Regionali, Fedriga proclamato presidente del Friuli Venezia Giulia

«Entro venti giorni verrà convocato il primo Consiglio regionale». Il venerdì Santo si trasforma nel giorno dell’ufficializzazione dei risultati elettorali

Giacomina Pellizzari

Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, venerdì 7 aprile, è stato proclamato eletto presidente del Friuli Venezia Giulia dalla commissione elettorale regionale presieduta dal già procuratore generale della Corte di appello di Trieste, Dario Grohmann.

«Fa piacere proseguire il lavoro. È un dovere ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con me negli ultimi cinque anni, perchè il risultato del voto è dovuto al lavoro dei cinque anni: non è stato di un presidente, ma di una squadra, di una maggioranza, di una Giunta, di un Consiglio che hanno lavorato molto bene, anche in periodi difficili, quindi non posso che ringraziare e augurare buon lavoro ai consiglieri neoeletti, con i quali costruiremo il nuovo percorso di governo questa Regione».

Così Fedriga subito dopo essersi insediato nel palazzo della Regione, a Trieste. «Questa è una giornata importante anche perchè spero che riusciremo a garantire, proseguendo per altri cinque anni, quella continuità che per tanti anni è mancata al Fvg.

Penso sia utile avere anche una visione di più ampio respiro rispetto ad un’unica legislatura - ha dichiarato Fedriga, conversando con i giornalisti -. L’impegno sarà quello di consultare durante la prossima settimana le forze politiche di maggioranza, per dopo decidere la Giunta e diventare pienamente operativi e poi entro venti giorni verrà convocato il primo Consiglio regionale».

Il governatore

Confermato con il 64,24 per cento dei voti, Fedriga si appresta a guidare per altri cinque anni il Friuli Venezia Giulia. È il primo presidente eletto direttamente dai cittadini a essere stato riconfermato.

Quello di venerdì è un passaggio formale che apre ufficialmente le porte della trattativa per la composizione della giunta. Sottotraccia i capi partito lavorano da giorni, ufficialmente il presidente si è preso qualche giorno per spostare il pallino alla settimana dopo Pasqua.

Se come dice il detto “squadra che vince non si cambia”, Fedriga dovrebbe riconfermare gli uscenti, ma in politica non funziona così e, quindi, a eccezione di Tiziana Gibelli che da tempo manifesta la volontà di lasciare il ruolo pubblico, il presidente dovrà capire come soddisfare le richiste delle forze di maggioranza.

Considerato che i voti ottenuti dalla sua lista, Lega e FdI sono abbastanza simili, l’assegnazione delle caselle potrebbe risultare più facile del previsto.

Gli eletti

A Udine, nell’ufficio elettorale regionale, sono stati proclamati gli eletti. L’obiettivo di tutti è accertare se, rispetto alla composizione non definitiva, ci saranno sorprese. Non dovrebbe accadere anche se, soprattutto tra i banchi dell’opposizione, aleggia il timore che possa cambiare qualcosa a seguito della possibile presentazione del ricorso al Tribunale amministrativo da parte della lista Insieme liberi.

Stando a quanto dichiarato dalla stessa candidata presidente, la presentazione del ricorso è abbastanza probabile. Se sarà effettivamente così, a maggior ragione, non si può considerare ancora definitiva la composizione dell’assemblea.

L’ufficializzazione degli eletti se da un lato certifica l’attribuzione dei voti espressi dai cittadini, dall’altro apre i termini per la presentazione dei ricorsi. Da venerdì 7 chi, come Insieme liberi, ritiene che alcuni voti di lista o di preferenza possano essere stati erroneamente attribuiti o annullati, ha 30 giorni di tempo per presentare il ricorso al Tar e chiedere il riconteggio delle schede e dei voti.

A prescindere dalle decisioni dei rappresentanti delle 13 liste, la verifica della corrispondenza dei dati riportati nei verbali compilati dai presidenti di seggio, effettuata, nelle ultime ore, dal personale dell’ufficio elettorale gestito dalla dirigente Raffaella Di Martino, chiude la partita elettorato iniziata qualche mese fa.

Come detto, però, la mappa del consiglio regionale potrebbe mutare ancora: se il ricorso di Tripoli sarà accolto, per far spazio al consigliere di Insieme liberi, dovrà esserne sacrificato uno dell’opposizione.

Quello di venerdì, però, è solo un atto formale, in attesa della scadenza dei 30 giorni concessi per eventuali contestazioni. Giovedì, il personale dell’ufficio elettorale ha lavorato tutto il giorno per completare le verifiche.

Al primo piano del palazzo della Regione, a Udine, le grandi buste contenenti i verbali elettorali divisi per circoscrizione, sono state riposte nei cartoni suddivisi per seggio e pure per sezione. Sopra le buste già controllate in bella vista c’era il cartello con la scritta “Fatto”. —

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