Al via le trattative per la Giunta regionale, presidenza del Consiglio nel mirino della Lega
Dreosto punta a tre assessori e allo scranno più alto di piazza Oberdan. FdI pensa a Infrastrutture e Sport e al ruolo di numero due di Fedriga
Massimiliano Fedriga ha aperto, martedì 11 aprile, le trattative per la composizione della giunta. Una prima serie di incontri all’insegna di una vera «unità d’intenti» a sentire il segretario regionale della Lega Marco Dreosto.
Di più, un confronto «cordiale e collaborativo» secondo il numero uno di Fratelli d’Italia in Friuli Venezia Giulia, Walter Rizzetto, accompagnato a Udine dal ministro Luca Ciriani.
Fedriga ha scelto, in questa circostanza, di discutere con le forze di maggioranza separatamente e ha dato appuntamento a tutti tra giovedì e venerdì per un’altra sessione di incontri.
Mercoledì 12, intanto, Rizzetto e Dreosto si vedranno a Roma (sono entrambi parlamentari) per capire se e come incastrare i rispettivi desiderata nel corso di un mini-vertice che, compatibilmente con gli impegni al ministero delle Finanze, potrebbe essere allargato anche alla forzista Sandra Savino, che ha parlato telefonicamente con il presidente.
Intanto il minimo comune denominatore, dopo la prima giornata di trattative, da parte di tutti è il claim secondo il quale «non sono stati fatti nomi».
Fedriga, da parte sua, ha chiesto ai partiti una rosa di papabili assessori da cui pescare, e qualcosa è comunque trapelato, così come sono stati posti almeno un paio di obiettivi da raggiungere da parte dei rispettivi movimenti.
Partiamo dalla Lega, cioè il primo partito della coalizione. «Abbiamo ottenuto un risultato importante alle urne – spiega Dreosto – e rivendicheremo soltanto quello che è nostro di diritto tenendo in considerazione sia l’esigenza di sintesi complessiva sia quella di continuità dell’azione amministrativa abbinata all’equilibrio tra i diversi territori».
Concretamente parlando, i rumors di palazzo sostengono che Dreosto punterebbe alla conferma di tre uscenti – Stefano Zannier, Barbara Zilli e Sebastiano Callari –, ma pare aver messo nel mirino, per il Carroccio, pure la presidenza del Consiglio regionale dove il nome più quotato in lizza sarebbe quello del capogruppo uscente, Mauro Bordin.
Nessun nome gettato nell’agone – assicura Rizzetto – nemmeno da Fratelli d’Italia che tuttavia sembra aver almeno elencato le aree territoriali cui vorrebbe attribuire un assessorato a testa. Nessuna sorpresa, nel dettaglio, visto che parliamo di Udine, Pordenone e Trieste.
E allora le voci sono sempre quello che portano, come prima opzione, a Mario Anzil (possibilmente a Sport e Cultura), Fabio Scoccimarro (teoricamente da riconfermare ad Ambiente ed Energia) e Cristina Amirante con la pordenonese, però, che potrebbe ottenere con maggiore facilità le Infrastrutture rispetto alle Risorse agricole che parevano essere finite nel mirino del coordinatore regionale.
Attenzione, infine, al fatto che Fratelli d’Italia gradirebbe più la vicepresidenza (da assegnare ad Anzil) che lo scranno più alto di piazza Oberdan.
Per quanto riguarda Forza Italia, Savino svolgerà una serie di incontri interni al partito, ma è di tutta evidenza come in pole position per la riconferma ci sia Riccardo Riccardi, probabilmente sempre alla Salute.
La lista Fedriga, poi, dovrebbe presentare un trittico formato da Sergio Bini alle Attività produttive, Alessia Rosolen al Lavoro e alla Famiglia e Pierpaolo Roberti alle Autonomie locali, ma resta sempre in piedi la possibilità che Fedriga tenga per sè la nomina di un assessorato.
In questo senso, martedì più di qualcuno ipotizzava il nome della docente Elena D’Orlando. È chiaro, tuttavia, come a quel punto uno tra Fratelli d’Italia e la Lega perderebbe un componente di giunta.
Chi? Non è fantapolitica immaginare il partito che otterrà la presidenza del Consiglio regionale che – particolare non banale – Fedriga considera uno slot dal valore doppio. —
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