Nonno socialista e papà missino, la sveglia alle 5, le scelte musicali e gli sport preferiti: ecco chi è Fedriga, riconfermato presidente della Regione
Bossi il totem, Dipiazza il politico con cui andare a cena. L’interesse giovanile per la politica e l’attrazione per la Lega
Massimiliano Fedriga ce l’ha fatta. Si è confermato presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. E lo ha fatto con un responso elettorale netto.
Ma chi è Fedriga? Classe 1980, la sua vita, l’ha scritta in un libro, “Una storia semplice”, un racconto molto privato, dedicato al padre scomparso del marzo del 2021.
Un libro in cui il riconfermato governatore ricostruisce gli anni della crescita in famiglia, il trasloco da Verona a Trieste, l’interesse giovanile per la politica, l’attrazione per la Lega.
Ma anche parla di passioni e affetti più cari. Di amicizia e amore. Facendo emergere i retroscena dei momenti leggeri e delle decisioni che pesano per chi è già stato parlamentare, segretario di partito, governatore.
Fedriga - nonno socialista, papà missino, mamma della Dc - sentiva parlare spesso a tavola di Almirante, Moro, Berlinguer, Fini, Bossi e Berlusconi.
Da ragazzo frequenta la media Dante Alighieri. «Qual è il personaggio storico che vorresti non fosse mai nato?”, è il titolo di un testo argomentativo proposto dalla prof Marson.
E lui, mentre i compagni scrivono Hitler, Mussolini, Tito, sceglie Garibaldi. Arriva l’insufficienza, ma Massimiliano, senza alzare la voce, protesta, spiega perché, a suo parere, ci sarebbe voluta un’unificazione più graduale, e il proto-comizio alla classe lo aiuta a strappare un voto più alto.
“La leggenda del leghista bambino” è il titolo del capitolo della biografia in cui il presidente della Regione riferisce i primi pensieri federalisti, l’inizio del cammino che lo porterà ai piani alti della Lega.
Qualche pagina più avanti si legge anche di quella visita di Bossi alla Fiera di Trieste, 1992, e della delusione per non averlo potuto vedere: «Avevo implorato i miei genitori di portarmici, alla fine ero stato ritenuto troppo piccolo, così erano andati solo mio padre e mio fratello». Ci sarà tempo per conoscere il Senatùr, guadagnarne la stima, scalare le gerarchie.
Massimiliano, scientifico Galilei, laurea in Scienze della comunicazione, è sposato con Elena: «Il mio faro, un punto di riferimento, qualcuno che ti comprende e ti giustifica a prescindere».
Il presidente si sveglia tre volte alla settimana alle 5, un’ora dopo è in palestra, poi porta Giovanni e Giacomo a scuola. Gli sport preferiti? Nuoto, karate e tennis.
In “Una storia semplice” Fedriga descrive i “litigi” con il portavoce Edoardo Petiziol sulle scelte musicali. Cesare Cremonini è uno dei protagonisti del libro, il presidente fa sapere di essere aggiornato sulle canzoni che ascoltano i giovani. «Mi piace davvero Blanco? Sì».
I totem politici? Per Fedriga, naturalmente, c’è Bossi. Ma Giancarlo Giorgetti «è sempre stato un riferimento in politica, e non solo». Il politico con cui andare a cena? «Roberto Dipiazza», è la sua scelta.
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