Regionali Fvg, inizia la legislatura: ecco come è composto il nuovo consiglio

In Consiglio 28 posti alla maggioranza e 19 all’opposizione. Zilli rinuncia al collegio di Udine, entra Maddalena Spagnolo
Giacomina Pellizzari
Il palazzo del consiglio regionale a Trieste (Foto montenero)
Il palazzo del consiglio regionale a Trieste (Foto montenero)

TRIESTE I 47 consiglieri regionali e il presidente del Friuli Venezia Giulia sono ufficialmente eletti e ora, al netto dei possibili ricorsi al Tar di qui ai prossimi 30 giorni, la composizione del Consiglio è definitiva. La consigliera Barbara Zilli, eletta con la Lega in due circoscrizioni, a Udine e a Tolmezzo, ha deciso di rinunciare al primo: al suo posto subentra quindi Maddalena Spagnoli.

Resta poi da capire quanti e quali consiglieri saranno chiamati in giunta da Fedriga. In quel caso, come avvenuto nella legislatura appena conclusa, potrebbero dimettersi dall’aula per lasciare il posto ai primi dei non eletti.

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Fin qui, dunque, i possibili aggiustamenti rispetto al quadro ufficializzato ieri. All’Ufficio elettorale regionale, a Udine, i rappresentanti delle liste hanno seguito la lettura del verbale e al termine il governatore, la cui presenza non era prevista, ha firmato i documenti di rito. Accolto dal presidente della commissione centrale elettorale, il magistrato Dario Grohmann, Massimiliano Fedriga ha ringraziato gli uffici per il lavoro di attribuzione dei seggi, sottolineando l’efficienza della macchina amministrativa e i tempi rapidi in cui la procedura è stata completata.

la decisione
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Laura Fasiolo

Nel nuovo Consiglio regionale, oltre a Fedriga e al candidato presidente del centrosinistra, Massimo Moretuzzo, siedono nove consiglieri della Lega (Giuseppe Ghersinich, Mauro Bordin, Barbara ZilliAlberto Budai, Elia Miani, Antonio Calligaris, Stefano Zannier, Lucia Buna, Maddalena Spagnolo), otto di Fratelli d’Italia (Mario Anzil, Stefano Balloch Igor Treleani, Claudio Giacomelli, Fabio Scoccimarro, Alessandro Basso, Markus Maurmair, Cristina Amirante), otto della Lista Fedriga (Mauro Di Bert, Moreno Lirutti, Edy Morandini, Carlo Grilli, Diego Bernardis, Stefano Mazzolini, Simone Polesello, Carlo Bolzonello) e tre di Forza Italia (Michele Lobianco, Roberto Novelli, Andrea Cabibbo).

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Nelle file dell’opposizione, oltre a Moretuzzo, entrano 10 consiglieri del Pd (Roberto Cosolini, Francesco Russo, Francesco Martines, Massimiliano Pozzo, Manuela Celotti, Diego Moretti, Laura Fasiolo, Massimo Mentil, Nicola Conficoni, Andrea Carli) più uno della Slovenska Skupnost (Marko Pisani), quattro del Patto per l’autonomia (Simona Liguori, Enrico Bullian, Giulia Massolino, Marco Putto), uno del Movimento 5Stelle (Pompea Maria Rosaria Capozzi), uno dell’Alleanza Verdi-Sinistra (Serena Pellegrino) e uno di Open sinistra Fvg (Furio Honsell).

Il maggior numero dei consiglieri di maggioranza (11) è stato eletto nella circoscrizione di Udine; otto i consiglieri di Pordenone, cinque quelli di Trieste, due a Gorizia e due a Tolmezzo. Nell’opposizione, invece, sei consiglieri arrivano dalla circoscrizione di Udine, quattro da Trieste e quattro da Pordenone (tra questi ultimi Furio Honsell), tre sono stati eletti nella circoscrizione di Gorizia e solo Massimo Mentil (Pd) in quella di Udine.

il cso
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L'aula del Consiglio regionale durante l'intervento di Renzo Tondo (Presidente Friuli Venezia Giulia). (Trieste 27/09/11)

La scelta di Zilli

Come detto, l’assetto dell’assemblea di piazza Oberdan - che dovrebbe riunirsi per la prima volta tra 20 giorni, con la dem isontina Laura Fasiolo chiamata a presiedere la seduta in qualità di consigliera più anziana -, subirà ancora qualche cambiamento. Uno è arrivato nella mattinata di sabato 8 aprile con la scelta dell’ex assessore alle Finanze, in pole per un rientro in giunta, Barbara Zilli. Eletta nelle circoscrizioni di Tolmezzo e Udine, la leghista ha dovuto decidere se, come prevede la legge elettorale, cedere il posto a Udine a Maddalena Spagnolo, la prima dei non eletti nelle fila della Lega con 871 preferenze, o se, invece, rinunciare a Tolmezzo per far entrare Emanuele Ferrari, che ha ottenuto 799 preferenze. La scelta è caduta sulla prima opzione.

La decisione era attesa anche dalla commissione centrale elettorale presieduta dal magistrato Dario Grohmann, costretta ad aggiornarsi a martedì mattina per la proclamazione dell’eletto. 

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