Il Pd pronto a gestire settori cruciali come Sanità, Turismo e Attività produttive: De Toni avvia le consultazioni per la giunta
Primi incontri con partiti e liste della coalizione venerdì 21 aprile, il sindaco di Udine: «Ascolterò ogni proposta». Il vice in pectore, Venanzi: «Mi piacerebbe occuparmi delle società partecipate»
UDINE. Entra nel vivo la trattativa tra le forze di maggioranza che hanno sostenuto Alberto Felice De Toni al ballottaggio. venerdì 21 aprile partono gli incontri con le delegazioni dei partiti e delle liste di coalizione per formare il nuovo esecutivo.
È lo stesso neo primo cittadino di Udine ad annunciarlo: «Ascolterò le loro proposte in merito alla composizione della giunta». «Come ho già anticipato più volte – ha sottolineato il sindaco – l’esecutivo che ho in mente terrà conto delle preferenze espresse dagli elettori, della composizione di genere e delle competenze delle persone che assieme a me saranno chiamate a guidare il Comune per i prossimi cinque anni».
Se il metodo ormai appare chiaro, comincia a delinearsi anche il merito della questione: quattro caselle spetteranno al Pd, due alla compagine di Ivano Marchiol, due alla lista De Toni e una ciascuno a Terzo Polo e Alleanza Verdi e Sinistra.
Lo scenario ideale che ha in mente De Toni è quello della massima parità di genere, con cinque assessori uomini e cinque donne. Uno schema fattibile tenendo conto in maniera esclusiva delle preferenze maturate dai candidati al primo turno, con l’aggiunta di un presidente del Consiglio donna.
Le interlocuzioni partono oggi, ma alcuni punti fermi già ci sono. A cominciare dal Pd, dove il recordman di preferenze, Alessandro Venanzi, va verso la carica di vicesindaco e la riconferma delle deleghe che già gestì, Turismo, Commercio e Attività produttive. Ma non solo. «Non mi dispiacerebbe occuparmi di Partecipate, pur conscio che l’attore principale in questo campo è il sindaco», ha ammesso lo stesso Venanzi.
Che sulla composizione dell’esecutivo ha aggiunto: «Chiederemo deleghe commisurate al peso politico del Pd. Nella scelta dei nomi, per noi contano le competenze, le preferenze e la disponibilità di tempo. Con questo approccio presenteremo una rosa di nomi da cui usciranno i nostri quattro assessori. Il nostro obiettivo riuscire a guidare quei processi di cambiamento della città che i cittadini ci hanno chiesto durante la campagna elettorale. Insieme alla squadra individueremo le persone giuste da collocare nei posti giusti», ha concluso Venanzi.
Il Pd è pronto a proporre per la giunta Stefano Gasparin e due donne, Eleonora Meloni e Anna Paola Peratoner. Proprio alle due quote rosa potrebbero toccare Sanità e Politiche sociali.
Un altro punto fermo della nuova giunta sarà Ivano Marchiol che, visto il patto sottoscritto con De Toni in vista del ballottaggio, si occuperà di Lavori pubblici e Mobilità, con l’intento di riuscire a mettere a terra la sua visione di una città con meno auto e con più pedoni e biciclette. Insieme a lui è facile immaginare la presenza di Chiara Dazzan, a cui, sempre secondo l’accordo sottoscritto, andrebbe la delega alla Partecipazione.
Passando alla lista De Toni, uno dei due posti in giunta spetta a Federico Pirone. Più complicato ipotizzare la sua delega: c’è chi punta su Cultura e Istruzione, chi invece parla di Ambiente, dandogli modo di avere margini di azione su Net e sul sistema di raccolta dei rifiuti. Se, come sembra, Rita Nassimbeni verrà indicata, per la sua esperienza, alla presidenza del Consiglio, l’altro assessore in quota rosa spetterebbe al notaio Gea Arcella, pronta a occuparsi di innovazione.
Nel Terzo polo, o ciò che ne resta, sembra in vantaggio Andrea Zini su Pierenrico Scalettaris. Quest’ultimo si trova contro chi non vuole vedere una giunta fotocopia di quella guidata da Furio Honsell (ragionamento che esclude anche Carlo Giacomello del Pd).
Sul fronte Alleanza Verdi e Sinistra il posto in giunta può andare ad Arianna Facchini, ma anche in questo caso la lista porterà una rosa di nomi più ampia all’attenzione di De Toni. «Non abbiamo particolari richieste sulle deleghe – ha confermato la coordinatrice Serena Pellegrino –. Per noi è importante esserci».
Nel frattempo, giovedì 20 aprile il sindaco ha scritto un’email ai dipendenti del Comune, cercando subito di motivarli. «Con una squadra si può perdere, ma senza una squadra non si può vincere. Vorrei essere un costruttore di contesti dove a regime tutti e tutte voi possiate essere self leader. Le sfide che abbiamo davanti – ha scritto il sindaco – possiamo vincerle o perderle insieme. Da parte mia ci sarà la massima disponibilità all’ascolto, al dialogo e alla condivisione». —
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