Perché è così importante fare il backup del cellulare? Ecco come salvare (in sicurezza) foto, video e dati

Dalla tesi di laurea ai referti medici, passando per documenti, foto delle vacanze, e-mail, messaggi e rubriche telefoniche, password e codici di accesso: quanti dati fondamentali rischiamo di perdere? E come li proteggiamo? Ecco alcuni consigli per la nostra rubrica “L’ora del tech”

Gabriele Franco

Il 31 marzo di ogni anno si festeggia la giornata mondiale del backup. Giunto alla dodicesima edizione, il World Backup Day vuole sensibilizzare cittadini e imprese sull’importanza di salvare regolarmente una copia dei dati più importanti che conserviamo sui dispostivi elettronici in un altro luogo, come un hard disk esterno o un servizio cloud.

In questa giornata, fissata non a caso alla vigilia del pesce d’aprile, i promotori dell’iniziativa ci invitano a prendere un vero e proprio impegno, per evitare di incappare nel pericoloso scherzo di perdere tutti i nostri file: «Giuro solennemente che il 31 marzo farò il backup dei miei documenti e ricordi preziosi». Ma perché è così importante creare una copia di sicurezza dei propri dati? E, per chi non lo ha mai fatto, com’è possibile rimediare?

Oggi si celebra il World Backup Day: perchè è importante "conservare" i dati

Un salvavita digitale

Smartphone, computer e tablet sono ormai un’appendice insostituibile delle nostre vite. Con questi dispositivi lavoriamo, comunichiamo, scattiamo ricordi e custodiamo segreti. In questo modo generiamo costantemente nuovi e sempre più preziosi dati in formato digitale.

Dalla tesi di laurea ai referti medici, passando per documenti, foto delle vacanze, e-mail, messaggi e rubriche telefoniche, password e codici di accesso. La società Statista ha stimato che nel 2025 i dati creati, utilizzati e archiviati nel mondo supereranno i 180 zettabyte (ZB). Un dato impressionate se si considera che servirebbero 250 miliardi di DVD per ottenere uno ZB.

Poca consapevolezza e molti rischi

La buona abitudine di copiare regolarmente i dati su un altro dispositivo o sul cloud non è però diffusa come le chiavi di scorta. Secondo un sondaggio del 2022 di Backblaze, il 20% delle persone negli Stati Uniti non ha mai eseguito un backup dei dati contenuti sul proprio pc, appena il 10% lo fa tutti i giorni e solo il 26% lo esegue annualmente.

Non prendere questo impegno significa correre numerosi rischi. Spesso capita di cancellare per sbaglio una foto o un documento, così come sono frequenti i guasti tecnici o le cadute che da un momento all’altro ci possono impedire di accedere alla nostra memoria conservata su laptop e smartphone. Negli ultimi anni poi sono in forte crescita gli attacchi informatici, che in molti casi possono portare anche alla perdita di dati.

Il Rapporto Clusit 2023 ha rivelato in Italia un aumento del 169% degli attacchi nel 2022 rispetto al 2021 (con un + 21% a livello mondiale). E secondo alcuni studi condotti da Kaspersky Lab, ogni mese sono in media ventitremila i device Android dichiarati persi o rubati, mentre il 4% delle persone nel mondo ha perso o subito il furto di un proprio device.

Come fare un backup?

Per non farsi cogliere impreparati da un evento inatteso e perdere così importanti frammenti digitali del propria vita è allora fondamentale salvare con cadenza regolare una copia dei dati custoditi sui dispostivi elettronici che usiamo ogni giorno in un altro luogo. Una sorta di cassetta di sicurezza.

Si può usare un hard disk esterno o una capiente chiavetta usb, oppure ci si può affidare ai servizi di archiviazione tramite internet (il cosiddetto cloud). È inoltre possibile attivare le funzioni di backup automatico e preimpostare la frequenza di salvataggio. E nel caso in cui si optasse per una copia annuale, quale migliore data se non il 31 marzo?

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