Giro, tappa tagliata per neve: si parte da Prato allo Stelvio

I corridori chiedono di tagliare l’Ubrail pass causa neve e vengono accontentati. Pogacar: “Giusto tutelarci, con la neve non si può’ correre”

Antonio Simeoli

Pioggia, forte. Nuvole nere. Poi neve. I corridori lunedì nel giorno di riposo, dopo accese discussioni con gli organizzatori, avevano firmato il protocollo che prevedeva il passaggio sull’Umbrailpass condizionato alla sicurezza agli oltre 2.500 metri dalla Cima Coppi.

Nella mattinata di martedì 21 maggio è parso subito evidente che il tutto dovesse essere rivisto. Alla partenza da Livigno i rappresentanti dell’associazione corridori hanno subito chiesto di tagliare la prima parte della tappa, 80 km circa da fare sotto la neve con le salite (e le ben più’ preoccupanti) discese del Foscagno verso Bormio e appunto dell’Umbrailpass, o Giogo di Santa Maria, 3 km sotto lo Stelvio dove la corda era stata spostata la settimana scorsa causa pericolo valanghe nella salita regina del Giro.

E, dopo un lungo confronto col direttore del Giro, Mauro Vegni e la giuria sono stati accontentati. “E’ giusto privilegiare la sicurezza dei corridori, sotto la neve in discesa non e’ sicuro correre”, ha detto la maglia rosa Tadej Pogacar giunto in zona giglio firma coperto da un ombrello rosa.

La tappa quindi e’ stata accorciata di 78 km è partira’ da Prato allo Stelvio alle 14. Da 202 km originariamente previsti la frazione arriverà al Monte Pana sopra Santa Cristina in val Gardena dopo poco meno di 130 km. I corridori raggiungeranno la nuova partenza dopo il foglio firma di Livigno (anche per accontentare e il comunque folto pubblico presente) risalendo in bus. I torpedoni, attraverso il tunnel che porta in Svizzera, rientreranno in Italia dalla frontiera di Tubre.

Quindi Glirenza e Prato allo Stelvio per il via con Pogacar sempre saldamente in maglia rosa e con quasi 7 minuti di vantaggio sul secondo, il gallese Geraint Thomas

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