Giunta Fedriga, l’alt di Ziberna alle autocandidature da Gorizia: «Unità a centrodestra per un territorio forte»
Dopo il dibattito sulla rappresentatività e le fughe in avanti da parte
di vari esponenti, il sindaco intima lo stop: «Lavoriamo insieme»
GORIZIA La fuga in avanti del forzista Fabrizio Oreti («Sono pronto a fare l’assessore regionale. Incrocio le dita»). Gli interventi di Sebastiano Callari (Lega) e Bernardis (Civica) a stoppare l’attivissimo assessore comunale alla Cultura. E, poi, la schiera dei “silenti” con il silenzio che non va letto come assenso bensì come malsopportazione verso chi «si agita troppo».
È un centrodestra piuttosto nervoso quello isontino in vista delle scelte di Massimiliano Fedriga sulla futura Giunta. Oggi, ad intervenire è il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Stringi, stringi, è questo il suo avviso ai naviganti: «L’Isontino sarà forte solo con il centrodestra unito». Parte da lontano e definisce il dibattito interno una dimostrazione di «ricchezza dello schieramento anche in termini di personale politico, oltre che di attaccamento al territorio».
«E non è un caso - aggiunge - che sia il capoluogo sia gli altri centri maggiori della nostra provincia, come Monfalcone, Cormòns e Grado, siano saldamente in mano a sindaci e governi di centrodestra. Credo sia proprio da questo che dovremmo ripartire dopo le elezioni regionali che hanno visto trionfare l’amico governatore uscente Fedriga con la sua coalizione. L’energia percepibile dal dibattito sulla rappresentanza isontina può e deve esser incanalata in una più ampia strategia di rinnovamento e valorizzazione dell’area che superi i campanili e affronti opportunità e problematiche attraverso una visione territoriale unendo le forze e costruendo azioni condivise di sviluppo, al di là di chi sarà assessore regionale».
Ziberna si spinge anche oltre. E annuncia che, nei prossimi giorni, sentirà i colleghi sindaci «per cominciare a ragionare assieme su questa possibilità magari recuperando e aggiornando il “Patto territoriale” che, in passato, permise all’Isontino di parlare con un’unica voce». Quindi, stop a fughe in avanti e candidature personali. Oltre a Go!2025, secondo il sindaco di Gorizia, «a spingerci a ragionare assieme sono anche alcune questioni solo apparentemente peculiari, come quello dell’immigrazione e del costo del lavoro, ad esempio, che rischiano di deflagrare in un futuro non molto lontano. Si tratta di questioni sotto certi aspetti collegate, visto che l’utilizzo indiscriminato e poco controllato degli immigrati nel mondo del lavoro sta creando situazioni inaccettabili, non solo in Fincantieri, con compensi orari assurdi che condizionano alla fine verso il basso gli stipendi di molte professioni. Legato a questo c’è anche il problema della formazione e della qualità del lavoro ma anche la difficoltà enorme a reperire determinare figure professionali. Cosa questa che sta già creando grossi problemi, ad esempio, nel mondo della ristorazione e quindi del turismo».
Quindi, l’appello alla sua coalizione. E non solo. «Credo che il centrodestra isontino, con i suoi amministratori ma insieme anche agli altri Comuni e alle tante realtà presenti sul territorio, dalle scuole agli operatori economici, sociali e culturali e in collaborazione con la Cciaa Vg e la Fondazione Carigo debba e possa affrontare le nuove sfide che ci stanno di fronte con grande determinazione e la consapevolezza che il nuovo, straordinario mandato assegnatoci dai città và in questa direzione. Ma spinti soprattutto dal grande amore che tutti abbiamo verso la nostra gente e il nostro territorio. Lavorando assieme riusciremo non solo riusciremo a fare emergere al meglio l’Isontino ma anche a farlo contare di più in ambito regionale e nazionale. E quando dico “ assieme” mi riferisco sia alla maggioranza sia alla minoranza, agli enti pubblici e privati».
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