Antonia la piccola Greta del Friuli: «A 12 anni voglio salvare la Terra»
Va a scuola di musica per imparare a suonare il sassofono, gioca a pallacanestro, va in bicicletta a prendere il latte per la nonna, guarda tutti i telegiornali, aiuta i genitori con la raccolta differenziata e ai suoi amici di classe spiega come eliminare la plastica in eccesso.
Senza dimenticare di fare i compiti per scuola. Fermare lo slancio ambientalista di Antonia Rossi, 12 anni di Zugliano, è praticamente impossibile: «Quando ho letto delle iniziative plastic free sul giornale ho chiesto a mio papà di mandare una mail. Dovevo troppo raccontarvi la mia settimana per salvare l’ambiente».
Un’agenda da far invidia anche all’adulto più iperattivo. Prima di tutto, nella vita di Antonia, non ci sono mezzi che inquinano: sale sullo scuolabus per andare a Pozzuolo (frequenta la seconda media) e a lezione di sassofono ci va con i mezzi di linea.
«Tre volte a settimana dedico il pomeriggio allo sport. Sono una gran appassionata di pallacanestro e con Alice e Giorgia, due mie amiche, ci organizziamo per chiedere ai nostri genitori di usare una sola auto per accompagnarci in palestra», spiega la piccola ambientalista. A volte, soprattutto quando le temperature si alzano, le tre sportive vanno in autobus.
«Prendo i mezzi – continua Antonia – anche per andare a scuola di musica e per andare al corso d’inglese. E quando non piove, soprattutto in estate, esco in bicicletta e vado a prendere il latte a mia nonna. Latte in bottiglie di vetro, non di certo in plastica». Una precisazione più volte sottolineata dalla dodicenne che corre come una trottola anche nel fine settimana: «Se vado in montagna a sciare chiedo ai miei amici e parenti di andare con il bus. E la domenica vado a messa a piedi».
Ma l’impegno per l’ambiente di Antonia non si limita solo a questo. Nel suo zaino i quaderni hanno i fogli di carta riciclata e ogni anno, a settembre, cerca di comprare meno cancelleria possibile.
A scuola poi non ce n’è per nessuno: «Parliamo spesso di ambiente con i miei compagni di classe. Ci sono tanti altri ragazzi che usano la borraccia ma non sempre tutti rispettano l’ambiente. A quelli che buttano a terra le bottigliette di plastica dico “Ma siete veramente fuori di testa? Non vi rendete conto di quello che fate?». In ambito nazionale, quella che gli psicologi chiamano ecoansia (la paura che il mondo sparisca per i cambiamenti climatici, psicosi sviluppatasi a cavallo del decennio), per Antonia è «una normale e piccola preoccupazione». A dodici anni, infatti, la giovane ecologista sa bene il ruolo che gioca l’operato umano nella salvaguardia del Pianeta. «Guardo i telegiornali e mi preoccupo un po’.
Gli incendi in Australia mi hanno fatto pensare molto a quello che sarà il nostro futuro. Che pianeta lascio a mia sorella più piccola? E se poi in futuro la gente non sa nemmeno cosa sono i koala?», si chiede guardando la televisione. Tra le immagini che scorrono ci sono anche quelle dell’attivista Greta Thunberg, vero punto di riferimento per Antonia e per i ragazzi del Fridays for Future. Della giovane svedese, la dodicenne di Zugliano ammira il coraggio e l’impegno costante: «Agisce per il nostro bene e io non sarei qui a parlare di ambiente se non fosse per lei».
Il fatto che poi lo sciopero per il clima sia partito dal Nord Europa «è un segnale importante. Loro fanno tantissimo per eliminare l’inquinamento, si muovono in bicicletta, hanno le case in legno», aggiunge Antonia. Quando poi qualcuno la paragona a Greta dice: «Molti mi associano a lei. È un grandissimo complimento. Farei qualunque cosa per salvare quello che abbiamo».
Insomma, all’idea di un mondo grigio, senza alberi e con i fiumi in secca proprio non si abitua Antonia. E ricorda che i piccoli passi compiuti da lei e dalla sua famiglia possono essere condivisi anche dai suoi coetanei e dagli adulti: «Noi a Pozzuolo, ad esempio, facciamo tantissime attività per il bene dell’ambiente». Tra queste ricorda il mercatino che ogni anno allestisce insieme alla sua sorellina di sei anni: «Io sono piena di impegni e non ho molto tempo per peluche e bambole. Così regalo quello che ho agli altri e non c’è bisogno di produrre nuovi giocattoli».
Se fosse una politica, l’aspirante Greta friulana punterebbe tutto sugli incentivi ambientali. Ma forse non serve nemmeno diventare sindaco o parlamentare, quello che occorre è «una bacchetta magica – scherza – per dare la macchina elettrica a tutti. Il problema è che costa troppo e, da quello che mi dicono, ci sono pochi posti in cui si può ricaricare».
L’elenco dei buoni propositi è lungo: «Per eliminare lo smog metterei a disposizione più autobus di linea, per i ragazzi della mia età ma anche per gli anziani che non camminano bene. Poi chiederei alle navi di non sporcare in acqua e ai pescatori di raccogliere tutta la plastica che è in mare. Magari ci fossero delle grandi reti per tirare dai fondali tutta l’immondizia...».
Antonia sogna un mondo migliore ma, nel cassetto, c’è un altro desiderio: «Da grande voglio fare l’attrice». Un’affermazione che lascia un po’ basiti, nonostante la sua parlantina: «Ma non per avere più soldi – precisa – o per fare chissà quale film ma perché se sei famoso la gente ti ascolta e ti segue. Vedo spesso in televisione attori e attrici che parlano di ambiente, che spiegano come possiamo fare per aiutare il Pianeta. Da sola posso fare tanto ma se qualcuno mi segue possiamo cambiare in meglio la casa in cui viviamo».
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