L'idea plastic free di Fabrizio e Michela: "Uno spazzolino biodegradabile per non inquinare"
CODROIPO. Forse pochi ci pensano quando, con faccia annoiata e davanti allo specchio, prendono lo spazzolino e si lavano i denti. Ma un'abitudine consolidata con gli anni può cambiare il destino del nostro pianeta, in peggio o, per il bene di tutti, in meglio.
È questa la missione di Michela Moras e Fabrizio Bortolotti, creatori del progetto "Volo di fiori" e primi rivenditori in Italia dello spazzolino biodegradabile. Il prodotto nasce in Germania e, con l'omologo in bamboo, sta sostituendo nel resto d'Europa il tradizionale bastoncino di plastica.
I numeri sono decisamente dalla parte del primo prodotto: conti alla mano, infatti, un normale spazzolino impiega tra i 400 e i 1000 anni per decomporsi contro i 3-4 anni di quello bio. Tutto questo perché i materiali con i quali viene creato il prodotto sono naturali: "Il nostro, ad esempio, ha la confezione biodegradibile - spiega Fabrizio - con il manico fatto di scarti di legno e le setole in olio di ricino".
La confezione si butta nell'umido mentre nell'indifferenziato finiscono le setole prodotte a partire dall'Olio di ricino e lavorate con il nylon. "Una scelta che comunque non va ad intaccare la finalità del prodotto che è biodegradabile al 94%: la parte superiore dello spazzolino si può buttare nei bidoni appositi e la sua decomposizione sarà sicuramente più veloce degli altri prodotti creati con la plastica riciclata - assicurano i rivenditori di Volodifiori -. Lo spazzolino mantiene comunque la solita performance con una buona manualità e la durata standard degli altri in plastica. A differenza di prodotti simili, come quelli in bamboo, che tra l'altro vengono prodotti in CIna e quindi hanno una carbon footprint più alta, non assorbe l'umidità e non si crea la muffa quando il bastoncino resta a contatto con l'acqua".
Una filosofia di vita che premia sul lungo andare: Fabrizio, che dietro al bancone della Bioprofumeria a Codroipo vende i bio-brush, conta in media una decina di spazzolini utilizzati e buttati nell'immondizia da una famiglia. "Alla fine è un prodotto che utilizziamo tutti i giorni e quindi perché non farlo pensando alla nuova vita di quanto disperdiamo nell'ambiente?".
Far passare il messaggio però non è sempre facile: "In Italia solo negli ultimi anni si sta sviluppando il mercato del plastic-free dopo il boom registrato in Francia, Germania e nei paesi del Nord", raccontano i due sono venuti a conoscenza dello spazzolino biodegradabile proprio durante una fiera a Norimberga. Cresce nel nostro paese l'attenzione ai prodotti che inquinano ma il rischio moda è dietro l'angolo: "Si cavalca il momento, certo. Ma se questo aiuta ad avere una consapevolezza diversa di quello che consumiamo e di come lo buttiamo, tanto meglio".
Un percorso in salita anche qui in Friuli dove Fabrizio e Michela sono partiti con la loro bio-profumeria e centro estetico di Codroipo e hanno costruito una loro rete di attività convenzionate e di negozi in tutta Italia (passando da 16 a 350 lungo tutto lo Stivale). "Nella nostra piccola realtà le cose sono ovviamente più difficili - racconta Fabrizio - e l'abitudine vince sull'innovazione. Siamo bombardati di pubblicità e le catene della grande distribuzione stanno cavalcando il momento. Per quello che ci riguarda, la conoscenza del prodotto aiuta a combattere l'atteggiamento refrattario in cui spesso ci imbattiamo quando parliamo con il cliente".
Un ultimo sguardo all'Europa per capire quali altri prodotti ci sono per essere plastic-free nei piccoli gesti quotidiani: "Andranno per la maggiore anche gli shampoo solidi e le borracce, soprattutti in vetro. Noi guardiamo con curiosità ai prodotti svedesi dove hanno iniziato a produrre confezioni biodegradibili addirittura in mais".
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