abbonamenti Sky. La rete ultraveloce è fondamentale per far vivere un territorio».

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