La passeggiata in centro a Udine del ministro Salvini: «Questa città mi piace»
Il leader leghista lancia la volata a Fontanini, bloccato a casa dall’influenza: «Siamo in vantaggio e abbiamo le idee chiare». Martedì 11 aprile la visita di Fedriga
UDINE. Su consiglio del barista, in piazza San Giacomo, ha ordinato due bottiglie di Lis Neris «che da voi - ha spiegato rivolto agli esponenti del Carroccio - è sempre buono». Poi, in attesa di andare a mangiare la pizza alla Concordia di piazza Primo maggio con un centinaio di militanti, ha assicurato che «i 70 milioni che mancano per completare l’intervento che consentirà di eliminare i passaggi a livello e riunire la città arriveranno: capisco i dubbi di chi da anni si sente fare promesse a vuoto, ma noi siamo testoni, abbiamo presentato anche il decreto per il ponte sulle stretto e a Udine ricuciremo lo strappo della ferrovia».
Tra un selfie e l’altro con giovani e meno giovani, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ha ribadito di apprezzare in modo particolare il capoluogo friulano. «È una città bellissima, molto più viva e aperta rispetto a qualche tempo fa. La pedonalizzazione di via Mercatovecchio fatta da Fontanini è un successo perché dove ci sono giovani e locali aperti c’è più sicurezza. Venendo da Milano quando ho vistato un quartiere popolare (San Domenico, ndr) con il sindaco Pietro Fontanini e mi hanno detto che non ci sono occupazioni abusive sono rimasto allibito. Non è dovuto solo al fatto che Udine è una città più piccola, ci sono realtà da 100 mila abitanti che hanno molti più problemi, qui invece si vive bene e sono sicuro che gli udinesi ne terranno conto al ballottaggio».
A chi gli fa notare che alle elezioni regionali il governatore Massimiliano Fedriga (che nella mattinata di martedì 11 aprile sarà in piazza San Giacomo insieme a Salvini per lanciare la volata a Fontanini, nella giornata di pasquetta bloccato a casa da una lieva forma influenzale) ha raccolto un consenso più marcato, il ministro replica evidenziando che «alle comunali c’erano molte più liste e comunque Fontanini è stato il più votato: a preoccuparsi dovrebbe essere chi deve inseguire».
Anche l’alleanza che ha portato Ivano Marchiol e il M5S a sostenere il candidato del centrosinistra Alberto Felice De Toni non preoccupa Salvini: «Noi siamo coerenti, ci siamo presentatati con un’idea di città chiara e i cittadini dovranno scegliere tra due modelli. I giochini e le alleanze elettorali per il ballottaggio li lasciamo ad altri».
Fontanini, dopo la messa in Duomo ha fatto gli auguri agli udinesi con un videomessaggio da piazza San Giacomo e poi ha passato la Pasqua in famiglia. Il giorno di Pasquetta, prima dell’incontro con Salvini, doveva andare al parco Brun dove si è presentata solo una delegazione del centrodestra che ha fatto volantinaggio. Il sindaco ha affidato ai sociali alcuni messaggi: «Se verrò rieletto sindaco, i miei obiettivi saranno molteplici. Alcuni di questi comprendono il completamento della salita al Castello, la realizzazione di un altro bosco urbano, l’abbattimento dei passaggi a livello e il recupero dell’ex Safau».
Al telefono ha riferito che alcuni cittadini gli hanno segnalato problematiche in merito alla raccolta differenziata che, ha assicurato, «risolveremo creando nuove eco-piazzole come abbiamo già iniziato a fare. Tuttavia i risultati di questo modello, adottato in tantissime città, sono oggettivi dato il sensibile aumento della differenziata che a Udine ha raggiunto il 75% a vantaggio anche dell’ambiente. Anche per quanto riguarda turismo e grandi eventi, i numeri sono dalla nostra parte: con “La forma dell’infinito” abbiamo avuto 55 mila visitatori e l’obiettivo con la mostra “Insieme” adesso a Casa Cavazzini è di arrivare a 70 mila». —
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