Europee, FdI primo partito a Trieste con uno sguardo alle Comunali 2027

Il Pd centra il 23,91% e conferma il proprio radicamento in città, crescendo rispetto a politiche e regionali

Diego D'Amelio
Piazza Unità a Trieste con il municipio
Piazza Unità a Trieste con il municipio

TRIESTE Fratelli d’Italia si conferma anche a Trieste azionista di maggioranza del centrodestra. Con il 27,57%, i meloniani si collocano oltre 6 punti sotto la media regionale, ma mettono un’altra seria ipoteca sulla possibilità di rivendicare il ruolo di sindaco della città alle prossime elezioni comunali. Sull’altro versante, il Pd centra il 23,91% e conferma il proprio radicamento in città, crescendo rispetto a politiche e regionali.

Centrodestra arretra

L’esito finale delle elezioni europee nel comune di Trieste racconta che il centrodestra nel suo complesso arretra rispetto alle ultime regionali, quando il traino garantito da Massimiliano Fedriga portò la coalizione al 54% contro il 45,71% raccolto ieri, che segna ad ogni modo un miglioramento sul 41,82% delle politiche 2022.

Il centrosinistra e le possibili alleanze

Nel centrosinistra il cartello Pd-M5s-Avs arriva a sua volta al 39,86% (da confrontare con il 41% delle regionali), ma in chiave comunali la coalizione alternativa al sindaco Roberto Dipiazza ha un potenziale del 54%, considerando la possibile alleanza con l’area Renzi-Calenda (nel complesso di poco sopra il 7%) e la sinistra di Pace terra dignità, che a Trieste raggiunge il 4,17%, risultato quasi doppio rispetto a quanto ottenuto dal movimento di Michele Santoro nel collegio del Nordest.

L'affluenza

In città il dato dell’affluenza è come sempre più basso della media. I votanti della provincia giuliana sono il 44,09% degli aventi diritto: nel 2019 erano stati il 52% con un abbassamento di 6 punti. È il risultato più basso del Friuli Venezia Giulia, dove la percentuale dei votanti vale il 48,29% del totale.

I risultati di lista

Andando a guardare i risultati di lista, gli elettori triestini delle europee incoronano Fdi con il 27,57%, seguito dal Pd con il 23,91%. Più indietro arrivano Lega (12,52%), Alleanza verdi sinistra (8,64%), Movimento 5 stelle (7,31%), Forza Italia (6,62%), Pace terra dignità (4,17%), Azione (3,88%) e Stati Uniti d’Europa (3,56%).

Il confronto con 5 anni fa

Il confronto con le precedenti europee mostra un mondo ribaltato nell’ambito del centrodestra. Fdi quadruplica il 7,24% di cinque anni fa, mentre la Lega perde due terzi del consenso rispetto al 33,13% del 2019. E se il Pd lascia sul campo un punto e mezzo rispetto al 25,49% della tornata precedente e Forza Italia mantiene la posizione, il M5s si contrae di oltre 4 punti. Avs centra invece un exploit significativo, frutto anche della presenza di Adesso Trieste: l’8,64% supera il 7,26% che cinque anni prima è frutto della somma di Europa verde e La sinistra. Nel 2019 non c’era un quadro confrontabile per l’area di Renzi e Calenda: per un paragone vengono in soccorso le elezioni politiche del 2022 quando Azione e Italia viva hanno racimolato un cospicuo 11,63%, pari a oltre 4 punti in più del risultato delle ultime europee.

Le differenze rispetto al Nordest

Andando a incrociare il dato triestino con quello regionale e di collegio, emergono altri elementi di analisi. Nonostante la storica tradizione della destra giuliana, Fdi raccoglie a Trieste quasi 7 punti in meno di quanto totalizzato in Friuli Venezia Giulia e oltre 4 punti in meno della media del collegio Nordest. Il Pd si colloca invece 3 punti sopra la media regionale e un punto e mezzo sotto quella del collegio, dove il dato è alimentato dall’Emilia Romagna.

L’11,2% della Lega è più basso del 14,93% del Friuli Venezia Giulia, mentre Forza Italia si piazza mezzo punto sotto la media regionale e di collegio (e 3 punti sotto il risultato nazionale). Avs raccoglie 2 punti più quanto fatto dal cartello di Verdi e Sinistra italiana a Nordest e in Italia. E se anche il M5s va meglio a Trieste che nel resto del Friuli Venezia Giulia, esito atipico si registra infine per i pacifisti di Santoro, il cui 4,17% triestino doppia il dato del nordestino e nazionale. —

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