Moser incorona re Pogacar: “Sì, Merckx faceva proprio così”
Il grande campione, specialista contro il tempo, analizza la prestaziine della maglia rosa a Perugia. “Tiberi sul podio? Può farcela ma devev alzare l’asticella”

PRATI DI TIVO. Un po’ di numeri sulla crono di Pogacar all’ombra del Gran Sasso. Gli ultimi 6,6 km all’insù verso Perugia il marziano venerdì li ha corsi in 12’14” secondi, a 32,3 km/h di media con una velocità massima di 60,9 km/h sprigionando una potenza media di 430 watt e con una cadenza media di 94 pedalate al minuto. Francesco Moser, un grande delle crono, è impressionato.
Sorpreso dalla maglia rosa?
«Era una crono dal finale durissimo e lui ha dato una bella legnata ai rivali».
Il Giro è finito?
«Una giornata no può capitare a tutti, il Giro non finisce mai fino all’ultima tappa, ma è chiaro che si corre per il secondo posto».

Ganna?
«Ha fatto una grande prestazione, stessi watt di Pogacar sulla salita finale ma Pippo pesa 15 kg in più: insomma non era prorio un percorso adatto a lui».
Addirittura Pogacar dice di sentirsi migliorato a cronometro...
«È sempre stato uno da battere con un percorso misto con anche salite e discese».
Lei ha corso con Merckx: lo sloveno gli assomiglia?
«Direi di sì, Eddy voleva sempre vincere, gli capitava di perdere ma era così: cannibale».
Tiberi nella crono è andato bene. Può salire sul podio?
«Sì, ma per farlo deve alzare l’asticella». —
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