Elezioni regionali, tutti i dati nella mappa interattiva: scopri quale partito ha vinto nel tuo comune

Come è cambiata la geografia politica della regione: dal verde della Lega al blu della lista Fedriga con alcune “zone rosse” che riportano il Pd primo partito a Udine e predominante nell’Isontino. Cresce Patto per l’Autonomia, Terzo Polo si prende un solo comune in tutto il Friuli Venezia Giulia 

Daniela Larocca

Se dovessimo spiegare in pochissime parole cosa è successo alle ultime elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, per amore di sintesi potremmo usare un colore e un numero. È il blu del centrodestra che, visto dall’alto, tinge quasi per intero la regione ad eccezione di pochissime e circoscritte isole rosse. Quanto al numero è quello dei voti che il partito di Massimiliano Fedriga ha ottenuto in questa tornata elettorale: 314.824, quasi ottomila in più rispetto al 2018 e quasi il doppio rispetto a quelli del suo principale avversario, il candidato di centrosinistra Massimo Moretuzzo. 

Dove ha vinto Fedriga e dove Moretuzzo

Nota: come si leggono le mappe. Per visualizzare i dati comune per comune basta cliccare sull’area interessata (o cliccare con il mouse per chi legge da desktop) e visualizzare la percentuale ottenuta dal partito. Scorrendo sulle frecce in alto, invece, è possibile visualizzare gli altri dati a disposizione

Il colpo d’occhio è netto: la coalizione a sostegno di Moretuzzo non ha retto l’onda del centrodestra e alle urne i candidati che hanno appoggiato Fedriga hanno più che doppiato quelli dell’ex sindaco di Mereto di Tomba. Il centrosinistra riesce a ottenere la maggioranza in Friuli solo nel comune di Tramonti di Sotto (55,95%), con meno di cento preferenze. Altri dati arrivano, invece, dall’Isontino dove già alle Politiche dello scorso settembre, la coalizione guidata dai democratici si era imposta nei centri della provincia di Gorizia e Trieste. Nel dettaglio, Moretuzzo ha battuto Fedriga a San Floriano del Collio (54,73%) con 185 voti, Savogna d’Isonzo (55,15%), San Canzian (47%), Turriaco (54%) e San Dorligo della Valle (1166 voti). Il centrosinistra raccoglie oltre il 60 percento di voti a Doberdò del Lago (62,54%), Sgonico (64,81%) e Monrupino dove sfiora il 70 percento (69,9%). 

La mappa comune per comune

Cambia la situazione quando si “spacchetta” il voto per lista. In questa mappa, infatti, sono rappresentati tutti i partiti, arrivati per primi, nei comuni della regione. 

È fuori dubbio che in montagna la lista Fedriga abbia dominato la scena, grazie anche alle preferenze raccolte dai candidati Mazzolini e Fauner. I leader di Tarvisio e Sappada si sono contesi la montagna: Mazzolini ha raccolto 3.319 preferenze, tutto ciò che aveva seminato in Carnia, mentre Fauner, a Sappada, con 380 preferenze ha trascinato la lista del governatore fino al 71,29 per cento: è stata la più votata. Lo stesso ha fatto Mauro Di Bert a Pavia di Udine, dove il consigliere regionale ha ricevuto 3.089 preferenze. Unica macchia rossa è quella del comune di Paluzza dove si impone come primo partito il Pd con il 29,88% e 268 voti: a trainare qui è stato il nome del sindaco, Massimo Mentil, che entrerà in consiglio regionale. 

Scenari più eterogenei invece se si guarda ai numeri della Lega. Il Carroccio si muove su tutte e quattro le province ma soprattutto in quella di Udine, lungo la montagna Pordenonese, nel Medio Friuli e nella Bassa. La dinamica è la stessa anche in questo caso: i picchi sono legati ai risultati ottenuto dalla leghista Barbara Zilli, eletta sia nella circoscrizione di Tolmezzo sia in quella di Udine. In una circoscrizione Zilli dovrà passare la mano e questa, a suo dire, sarà una decisione che prenderà con il presidente Fedriga.


La Lega supera il 40 percento dei voti a Cercivento (48%), Morsano al Tagliamento (45,91%), a Gemona (oltre il 44%). Il picco più alto si registra a Forni Avoltri dove il Carroccio totalizza il 64,58% e Palazzolo dello Stella dove è primo partito con il 56,41%.

Fratelli d’Italia. Anche Fratelli d’Italia compare a macchie sulla cartina del voto in Friuli Venezia Giulia, soprattutto nella Destra Tagliamento dove si sono spesi i nomi dei due fratelli Luca e Alessandro Ciriani, rispettivamente ministro e sindaco di Pordenone. Proprio in città, il partito di Giorgia Meloni è il primo con il 23,61% di preferenze. Fa meglio a Valvasone Arzene dove con 934 voti ottiene il 52,68% e a Rivignano dove c’è il primo consigliere per numero di voti, l’ex sindaco Mario Anzil, che traina la lista al 52,19%. I meloniani vanno oltre il 50 percento anche ad Arta Terme

Una curiosità da segnalare: a Grado, il comune del candidato presidente del Terzo polo, Alessandro Maran, la lista più votata è stata quella di Fratelli d’Italia (24,7%).

La lista Fedriga. Ma i risultati più eclatanti arrivano dalla lista Fedriga che, forte del brand del presidente, ha conquistato tutta la montagna, l’Alto Friuli e la zona del Mobile con alcune bandierine anche nell’Isontino (da Cormons a Dolegna fino a Mariano e Mossa). Come anticipato, Mazzolini ha raccolto 3.319 preferenze, tutto ciò che aveva seminato in Carnia, mentre Fauner, a Sappada, con 380 preferenze ha trascinato la lista del governatore fino al 71,29 per cento: è stata la più votata. Lo stesso ha fatto Mauro Di Bert a Pavia di Udine, dove il consigliere regionale ha ricevuto 3.089 preferenze e ha portato il partito al 47,56%. A Dolegna del Collio, la lista del presidente ha raccolto il 54% di preferenze, poco più che a Taipana dove il brand Fedriga si è imposto con il 48%. 

Forza Italia. Nella mappa si vede anche qualche comune a trazione forzista. Gli azzurri sono il primo partito ad Ampezzo (35%), Talmassons (41,83%) e Forgaria (40,9%) – entrambe al voto per le comunali – Fanna e Remanzacco. 

Il partito democratico. Un risultato mancato quello per il Pd che può contare su alcune vecchie roccaforti e su nuovi comuni a trazione centrosinistra. È in testa a Palmanova (42,62%), qui l’effetto Martines detto sindaco, il più votato in assoluto, è evidente, a Terzo d’Aquileia (33,48%) e ad Aquileia (25,69%), a Sagrado (23,33%), Staranzano (23,54%), Medea (29,79%), Ronchi dei Legionari (23,92%), San Dorligo (21,85%), Sgonico (35,79%) e, come già detto, pure a Trieste, dove ha ottenuto il 20,7 per cento dei voti. Inutile dire che anche a Paluzza il Pd è al primo posto (29,88%) con il già sindaco Massimo Metil, eletto in consiglio regionale.

I dem fanno bene a Udine e nell’hinterland. In città il Pd è il primo partito con il 21,63% di voti, trainato dal tesoretto di preferenze ottenute da Alessandro Venanzi, il più votato alle comunali. Bene anche a Buttrio (oltre il 25 percento) e a Pradamano (23,79%). Anche a Treppo Grande e Savogna i democratici si impongono rispettivamente con il 36,96% e 18,42%.

Tra il “mare blu” del centrodestra, un “isolotto rosso” lo troviamo anche in provincia di Pordenone dove il Pd vince a Maniago, Andreis, Montereale Valcellina e Frisanco

Patto per l’Autonomia, Movimento 5 stelle e Slovenska Skupnost. E se l’unico partito della coalizione a crescere è stato il Patto per l’Autonomia – che ha guadagnato 7 mila 488 voti – la vera debacle, in ogni caso, è stata quella del M5s che ha pagato a caro prezzo la scelta di entrare in alleanza con il resto del centrosinistra scomparendo, di fatto, dai radar in regione. Il Patto fa buoni risultati in provincia di Pordenone a Tramonti di Sotto e Tramonti Sopra dove ottiene rispettivamente con il 42% e 25% di voti. Bene anche a San Vito al Tagliamento e Azzano Decimo. È primo partito anche a Turriaco, San Pier d’Isonzo e San Canzian d’Isonzo. 

Quanto al partito della minoranza slovena, invece, il tetto dell’1% è stato raggiunto e superato per appena 66 voti e dopo aver raccolto, lunedì, 879 preferenze in meno del 2018. Non sorprende vederlo primo partito nei comuni di confine come Monrupino (52,13%) e San Floriano del Collio (49,34%)

E il Terzo Polo? Come detto non vince a Grado, città del candidato Alessandro Maran. Si impone in un solo comune: Sesto al Reghena. Qui, la coalizione formata da Azione, Italia Viva e + Europa, raccimola 378 voti ed è primo partito con il 17,76%. 

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