De Toni e Marchiol insieme, ufficiale l’accordo per il ballottaggio: ecco i sette punti del programma

Il 16 e 17 aprile le liste Spazio Udine, Movimento 5 Stelle, Udine Città futura sosterranno il candidato del centrosinistra: «Soddisfatto per questa convergenza che arriva nel giorno in cui salta quella tra Fontanini e Salmè»

Il candidato sindaco Alberto Felice De Toni (a sinistra) e Ivano Marchiol sorridenti dopo l'accordo raggiunto per il ballottaggio
Il candidato sindaco Alberto Felice De Toni (a sinistra) e Ivano Marchiol sorridenti dopo l'accordo raggiunto per il ballottaggio

UDINE. «Non posso che essere soddisfatto per questa convergenza che, tra l'altro, arriva proprio il giorno in cui dall'altra parte sfuma invece quella tra Fontanini e Salmè. Non è casuale che le due coalizioni, la mia e quella di Marchiol, siano guidate da due candidati civici. Oggi abbiamo sottoscritto un documento comune che contempla alcuni punti concreti per il bene della città, ma la convergenza di vedute c'è anche su molti altri aspetti. Il momento è ora».

La benedizione arriva dal candidato sindaco del centrosinistra, Alberto Felice De Toni, che nella giornata di venerdì 7 aprile ha annunciato, insieme  con Ivano Marchiol (sostenuto dalle liste Spazio Udine, Movimento 5 Stelle, Udine Città futura), l'accordo tra le due coalizioni che si sono presentate al primo turno della campagna elettorale per il rinnovo del sindaco della città di Udine.

A Udine sfuma l’intesa con Salmè, Fontanini: «Richieste difficili da realizzare»

Al ballottaggio, in programma il 16 e 17 aprile, gli udinesi saranno infatti chiamati a scegliere tra i due contendenti che hanno ottenuto più voti nella tornata dello scorso 2 e 3 aprile: Pietro Fontanini (il sindaco uscente sostenuto dalle forze del centrodestra) e Alberto Felice De Toni, sostenuto dalla lista civica De Toni Sindaco, Terzo Polo, Partito democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, forze alle quali si aggiunge quindi l'appoggio dell'altro candidato Ivano Marchiol e delle liste a suo sostegno.

Un momento, quello dell'accordo, salutato oggi da un lungo applauso durante la conferenza stampa convocata nella sede elettorale di De Toni in piazza XX Settembre a Udine. Lo stesso entusiasmo che i due candidati vogliono ora portare in città nei prossimi 8 giorni di campagna elettorale e che rinnoveranno nella grande festa comune annunciata proprio oggi per Pasquetta al parco del Cormor.

«Personalmente – ha commentato Marchiol – sono molto soddisfatto del luogo in cui mi trovo oggi. È un momento estremamente importante per città di Udine. Tutti gli udinesi conoscono il nostro impegno pluriennale per la città nel cercare di migliorarla in concreto partendo dallo spazio urbano per ottenere tutti quei diritti, dall'ambiente alla socialità dalla cultura al lavoro, che si possono ottenere riorganizzando proprio i spazi comuni. Oggi mi sento soddisfatto e pronto a fare questo ultimo miglio così come i prossimi 5 anni con De Toni».

Valorizzare le assonanze per realizzare in concreto i temi cari a Udine

Ora, dunque, le due coalizioni punteranno assieme al ballottaggio cercando di vincere sullo sfidante Fontanini. «Il nostro elettorato al primo turno ci ha dato un mandato chiaro, ovvero che tutte le nostre idee ora si concretizzino e il nostro programma può ora trovare casa qui con De Toni. Certo – prosegue Marchiol – in questi mesi si sono viste le assonanze tra i nostri programmi, ma anche le distanze. Questo però è un grande valore aggiunto per costruire un dibattito pubblico più sano e oggi abbiamo la responsabilità di valorizzare le assonanze in un'ottica di complementarietà per trasformare in realtà l'idea che abbiamo di Udine. In questi mesi – ha continuato – io e Alberto abbiamo imparato a conoscerci, ci siamo confrontati non solo nelle dichiarazioni, ma anche in come tradurle in pratica. Perché è lì il centro della questione e in questo abbiamo avuto l'onore e felicità di capire che facendo un passo indietro ora ne faremo insieme tre in avanti».

elezioni comunali
Assessori e consiglieri alla finestra, ecco chi non ha superato l’esame del voto a Udine: sono dodici gli uscenti non riconfermati
Palazzo D'Aronco, sede del Comune di Udine

I punti dell'accordo

De Toni e Marchiol hanno voluto firmare in pubblico un documento che racchiude i punti principali dell'accordo.

Almeno un progetto per quartiere

Al primo punto, si legge nel testo “vogliamo restituire alla città la sua naturale dimensione policentrica: riprogettare lo spazio urbano nei quartieri con almeno 1 progetto per quartiere, per consentire il rifiorire dei servizi di prossimità e rendendo attività, residenti e associazioni protagonisti delle scelte.

Piazza Garibaldi

“Necessitiamo – prosegue il documento – di una rivisitazione dello Spazio Urbano a partire dalle strade e dalle piazze scolastiche per avere una rete che consenta l’acceso e l’uscita dalle scuole dei ragazzi in modo autonomo e sicuro. Il primo progetto in tal senso è la pedonalizzazione di piazza Garibaldi. Progetto che dovrà certamente essere costruito in modo condiviso con le scuole, con i residenti e con le attività economiche. E porterà benefici per gli studenti, consentendo un recupero funzionale ed estetico di spazi a favore della città”.

Un reale sistema ciclabile

Non mancano i temi della ciclabilità e della mobilità dolce. “Vogliamo che Udine abbia un sistema ciclabile reale, continuo e sicuro – prosegue il testo –, rivisitando completamente quello attuale in prevalenza ciclopedonale. Per agevolare la mobilità dolce, inoltre, richiediamo che nelle strade urbane vi sia un’attenzione particolare a pedoni, ciclisti e trasporto pubblico limitando la progettazione di rotatorie solo ove strettamente indispensabili”.

Parchi urbani e quartiere Aurora

“Riorganizzare il sistema dei parchi urbani – è l'ultimo punto – come rinnovati luoghi di socialità e rivisitazione del verde pubblico per la realizzazione di un sistema di verde diffuso e di depavimentazioni mirate, anche attrezzando e organizzando in modo puntuale e condiviso la grande area verde presente nel Quartiere Aurora”.

L'appello al voto

«Fontanini – ha commentato ancora De Toni – dice che Udine è una città di sinistra. Peccato che il 55 per cento degli elettori che in città hanno scelto Fedriga, e che non sono di sinistra, non abbiano poi scelto anche Fontanini che si è fermato al 46%. Una chiara bocciatura temporanea dell'operato di questo sindaco, avvalorato anche dal fatto che diversi suoi assessori non entreranno nemmeno in Consiglio comunale qualunque sia l'esito del ballottaggio. Adesso il vento è cambiato – ha continuato De Toni – e ora abbiamo davanti un'occasione importante per ribaltare il pronostico. Martin perse la cappa per un punto. È quindi fondamentale ora mobilitare tutti gli elettori e invitarli a votare il 16 e 17 aprile. Il processo di convergenza con Marchiol è avvenuto non sulla base del classico approccio progettazione e implementazione, bensì sulla base di quello orientale che prevede prima la valutazione del contesto e dopo le sfruttamento delle potenzialità».

Un forum della partecipazione cittadina

Durante la conferenza stampa di oggi, De Toni ha lanciato anche la proposta di creare un forum permanente della partecipazione cittadina. «Abbiamo sempre immaginato fin dall'inizio – ha spiegato – una visione policentrica della città, con la volontà di rivisitare i consigli di quartieri allargando la partecipazione anche alle associazioni del territorio. Ora vogliamo creare un forum permanente della partecipazione cittadina, che parta dai nostri comuni 280 candidati che si sono spesi con energia in questi mesi e aperta a tutta la cittadinanza. Un forum, che si riunisca almeno due volte l'anno e articolato in commissioni tematiche che possano diventare anche punto di riferimento per gli assessori di riferimento. Tramutiamo tutte le energie che abbiamo speso in spazi futuri per dare voce ai desiderata dei cittadini».

Deleghe

Nel documento firmato si parla, infine, anche di temi quali lavori pubblici, la mobilità, la partecipazione. «Di sicuro – ha concluso De Toni – Ivano è un esperto in questi ambiti. Se vinceremo faremo un ragionamento con partiti e liste per quanto riguarda le deleghe. Quella che parte da oggi è una convergenza sul programma e il tema degli assessori è un fatto tecnico e politico che definiremo assieme dopo il voto ed è una conseguenza delle convergenza sui programmi».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto