Milan sempre più in maglia ciclamino

Il rivale più diretto Pedersen si ritira, ora il 22enne della Bahrain Victorious ha 76 punti di vantaggio su Ackermann

Antonio Simeoli
Jonathan Milan (Bahrain Victorious) indossa la maglia ciclamino dalla seconda tappa vinta a San Salvo
Jonathan Milan (Bahrain Victorious) indossa la maglia ciclamino dalla seconda tappa vinta a San Salvo

CRANS MONTANA. Giovedì, dopo la tappa di Rivoli, era furibondo per essersi lasciato sfuggire il danese Pedersen, che era andato in fuga e gli aveva recuperato 12 punti nella classifica della maglia ciclamino.

Ma la corsa verso Roma, dove il 28 maggio di concluderà il Giro d’Italia, è ancora lunga e per un velocista carica di insidie.

Vnerdì mattina, poco prima che arrivasse la decisione dell’accorciamento della tappa di Crans Montana, la Trek Segafredo ha annunciato che il suo capitano Pedersen, campione del mondo nel 2019 e terzo quest’anno al Giro delle Fiandre, non sarebbe ripartito causa tracheite.

Milan a questo punto è partito e, come gli altri velocisti, ha scerlto la via del gruppetto, arrivando a quasi 21 minuti dal vincitore Rubio a Crans Montana e salendo, col solito sorriso, sul podio per indossare ancora la maglia ciclamino.

Nella classifica a punti ora il bujese ha fatto il vuoto: Pascal Ackermann (Uae), che mercoledì a Tortona l’aveva battuto nella folla volata per 9 millimetri, è lontano 76 punti. Il terzo, Michael Matthews (Jayco) a ben 98 lunghezze.

La corsa verso Roma è ancora lunga, anche se un primo scoglio, il tappone svizzero, è stato superato dal friulano che sabato a Cassano Magnago, se con i velocisti riuscirà a superare indenne la salita del Semoione in avvio di gara, potrebbe avere anche un’altra occasione per sprintare.

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