Lasciate in pace i no vax: servono regole chiare se vuoi far vaccinare le persone

Temono che quel maledetto liquido possa, prima o dopo, farli morire di chissà quale malattia. Non sto, poi, a elencare i richiami alla Costituzione, alla libertà, al pericolo di dittatura, a Bill Gates e alla stella di David. Il problema semmai è un altro: chi ci governa ha gestito questa pandemia con regole, troppo spesso contraddittorie. Confuse. Ambigue. Come spesso accade l’unica vera preoccupazione era il consenso.

Renato D’argenio
ANSA
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UDINE. Lasciate in pace i No vax. Non la pensano come noi, come noi non la pensiamo come loro. Entrambi siamo convinti di essere nel giusto: io credo nella scienza, credo nella ricerca e nei vaccini.

I No vax no. Non si fidano. Temono sia un complotto per arricchire le multinazionali – che, in effetti, si sono arricchite a dismisura nonostante abbiano utilizzato fondi pubblici per la ricerca –, ma non c’entra con l’efficacia del vaccino.

Temono che quel maledetto liquido possa, prima o dopo, farli morire di chissà quale malattia. Non sto, poi, a elencare i richiami alla Costituzione, alla libertà, al pericolo di dittatura, a Bill Gates e alla stella di David.

Mi limito a dire che sono convinti di essere nel giusto (spesso si sbagliano), nella stessa maniera in cui ne sono convinti i Pro vax. Potrei aggiungere che a sostegno delle loro tesi ci sono anche medici, scienziati e ricercatori. Insomma, non sono tutti degli scappati di casa.

Ci sono professori universitari: pochi giorni fa un docente dell’ateneo udinese ha girato al collega Paolo Ermano una mail dal titolo “Basta dittatura Covid” dove si intravvede una svastica all’interno di un cartello di divieto.

Il problema semmai è un altro: chi ci governa ha gestito questa pandemia con regole, troppo spesso contraddittorie. Confuse. Ambigue. Come spesso accade l’unica vera preoccupazione era il consenso.

Si è detto tutto e il contrario di tutto. Nessuno ha avuto il coraggio di fare delle scelte. Anche il “green pass” di Mario Draghi è una scelta a metà.

Se l’obiettivo è quello di far vaccinare le persone, non costringi i gestori dei locali a fare da vigile (che poi già me li vedo i green pass tutti uguali scaricati e salvati sul cellulare). Se credi nella scienza e vuoi fare vaccinare le persone detti delle regole.

La strada è già scritta e riguarda i bambini: per loro le vaccinazioni antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b sono obbligatorie per poter frequentare la scuola.

I bambini da zero a sei anni non in regola con le vaccinazioni non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell’infanzia. Ci sono genitori che non li vogliono vaccinare e li tengono a casa e sul petto non portano la stella di David.

Lo stesso con il Covid: non vuoi vaccinarti? Non frequenti luoghi pubblici e di lavoro fin quando la pandemia non sarà finita. “La mia libertà finisce dove comincia quella degli altri” e spetta a chi fa le regole decidere da che parte stare.

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