Schlein a Udine per Moretuzzo: «Convincete la gente a votare, anche De Toni per il Comune di Udine è una candidatura forte»

La segretaria nazionale del Pd accolta da oltre 500 persone

Giacomina Pellizzari
Il teatro Palamostre gremito per il discorso della segretaria del Pd, Elly Schlein, arrivata in Friuli per sostenere Massimo Morettuzzo alle Regionali e Alberto Felice De Toni alle comunali (foto Petrussi)
Il teatro Palamostre gremito per il discorso della segretaria del Pd, Elly Schlein, arrivata in Friuli per sostenere Massimo Morettuzzo alle Regionali e Alberto Felice De Toni alle comunali (foto Petrussi)

UDINE. «Le candidature sono forti, sono qui per darvi una mano, ma voi dovete fare il possibile per convincere le persone che non credono più nella politica ad andare a votare».

Arrivata puntualissima, la segretaria del Pd, Elly Schlein, nella serata di giovedì 30 marzo, a Udine, ha spronato il popolo del centrosinistra a tornare a credere nella possibilità di cambiare il Governo della Regione e del Comune di Udine.

Determinata, perfettamente calata nella realtà, non solo per il «mandi Udine» e per l’appunto sulla lingua friulana, Schelein ha scosso le coscienze, spronandole a tornare nelle piazze, tra la gente «a raccontare, in queste ultime ore prima del voto, che c’è la possibilità di scatenare il cambiamento. Noi siamo quelli che faranno le barricate per difendere la sanità pubblica che vuol dire avere grande attenzione per la comunità».

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Dopo aver ringraziato tutti coloro che, in questa campagna elettorale, hanno contribuito a creare sostegno attorno a Moretuzzo e De Toni, comprese le parlamentari Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, la segretaria ha esordito dicendo «la candidatura di Massimo Moretuzzo è forte e credibile, propone un progetto chiaro che Massimo ha costruito attorno a una coalizione coesa: gli sono molto grata».

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Moretuzzo, ha aggiunto la segretaria del Pd, «è una garanzia per migliorare la vita delle persone e del pianeta». Su questo tema ha incentrato il suo intervento davanti ad almeno 500 persone sedute in sala, molte altre sono rimaste fuori e hanno seguito il dibattito dal foyer del teatro Palamostre. «Mandi Udine, vi chiedo di mandare un applauso alle tante persone rimaste fuori, che sia di buon auspicio per la doppia sfida che abbiamo di fronte per restituire dignità alla storia di questa terra».

Schlein ha dimostrato di conoscere il territorio, ha invitato a «prestare attenzione alle aree interne e montane, alle persone che si sono sentite escluse».

E ancora: «Abbiamo bisogno di voi per mettere al centro il lavoro di qualità, come è possibile che questo Governo non parli mai di precarietà? Servirebbero investimenti per la formazione, per assumere ispettori del lavoro, mentre in questo Paese si continua a morire sul lavoro. La crisi della natalità è un problema enorme, ma non si capisce che deriva dalla precarietà che colpisce le donne e i giovani. Abbiamo il dovere di non lasciare indietro nessuno». Schlein si è detta colpita «dal negazionismo sui cambiamenti climatici», affermazioni espresse in consiglio regionale ed evocate da Moretuzzo. «La destra – ha aggiunto – non ha un piano industriale su come accompagnare la transizione ecologica, stiamo aspettando i decreti attutivi sulle comunità energetiche e il Governo sta rischiando di perdere i fondi sul Pnrr».

Da Udine, Schlein ha mandato a dire al Governo che «le cose non si fanno bene senza ascoltare le parti sociali, i territori e il Parlamento». Schlein ha invitato il popolo del centrosinistra a vigilare: «Mi urta i nervi la battaglia serrata che il Governo sta facendo contro i bambini e le bambine delle detenute madri e delle famiglie omogenitoriali, non tollereremo che vengano discriminati. Questi bambini hanno diritti riconosciuti, saremo al fianco di quelle famiglie, consapevoli che diritti civili e sociali sono inscindibili».

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Ma non è ancora tutto: «Non ci sto all’idea di Fedriga che fa il volto buono della Lega, noi insieme possiamo costruire la fiducia tornando a parlare alle persone che fanno più fatica, tornando a parlare delle mancanze. Con Massimo Moretuzzo in Friuli Venezia Giulia possiamo darci una speranza, che problemi ha Fedriga con la parità di genere che per due volte ha affossato la proposta di legge sulla doppia preferenza? Siamo stufi di questa destra patriarcale che vuole schiacciare le donne, non ce ne facciamo niente di una premier donna se lei non aiuta le donne».

E gli applausi non sono mancati. La segretaria del Pd ha apprezzato l’unità costruita da Moretuzzo in regione: «La sfida del Pd – ha spiegato – è mettersi a disposizione delle candidature più competenti», mentre a Udine Schlein auspica di recuperare lo strappo con il M5s e quella parte di centrosinistra che ora non sostengono De Toni. «Ci presentiamo con grande credibilità per costruire un’alternativa e su questi temi credo si spossa allargare il confronto anche alle forze che hanno fatto altre scelte». —

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