Fontanini-De Toni, l'ultima sfida. Ora la parola passa agli elettori
I due candidati sindaco hanno risposto alle domande del direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini nel corso di un confronto che è stato seguito in diretta sul nostro sito da oltre 2 mila persone. La chiusura della campagna elettorale
Pietro Fontanini o Alberto Felice De Toni: gli udinesi domenica e lunedì dovranno scegliere a chi affidare la guida della città per i prossimi cinque anni.
Venerdì, ultimo giorno di campagna elettorale, i due candidati sindaco hanno risposto alle domande del direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini nel corso di un confronto che è stato seguito in diretta sul nostro sito da oltre 2 mila persone e che potete ancora visionare online. Qui di seguito ve ne proponiamo una sintesi.
1. L’analisi del risultato elettorale
Fontanini: Abbiamo raccolto più di 19 mila voti e penso sia un bel risultato al primo turno. Siamo uniti e ci ripromettiamo di recuperare le schede bianche e nulle anche perché questa volta sarà più facile votare. Non ho fatto apparentamenti, ma ho parlato con alcuni candidati in lista con Salmè che hanno deciso di sostenermi e questo ci dà forza così come il risultato ottenuto dal centrodestra alle regionali con Fedriga.
De Toni: Non eravamo certi del ballottaggio visto il traino regionale per cui siamo contenti. Fedriga ha raccolto il 55% in città mentre Fontanini si è fermato al 46.5 quindi ci sono stati nove punti di distanza e questo è un dato politico importante così come la mancata conferma nel consiglio dell’assessore all’ambiente che seguiva la differenziata e di quello all’istruzione che ha gestito le scuole dopo il caso mense. Stesso discorso per i sei presidenti dei quartieri che non sono stati premiati dagli elettori.
La chiusura della campagna elettorale
2. Le mosse nei primi tre mesi
De Toni: Cento giorni sono pochi, ma cercheremo subito un dialogo con Fedriga per risolvere il problema del pronto soccorso e delle liste di attesa, poi nei quartieri vogliamo portare il teatro e il cinema all’aperto e servono più cestini per la raccolta differenziata, adesso ce ne sono pochi e non attrezzati per la differenziata. E c’è l’intenzione di aumentare da subito gli orari di apertura degli ambulatori di quartiere, forse serviranno sei mesi, ma lo faremo.
Fontanini: I nostri piani sono scritti nel bilancio di previsione che abbiamo approvato e prevede 63 milioni di opere già finanziate, ricordo la costruzione del nuovo asilo nido e scuola dell’infanzia alla Osoppo da 5 milioni e la casa dell’identità friulana.
3. L’utilizzo dell’avanzo da 14 milioni
Fontanini: Per alcune opere serviranno ulteriori finanziamenti visto l’aumento dei prezzi poi finanzieremo il servizio di pre e post accoglienza e i centri estivi che saranno potenziati. Per gli ambulatori di quartiere speriamo di trovare infermieri e medici perché riteniamo sia un servizio fondamentale anche per fare le prenotazioni. Introdurremo altri correttivi alla raccolta differenziata con nuove ecopiazzole condominiali.
De Toni: Con la coalizione di Marchiol siamo intenzionati a intervenire nei quartieri, quando sono stato a Cussignacco ho visto la sede che è molto bella e penso che dovrebbe esserci una struttura così in tutti i quartieri: se avremo fondi partiremo da lì.
4. Sanità
De Toni: La responsabilità è della Regione, ma il sindaco non può essere un semplice spettatore. Noi chiederemo che la nomina del direttore avvenga di concerto con il Comune. E parlando con i medici abbiamo ipotizzato una soluzione per ridurre le liste di attesa.
Fontanini: Più che alle nomine penso alle strutture. In ospedale ci saranno nuovi reparti, nell’ex ospedale militare saranno garantiti servizi di prossimità, inoltre nell’ex ospedale psichiatrico saranno recuperati molti edifici. Il problema principale però è legato alla mancanza di personale medico e infermieristico ed è probabile sia stata sbagliata la programmazione. Da presidente della provincia ho chiesto più volte invano che venga aumentato il numero di studenti in medicina.
5. La nuova giunta
Fontanini: Guarderò le competenze tenendo in considerazione chi ha già dimostrato il suo valore come il mio vice Michelini che ha lavorato tantissimo: mai nella storia sono stati avviati così tanti cantieri. I cittadini lo hanno premiato e sicuramente avrà ancora un ruolo strategico per la città. Noi abbiamo dato risposte concrete approvando il Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e il Biciplan per realizzare più piste ciclabili. Nella squadra di De Toni invece ci saranno molti esponenti dell’ex giunta Honsell.
De Toni: L’Honsell tre di cui sento parlare non esiste. Alessandro Venanzi e Federico Pirone sono stati promossi dagli elettori e penso sia giusto rispettare la loro volontà. Partendo dai consensi politici dovremo tenere in considerazione anche la rappresentanza di genere e faremo un ragionamento per trovare il giusto equilibrio tra le forze.
6. I problemi della città
De Toni: Quelli più sentiti sono i rifiuti e l’assistenza sanitaria. Il Porta a porta va bene per certe utenze, ma non per i grandi condomini, il modello va cambiato con le isole ecologiche e i cassonetti a scomparsa in centro. Introdurremo anche lo spazzino di quartiere. Poi potenzieremo gli ambulatori e gli assistenti sociali
Fontanini: Per la differenziata sappiano che ci sono alcune cose da sistemare, ma a Udine ci sono già 980 ecopiazzole. Aiuteremo chi non ha spazio, ma il sistema funziona, la tariffa è la più bassa d’Italia e a giugno avremo i nuovi impianti per produrre biometano che chiuderanno la filiera.
7. Sicurezza
Fontanini: Abbiamo aumentato da 64 a 90 il numero degli agenti di polizia locale con tre concorsi e vogliamo arrivare a cento. L’esercito è stato utilizzato come in altre città italiane perché mancano forze dell’ordine. Abbiamo anche aumentato le telecamere, potenziato l’illuminazione e adottato iniziative contro gli spacciatori come i due cani antidroga. Ho fatto anche diverse ordinanze contro il consumo di alcol all’aperto e la vendita di bibite nei market imponendo la chiusura anticipata dei locali.
De Toni: La chiamata dell’esercito penso sia la prova provata che questi 5 anni sono stati poco efficaci: bisogna agire su due direttrici, quella repressiva, ma anche quella preventiva favorendo opportunità di integrazione e incontro. L’esempio della Dante dove ci sono quasi esclusivamente stranieri è un errore perché così si creano divisioni.
8. Il centro storico
De Toni: La pedonalizzazione di Mercatovecchio a cui si è arrivati grazia alla raccolta firme avviata da Marchiol ha risolto brillantemente una questione, ma ce ne sono altre da affrontare come piazza Primo maggio e Garibaldi che sono dei parcheggi o piazza Duomo per cui gli architetti ci hanno suggerito varie soluzioni: l’obiettivo sarà rivitalizzare la città attorno alle piazze.
Fontanini: Vorrei sfatare la leggenda metropolitana che è stato Marchiol a pedonalizzare Mercatovecchio, perché è stato il sottoscritto a rivedere il progetto mai realizzato dal centrosinistra e abbiamo trasformato anche piazza Marconi e sistemato via Gemona, via Aquileia, via Poscolle. Adesso vogliamo intervenire in piazza XX settembre dove contiamo di realizzare un mercato coperto dando risposte concrete alle necessità dei cittadini.
9. Fiera e partecipate
Fontanini: Oggi le fiere non godono ottima salute a livello globale e ritengo sia necessario ripensarle in sinergia con Pordenone in modo da poter anche coordinare tra le due realtà i diversi appuntamenti. Tra le altre partecipate vorrei ricordare Udine mercati per cui sono stati stanziati 22 milioni di euro che consentiranno di creare un centro di riferimento per i prodotti freschi, la frutta e la verdura del territorio.
De Toni: Il Comune ha un ruolo importante in tante partecipate che a mio avviso devono essere un modo per attuare le politiche territoriali. Ritengo anche che ci possa essere una strategia congiunta per Net e Cafc i vantaggi di scala che potrebbero generarsi lo suggeriscono. Per quanto riguarda Udine mercati penso che la nostra città, con i bianchi del Collio e il prosciutto di San Daniele, abbia le carte in regola per diventare la capitale europea della scienza e della cultura del cibo e sicuramente il mercato ha un ruolo importante.
10. Città universitaria
De Toni: Ritengo che l’università sia la più importante occasione per la città, non dimentichiamoci che il nostro ateneo ha superato Trieste come numero di iscritti ed è stato sede del G7 University –Education for All. Anche il teatro rientra nella filiera della cultura e ritengo ci siano tutte le condizioni per aspirare a un ruolo importante di Udine come città metropolitana.
Fontanini: Il popolo friulano si è battuto per avere l’università che è di tutto il Friuli e ci ha permesso di riscattare un popolo abituato a lavorare mani, ma che voleva dimostrare di avere anche cervello. Ultimamente non sono state più raggiunte le eccellenze di un tempo e serve recuperare le prime posizioni per attrarre studenti anche al di là del bacino regionale a incominciare dal vicino Veneto. Luca Zaia per esempio ha studiato a Udine e si è laureato qui. Fondamentale sarà anche il recupero della vecchia casa dello studente in viale Ungheria e il potenziamento dell’offerta per gli studenti.
11. Tre aggettivi per città
Fontanini: Bella, forte, moderna e caratterizzata da una forte identità friulana.
De Toni: Bella, viva, attrattiva, in una parola felice.
12. L’Appello al voto
De Toni: Più che ai simboli e ai programmi la fiducia si da alle persone, non a caso il nostro motto è “le persone fanno la differenza” e come sindaco conto di riuscirci facendo il costruttore di contesti dove far emergere le intelligenze e l’innovazione.
Fontanini: Il nostro motto è “non fermare il cambiamento” perché in questi cinque anni Udine è cambiata, è migliorata molto da tanti punti di vista, abbiamo dimezzato il debito e realizzato tante opere anche grazie all’ottimo rapporto con la Regione e lo Stato con i quali, vista l’assonanza politica, le sinergie sono state più semplici ed efficaci e non vorrei che si interrompessero.
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