La spinta dei governatori per la conferma di Fedriga: «Vinceremo ancora noi»

Zaia, Fontana, Tesei, Fugatti e Solinas con Salvini a Udine, al fianco del presidente Fvg uscente. Il vicepremier: «La Lega lavora come una squadra, altri puntano sui singoli»

Mattia Pertoldi
In sala Ajace, a Udine, si sono ritrovati i cinque governatori del Carroccio a sostegno della ricandidatura di Massimiliano Fedriga e Pietro Fontanini (foto Petrussi)
In sala Ajace, a Udine, si sono ritrovati i cinque governatori del Carroccio a sostegno della ricandidatura di Massimiliano Fedriga e Pietro Fontanini (foto Petrussi)

UDINE. Tutti per Massimiliano Fedriga e Fedriga per tutti. La sintesi, ardita quanto si vuole ma dotata di solide basi concrete, è quella della serata di giovedì 30 marzo a Udine dove il Carroccio, dopo la prova di forza di Pordenone con la sfilata dei propri ministri, ha chiamato a raccolta a palazzo D’Aronco, a sostegno di quello uscente, tutti i governatori leghisti: il veneto Luca Zaia, il lombardo Attilio Fontana, il trentino Maurizio Fugatti, l’umbra Donatella Tesei oltre al sardo Christian Solinas.

la guida
Elezioni regionali, ecco il fac simile delle schede elettorali nei cinque collegi

Format collaudato dalle elezioni lombarde di un paio di mesi fa – in cui Fedriga sedeva al posto di Fontana assieme agli altri presidenti per trainare la riconferma dell’ex sindaco di Varese – e affiancati dal segretario nazionale Matteo Salvini, oltre che dal coordinatore regionale Marco Dreosto, i cinque governatori hanno dato vita a una sorta di “serata in famiglia” in una sala Ajace gremita di sostenitori e (almeno così auspicano a Reana) elettori.

Uno scenario quanto mai facile da immaginare, d’altronde, perchè se il rapporto di tanti di loro con Fedriga è di antica consuetudine partitica, e in alcuni casi come con Zaia risale quasi agli albori dell’avventura politica del presidente, da poco meno di due anni si è aggiunto pure il lavoro che il leghista triestino svolge, spesso in nome di tutti i governatori, da numero uno della Conferenza delle Regioni.

Il Carroccio locale ha fatto le cose in grande: mega-banner pubblicitari, telecamere per la diretta streaming e regia mobile con musica (quasi tutta italiana ovviamente) di sottofondo. Lo scopo della serata è spingere Fedriga, con la presenza, ma anche puntando sulla tesi del buongoverno della Lega nei territori.

La prima a intervenire è Tesei. «Nel 2019 abbiamo vinto in una delle tre storiche Regioni rosse d’Italia – ha raccontato la presidente umbra – e una volta al governo, come in Friuli Venezia Giulia, abbiamo saputo unire la promozione turistica all’industria».

Poi è toccato a Fugatti, presidente di una Provincia a Statuto Speciale che ha evidenziato come «noi autonomisti non dobbiamo avere paura della riforma Calderoli che, tra l’altro, riguarda essenzialmente le Regioni ordinarie».

Fontana, andando oltre, è stato l’ultimo dei governatori del Carroccio a vincere. «Fedriga sta lavorando non bene, ma benissimo – ha sostenuto – come coordinatore dei presidenti. In Lombardia la sinistra ha cercato di farmi dimettere, perchè è l’unico modo che hanno per conquistare la Regione, ma come sempre non ce l’ha fatta».

Zaia, che a Udine ha vissuto (in viale Leonardo da Vinci) e si è laureato, è più diretto: «Se vivessi qui voterei per Fontanini – ha detto – e ovviamente per Fedriga. Anzi, sono anche preoccupato perchè temo che Max possa togliermi il primato dell’oltre 70% conquistato nel 2020».

Salvini sorride e rilancia. «A Udine dimostriamo ancora una volta – ha sostenuto – che la forza della Lega è la squadra: mentre qualche altro partito punta su singoli esponenti, noi abbiamo portato in questa terra meravigliosa cinque ministri e altrettanti governatori. E questo nonostante i grandi giornali e le televisioni nazionali ignorino le elezioni, come se il Friuli Venezia Giulia non esistesse. Perchè a livello di Stato centrale c’è ancora un po’ di diffidenza, oppure di ignoranza. Ma la risposta la daranno i cittadini fra una manciata di giorni con la terza vittoria del centrodestra di fila dopo Lazio e Lombardia». Solinas, invece, ha evidenziato «la forte fratellanza che esiste dalla Grande Guerra in poi tra Sardegna e Friuli Venezia Giulia».

la guida
Elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, quando si vota e cosa c’è da sapere

Fedriga incassa soddisfatto e ricorda il lavoro svolto assieme, specialmente durante il Covid. «Abbiamo superato momenti difficilissimi muovendoci sempre all’insegna dell’unità – ha spiegato –. E voglio ringraziare il partito per avermi convinto a diventare presidente, l’esperienza politica più bella della mia vita, e Salvini per la collaborazione aperta con il Governo su molti temi chiave per la Regione».

Quanto alla legislatura che si chiuderà domani, Fedriga ha elencato alcuni risultati della sua giunta. «Abbiamo la più alta crescita dell’export d’Italia – ha citato –, una delle disoccupazioni più basse del Paese e nel turismo i numeri sono ormai migliori dell’anno dei record del 2019».

Con una postilla, fondamentale per il governatore, sulla famiglia. «Nel 2022 per la prima volta da tanto tempo – ha raccontato – il numero dei nati, pur di appena due unità, ha superato quello dell’anno precedente. È un germoglio, che però dimostra l’importanza delle politiche a favore della famiglia, e delle risorse, messe in campo dalla nostra amministrazione dal 2018 in poi». —

© RIPRODUZIONE RISERVAT

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto